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Vincenzo Scamozzi 1548 – 1616. Architettura è scienza
La mostra curata da Franco Barbieri e da Guido Beltramini documenta l’attività dello straordinario architetto, attivo nel tardo Cinquecento e nel primo Seicento, fra il Rinascimento e il secolo delle scienze.
Comunicato stampa
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Vincenzo Scamozzi 1548 – 1616. Architettura è scienza è la nuova mostra promossa dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese a Sondrio, che inaugura il 14 ottobre in due sedi: nelle sale della Galleria Credito Valtellinese e del Museo Valtellinese di Storia e Arte.
La mostra curata da Franco Barbieri e da Guido Beltramini documenta l’attività dello straordinario architetto, attivo nel tardo Cinquecento e nel primo Seicento, fra il Rinascimento e il secolo delle scienze. Di famiglia valtellinese allievo di Andrea Palladio -ma anche prosecutore dei suoi progetti, Vincenzo Scamozzi anticipa una serie di tematiche in seguito proprie al Barocco.
La prima sezione della rassegna presenta una serie di tavole grafiche, disegni e schizzi dei progetti architettonici realizzati da Vincenzo Scamozzi. Tutte le tavole sono riprodotte a stampa digitale, in quadricromia. Nel percorso espositivo si ammirano diversi progetti tra cui quello del Teatro all’Antica di Sabbioneta –uno dei principali Teatri Provvisori dell’epoca rinascimentale- eseguito nel 1588 per Vespasiano Gonzaga; il disegno della quinta meridionale di piazza San Marco a Venezia con le famose Procuratie Nuove risalenti al 1587; la prospettiva scenica del Teatro Olimpico del Palladio a Vicenza.
La seconda sezione è dedicata alle fotografie originali, realizzate negli anni recenti da Vàclav Sedy, degli edifici e delle opere realizzate a suo tempo dall’architetto: palazzi, ville, chiese, teatri, musei.
La terza sezione propone due modelli in scala –uno spaccato e un tondo-, posizionati al centro delle sale espositive, di un edificio celebre progettato da Scamozzi: la cinquecentesca villa Rocca Pisana sui colli di Vicenza, definita "la più bella casa del mondo".
In mostra le grandi riproduzioni digitali dei progetti (m.6x3) rivestono interamente le pareti e creano un orizzonte visivo di sfondo che offre al visitatore la sensazione di viaggiare all’interno del “taccuino” dei disegni di Scamozzi.
L'attività di Vincenzo Scamozzi non rimane legata all’Italia, poiché l’architetto compie numerosi viaggi in Europa, in Francia e in Germania, in Austria e in Ungheria, da "cittadino del mondo" come egli stesso si definisce: crea numerosi progetti all’estero come il Duomo e il Palazzo Arcivescovile di Salisburgo. Dopo la sua morte il suo influsso sull'architettura si avverte soprattutto nel nord Europa.
Accompagna la mostra un raro e pregiatissimo “Taccuino di viaggio da Parigi a Venezia” stampato dalla Fondazione Credito Valtellinese, con gli schizzi che l’architetto eseguì durante il ritorno da un viaggio di studio in Francia, compiuto "al fine di osservare le maniere e forme del fabricare di que’ Regni, comprenderne le strutture, le tipologie di pianta e composizione delle facciate”.
La mostra curata da Franco Barbieri e da Guido Beltramini documenta l’attività dello straordinario architetto, attivo nel tardo Cinquecento e nel primo Seicento, fra il Rinascimento e il secolo delle scienze. Di famiglia valtellinese allievo di Andrea Palladio -ma anche prosecutore dei suoi progetti, Vincenzo Scamozzi anticipa una serie di tematiche in seguito proprie al Barocco.
La prima sezione della rassegna presenta una serie di tavole grafiche, disegni e schizzi dei progetti architettonici realizzati da Vincenzo Scamozzi. Tutte le tavole sono riprodotte a stampa digitale, in quadricromia. Nel percorso espositivo si ammirano diversi progetti tra cui quello del Teatro all’Antica di Sabbioneta –uno dei principali Teatri Provvisori dell’epoca rinascimentale- eseguito nel 1588 per Vespasiano Gonzaga; il disegno della quinta meridionale di piazza San Marco a Venezia con le famose Procuratie Nuove risalenti al 1587; la prospettiva scenica del Teatro Olimpico del Palladio a Vicenza.
La seconda sezione è dedicata alle fotografie originali, realizzate negli anni recenti da Vàclav Sedy, degli edifici e delle opere realizzate a suo tempo dall’architetto: palazzi, ville, chiese, teatri, musei.
La terza sezione propone due modelli in scala –uno spaccato e un tondo-, posizionati al centro delle sale espositive, di un edificio celebre progettato da Scamozzi: la cinquecentesca villa Rocca Pisana sui colli di Vicenza, definita "la più bella casa del mondo".
In mostra le grandi riproduzioni digitali dei progetti (m.6x3) rivestono interamente le pareti e creano un orizzonte visivo di sfondo che offre al visitatore la sensazione di viaggiare all’interno del “taccuino” dei disegni di Scamozzi.
L'attività di Vincenzo Scamozzi non rimane legata all’Italia, poiché l’architetto compie numerosi viaggi in Europa, in Francia e in Germania, in Austria e in Ungheria, da "cittadino del mondo" come egli stesso si definisce: crea numerosi progetti all’estero come il Duomo e il Palazzo Arcivescovile di Salisburgo. Dopo la sua morte il suo influsso sull'architettura si avverte soprattutto nel nord Europa.
Accompagna la mostra un raro e pregiatissimo “Taccuino di viaggio da Parigi a Venezia” stampato dalla Fondazione Credito Valtellinese, con gli schizzi che l’architetto eseguì durante il ritorno da un viaggio di studio in Francia, compiuto "al fine di osservare le maniere e forme del fabricare di que’ Regni, comprenderne le strutture, le tipologie di pianta e composizione delle facciate”.
14
ottobre 2004
Vincenzo Scamozzi 1548 – 1616. Architettura è scienza
Dal 14 ottobre al 27 novembre 2004
architettura
Location
MUSEO VALTELLINESE DI STORIA E ARTE – PALAZZO SASSI DE’ LAVIZZARI
Sondrio, Via Maurizio Quadrio, 27, (Sondrio)
Sondrio, Via Maurizio Quadrio, 27, (Sondrio)
Orario di apertura
Lunedì / venerdì h. 9-12, / 14,30-18,30; sabato 9-12. Chiuso domenica e festivi
Vernissage
14 Ottobre 2004, ore 18,30
Curatore