Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Vinicio Modesti – Vita e sentimenti del partigiano Beppe
Bandecchi & Vivaldi infatti, che in occasione della mostra ha già edito il catalogo e il volume monografico sull’artista, pubblica adesso Vita e sentimenti del partigiano Beppe, una trascrizione, in parte anastatica, del diario che Modesti ha tenuto nel periodo partigiano, con gli appunti, le riflessioni e i disegni che ha continuato a fare negli anni per descrivere quello che era stato costretto a vedere.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
VINICIO MODESTI
Vita e sentimenti del partigiano Beppe
Bandecchi & Vivaldi
Pontedera, Museo Piaggio “Giovanni Alberto Agnelli”
5 Marzo 2011, ore 10.30
La grande mostra “Nuove forme in lucenti smalti”, in corso al Museo Piaggio di Pontedera sino al 26 marzo 2011, per la prima volta ha riproposto al grande pubblico le opere di Vinicio Modesti (1924 - 1968), offrendo a tutti l’opportunità di scoprire questa figura. Maestro d’arte, artigiano e artista, Modesti ha abbandonato queste sue attività solo negli anni della guerra, che lo videro protagonista come partigiano nella Brigata Garibaldi Guido Boscaglia: anni che raccontò in un diario, sino ad oggi rimasto inedito, e che descrisse negli anni avvenire in numerose sue opere. Questo materiale, finalmente riunito, vede adesso la pubblicazione. Bandecchi & Vivaldi infatti, che in occasione della mostra ha già edito il catalogo e il volume monografico sull’artista, pubblica adesso Vita e sentimenti del partigiano Beppe, una trascrizione, in parte anastatica, del diario che Modesti ha tenuto nel periodo partigiano, con gli appunti, le riflessioni e i disegni che ha continuato a fare negli anni per descrivere quello che era stato costretto a vedere.
Il libro, curato da Leonardo Modesti e Stefania Castellani, con due scritti di Ivano Tognarini e Ilaria Bertocci, sarà presentato alla Fondazione Piaggio sabato 5 marzo alle ore 10.30. Parteciperanno Andrea Pieroni, Presidente della Provincia, Simone Millozzi, Sindaco di Pontedera, Liviana Canovai, Assessore alla Cultura di Pontedera, Manrico Ferrucci, Vice Presidente Fondazione Piaggio, Leonardo Modesti, curatore, Ivano Tognarini, Presidente Istituto Storico della Resistenza, Giorgio Vecchiani, Presidente dell'ANPI di Pisa, Daniela Bernardini, Docente Istituto Tecnico Industriale "G. Marconi" e Luigi Puccini, Docente Istituto Tecnico Industriale "G. Marconi". Per l’occasione si terrà una lettura recitata del testo a cura di Cecilia Terreni, Alessandro Tognarelli e Mario Tognarelli del Teatro Popolare Treggiaia. Alla chitarra Andrea Barsali.
Come scrivono Simone Millozzi e Liviana Canovai nel loro testo introduttivo “Più che un diario, è un racconto quello scritto dal giovane Vinicio Modesti, in cui fatti di vita quotidiana diventano eroici proprio perché non si tratta di azioni che di per sé sono atti di eroismo, bensì di sacrificio, coraggio, intelligenza”. Attraverso le pagine del libro, scritte con uno stile narrativo emozionale e struggente, riusciamo a capire che cosa è stata la nostra guerra partigiana, come è stata organizzata e condotta, quali uomini l’hanno fatta materialmente.
Modesti entrò nelle file della Resistenza sin dal novembre del 1943 e ne fece parte sino al luglio del 1944. I fatti vissuti in quei mesi, trascritti via via nei diari, lo segnarono profondamente. E le persone incontrate, le atrocità a cui fu costretto ad assistere, tornarono ossessivamente nelle sue opere. Oggi raccolte nel volume insieme ai testi. Come nota Ivano Tognarini nella sua prefazione al libro “Osservando il disegno della madre con il braccio teso a salutare, con il profilo di Volterra sullo sfondo, è difficile non pensare alle parole del diario: “la mattina del 21 novembre […] partirono a piedi con il fardello sulle spalle. La madre li seguiva dalla finestra. Pioveva ed una nebbia fitta di novembre impediva la visibilità”. E analogamente, guardando i disegni del partigiano impiccato, così come la successiva pala della Pietà di Barga o il pannello della Crocifissione nel Cimitero di San Giovanni alla Vena, a Vicopisano (Pisa), si coglie una forte evocazione di momenti davvero vissuti dal partigiano “Beppe” e restituiti dall’artista Vinicio Modesti: “Una scena orripilante, tragica – scrive nel diario - li fece rimanere impietriti […] un ragazzo che agonizzava ancora era orribilmente crocifisso […] era imbavagliato, il volto sfigurato, accecato. Il capitano gli tolse la benda e fece appena in tempo a raccogliere l’ultimo anelito di quella vita. Rimase con quel corpo tra le braccia…”
La mostra
L’esposizione “Nuove forme in lucenti smalti”, che proseguirà al Museo Piaggio sino al 26 Marzo 2011, è curata da Ornella Casazza con il coordinamento generale dello studio DEFERRARI+MODESTI che ha realizzato anche il progetto di allestimento. La mostra ha il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Comune di Pontedera, della Fondazione Piaggio, della Provincia di Pisa e della Regione Toscana e la collaborazione della Soprintendenza BAPSAE per le province di Pisa e Livorno; raccoglie oltre 50 opere dello scultore ceramista ed è accompagnata da un bellissimo catalogo edito da Bandecchi e Vivaldi.
Professore di scultura e eccellente scultore lui stesso, Modesti si trasferì a Pontedera nel 1957 e qui visse sino alla sua morte, affiancando all’attività didattica una continua ricerca artistica che lo portò a sperimentare forme vascolari, figure plastiche e smalti policromi che gli fecero riscuotere grandi consensi di critica e di pubblico. Molte sue opere vennero acquistate dall’Amministrazione Provinciale, dalla Curia, dalla Camera di Commercio e dall’Ente Provinciale per il Turismo, ma la sua prematura scomparsa, nel 1968 a soli 44 anni, lo ha fatto piano piano dimenticare. La mostra dunque, vuole colmare questa lacuna, ed è l’occasione per ricostruire finalmente in un volume il suo intero percorso artistico. A fianco del catalogo, infatti, sempre per i tipi di Bandecchi e Vivaldi, uscirà il grande volume monografico “Vinicio Modesti 1924 – 1968”.
Modesti si trasferì a Pontedera da Volterra, sua città natale, per prendere la direzione della scuola della ceramica di S.Giovanni alla Vena, cui riuscì a dare un grande impulso. Alla sua appassionata attività didattica, affiancò sempre quella artistica, scegliendo ogni volta temi vicini al gusto popolare: le figure religiose, gli animali, le scene di vita quotidiana.
Dal 1954 i soggetti religiosi saranno il riferimento costante del suo percorso creativo, “quei temi sacri – come dice la curatrice Ornella Casazza - che la Chiesa gli commissionerà, contribuendo ad arricchire la sua espressione più libera e sicuramente più attraente, che l’artista realizza in nuove forme, vibranti di luminose freschezze, in smalti policromi”.
Nei soggetti profani, invece, – dice sempre la Casazza – Modesti “riuscirà, con grazia e gusto, a reinventare e a rinnovare, nelle infinite variabili della materia, quella decorazione parietale che è stata a noi familiare e sarà capace di riallacciarsi, attraverso un linguaggio assolutamente originale, alla tradizione che, soprattutto i toscani, ricordano attraverso i Della Robbia, le grandi composizioni di Donatello o di Andrea del Verrocchio”.
I suoi riferimenti al passato non lo allontanano però mai dal presente. Come scrive di lui Cristina Acidini, Vinicio Modesti è “uomo del suo tempo e di esso autentico interprete. Si rivela come uno scultore di grande interesse, anche per la ricostruzione dei problematici percorsi dell’arte cristiana del Novecento, vibrante di rinnovamento pur nella sostanziale fedeltà al canone figurativo”.
Questi aspetti, dopo 40 anni, sono tutti presenti in mostra: ad un’”Annunciazione” del 1960, proveniente da una collezione privata, si affiancheranno per esempio, una “Pastorale”, di poco precedente e un vaso con bufali e cinghiali, decorato con ironia ed efficacia in un processo di riduzione all’essenziale.
Per tutto il periodo dell’esposizione, dal martedì al sabato, verranno organizzate delle visite guidate gratuite alla mostra. Le visite, della durata di 30 minuti circa, si terranno dalle ore 10 alle ore 17 e andranno prenotate all’indirizzo elena.colombini@fondazionepiaggio.it o al numero 0587 271721.
Vita e sentimenti del partigiano Beppe
Bandecchi & Vivaldi
Pontedera, Museo Piaggio “Giovanni Alberto Agnelli”
5 Marzo 2011, ore 10.30
La grande mostra “Nuove forme in lucenti smalti”, in corso al Museo Piaggio di Pontedera sino al 26 marzo 2011, per la prima volta ha riproposto al grande pubblico le opere di Vinicio Modesti (1924 - 1968), offrendo a tutti l’opportunità di scoprire questa figura. Maestro d’arte, artigiano e artista, Modesti ha abbandonato queste sue attività solo negli anni della guerra, che lo videro protagonista come partigiano nella Brigata Garibaldi Guido Boscaglia: anni che raccontò in un diario, sino ad oggi rimasto inedito, e che descrisse negli anni avvenire in numerose sue opere. Questo materiale, finalmente riunito, vede adesso la pubblicazione. Bandecchi & Vivaldi infatti, che in occasione della mostra ha già edito il catalogo e il volume monografico sull’artista, pubblica adesso Vita e sentimenti del partigiano Beppe, una trascrizione, in parte anastatica, del diario che Modesti ha tenuto nel periodo partigiano, con gli appunti, le riflessioni e i disegni che ha continuato a fare negli anni per descrivere quello che era stato costretto a vedere.
Il libro, curato da Leonardo Modesti e Stefania Castellani, con due scritti di Ivano Tognarini e Ilaria Bertocci, sarà presentato alla Fondazione Piaggio sabato 5 marzo alle ore 10.30. Parteciperanno Andrea Pieroni, Presidente della Provincia, Simone Millozzi, Sindaco di Pontedera, Liviana Canovai, Assessore alla Cultura di Pontedera, Manrico Ferrucci, Vice Presidente Fondazione Piaggio, Leonardo Modesti, curatore, Ivano Tognarini, Presidente Istituto Storico della Resistenza, Giorgio Vecchiani, Presidente dell'ANPI di Pisa, Daniela Bernardini, Docente Istituto Tecnico Industriale "G. Marconi" e Luigi Puccini, Docente Istituto Tecnico Industriale "G. Marconi". Per l’occasione si terrà una lettura recitata del testo a cura di Cecilia Terreni, Alessandro Tognarelli e Mario Tognarelli del Teatro Popolare Treggiaia. Alla chitarra Andrea Barsali.
Come scrivono Simone Millozzi e Liviana Canovai nel loro testo introduttivo “Più che un diario, è un racconto quello scritto dal giovane Vinicio Modesti, in cui fatti di vita quotidiana diventano eroici proprio perché non si tratta di azioni che di per sé sono atti di eroismo, bensì di sacrificio, coraggio, intelligenza”. Attraverso le pagine del libro, scritte con uno stile narrativo emozionale e struggente, riusciamo a capire che cosa è stata la nostra guerra partigiana, come è stata organizzata e condotta, quali uomini l’hanno fatta materialmente.
Modesti entrò nelle file della Resistenza sin dal novembre del 1943 e ne fece parte sino al luglio del 1944. I fatti vissuti in quei mesi, trascritti via via nei diari, lo segnarono profondamente. E le persone incontrate, le atrocità a cui fu costretto ad assistere, tornarono ossessivamente nelle sue opere. Oggi raccolte nel volume insieme ai testi. Come nota Ivano Tognarini nella sua prefazione al libro “Osservando il disegno della madre con il braccio teso a salutare, con il profilo di Volterra sullo sfondo, è difficile non pensare alle parole del diario: “la mattina del 21 novembre […] partirono a piedi con il fardello sulle spalle. La madre li seguiva dalla finestra. Pioveva ed una nebbia fitta di novembre impediva la visibilità”. E analogamente, guardando i disegni del partigiano impiccato, così come la successiva pala della Pietà di Barga o il pannello della Crocifissione nel Cimitero di San Giovanni alla Vena, a Vicopisano (Pisa), si coglie una forte evocazione di momenti davvero vissuti dal partigiano “Beppe” e restituiti dall’artista Vinicio Modesti: “Una scena orripilante, tragica – scrive nel diario - li fece rimanere impietriti […] un ragazzo che agonizzava ancora era orribilmente crocifisso […] era imbavagliato, il volto sfigurato, accecato. Il capitano gli tolse la benda e fece appena in tempo a raccogliere l’ultimo anelito di quella vita. Rimase con quel corpo tra le braccia…”
La mostra
L’esposizione “Nuove forme in lucenti smalti”, che proseguirà al Museo Piaggio sino al 26 Marzo 2011, è curata da Ornella Casazza con il coordinamento generale dello studio DEFERRARI+MODESTI che ha realizzato anche il progetto di allestimento. La mostra ha il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Comune di Pontedera, della Fondazione Piaggio, della Provincia di Pisa e della Regione Toscana e la collaborazione della Soprintendenza BAPSAE per le province di Pisa e Livorno; raccoglie oltre 50 opere dello scultore ceramista ed è accompagnata da un bellissimo catalogo edito da Bandecchi e Vivaldi.
Professore di scultura e eccellente scultore lui stesso, Modesti si trasferì a Pontedera nel 1957 e qui visse sino alla sua morte, affiancando all’attività didattica una continua ricerca artistica che lo portò a sperimentare forme vascolari, figure plastiche e smalti policromi che gli fecero riscuotere grandi consensi di critica e di pubblico. Molte sue opere vennero acquistate dall’Amministrazione Provinciale, dalla Curia, dalla Camera di Commercio e dall’Ente Provinciale per il Turismo, ma la sua prematura scomparsa, nel 1968 a soli 44 anni, lo ha fatto piano piano dimenticare. La mostra dunque, vuole colmare questa lacuna, ed è l’occasione per ricostruire finalmente in un volume il suo intero percorso artistico. A fianco del catalogo, infatti, sempre per i tipi di Bandecchi e Vivaldi, uscirà il grande volume monografico “Vinicio Modesti 1924 – 1968”.
Modesti si trasferì a Pontedera da Volterra, sua città natale, per prendere la direzione della scuola della ceramica di S.Giovanni alla Vena, cui riuscì a dare un grande impulso. Alla sua appassionata attività didattica, affiancò sempre quella artistica, scegliendo ogni volta temi vicini al gusto popolare: le figure religiose, gli animali, le scene di vita quotidiana.
Dal 1954 i soggetti religiosi saranno il riferimento costante del suo percorso creativo, “quei temi sacri – come dice la curatrice Ornella Casazza - che la Chiesa gli commissionerà, contribuendo ad arricchire la sua espressione più libera e sicuramente più attraente, che l’artista realizza in nuove forme, vibranti di luminose freschezze, in smalti policromi”.
Nei soggetti profani, invece, – dice sempre la Casazza – Modesti “riuscirà, con grazia e gusto, a reinventare e a rinnovare, nelle infinite variabili della materia, quella decorazione parietale che è stata a noi familiare e sarà capace di riallacciarsi, attraverso un linguaggio assolutamente originale, alla tradizione che, soprattutto i toscani, ricordano attraverso i Della Robbia, le grandi composizioni di Donatello o di Andrea del Verrocchio”.
I suoi riferimenti al passato non lo allontanano però mai dal presente. Come scrive di lui Cristina Acidini, Vinicio Modesti è “uomo del suo tempo e di esso autentico interprete. Si rivela come uno scultore di grande interesse, anche per la ricostruzione dei problematici percorsi dell’arte cristiana del Novecento, vibrante di rinnovamento pur nella sostanziale fedeltà al canone figurativo”.
Questi aspetti, dopo 40 anni, sono tutti presenti in mostra: ad un’”Annunciazione” del 1960, proveniente da una collezione privata, si affiancheranno per esempio, una “Pastorale”, di poco precedente e un vaso con bufali e cinghiali, decorato con ironia ed efficacia in un processo di riduzione all’essenziale.
Per tutto il periodo dell’esposizione, dal martedì al sabato, verranno organizzate delle visite guidate gratuite alla mostra. Le visite, della durata di 30 minuti circa, si terranno dalle ore 10 alle ore 17 e andranno prenotate all’indirizzo elena.colombini@fondazionepiaggio.it o al numero 0587 271721.
05
marzo 2011
Vinicio Modesti – Vita e sentimenti del partigiano Beppe
05 marzo 2011
presentazione
Location
MUSEO PIAGGIO
Pontedera, Viale Rinaldo Piaggio, 7, (Pisa)
Pontedera, Viale Rinaldo Piaggio, 7, (Pisa)
Vernissage
5 Marzo 2011, ore 10.30
Editore
BANDECCHI & VIVALDI
Ufficio stampa
DAVIS & CO.
Autore