Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Viola Di Massimo
In mostra, oltre le ultime opere ad olio su tela e su legno, anche la collezione in bianco e nero di disegni a matita.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In mostra, oltre le ultime opere ad olio su tela e su legno, anche la collezione in bianco e nero di disegni a matita.
Una pittura di colore e d’immagini, da fiaba da "Mille e una notte": così in sintesi è stata denotata l'opera di Viola Di Massimo.
Un'opera originale di una classicità moderna e dallo stile inconfondibile , in cui si avvertono echi metafisici nelle puntuali ricorrenze di pavimenti ondulanti dalle sghembe scacchiere, esili manichini, cilindri compatti ed enormi e - costante - "la donna", prima dall'espressione enigmatica, poi dal volto sagomato o crociato senza elementi espressivi come manichini.
Nonostante le stasi ieratiche di oggetti e situazioni quotidiane, si avverte colore, movimento, la vita che palpita nello sforzo tramutato in accenno motorio delle figure, delle donne quasi in posa, nell’immanente sensualità fino ai limiti dell’erotismo, resi in un cromatismo intenso; quello stesso sforzo che non si sottomette alla staticità simbolica del mito e dell’eterno femminino.
Non si tratta di una tematica tragica o drammatica: è la fattura stessa del sogno che comunque fluisce, elegante e tenera, delicata nel non sottolineare il dramma.
Il teatro, sia in palcoscenico che dietro le quinte, diventa il luogo dell’atto mancato, della rappresentazione eterna, delle pause pregnanti dal cromatismo intenso e pastoso; la donna diviene un puro “personaggio in cerca d’autore” nello scherzo tragico e bello della vita; come nella dimensione onirica in cui siamo investiti dalla vita dell’inconscio nella precarietà dell’equilibrio di una logica razionale: ed è proprio in quest’istanza che onirico e metafisico si toccano e convivono, elevandosi al di sopra delle umane volontà.
(…) Marga Esposito
Una pittura di colore e d’immagini, da fiaba da "Mille e una notte": così in sintesi è stata denotata l'opera di Viola Di Massimo.
Un'opera originale di una classicità moderna e dallo stile inconfondibile , in cui si avvertono echi metafisici nelle puntuali ricorrenze di pavimenti ondulanti dalle sghembe scacchiere, esili manichini, cilindri compatti ed enormi e - costante - "la donna", prima dall'espressione enigmatica, poi dal volto sagomato o crociato senza elementi espressivi come manichini.
Nonostante le stasi ieratiche di oggetti e situazioni quotidiane, si avverte colore, movimento, la vita che palpita nello sforzo tramutato in accenno motorio delle figure, delle donne quasi in posa, nell’immanente sensualità fino ai limiti dell’erotismo, resi in un cromatismo intenso; quello stesso sforzo che non si sottomette alla staticità simbolica del mito e dell’eterno femminino.
Non si tratta di una tematica tragica o drammatica: è la fattura stessa del sogno che comunque fluisce, elegante e tenera, delicata nel non sottolineare il dramma.
Il teatro, sia in palcoscenico che dietro le quinte, diventa il luogo dell’atto mancato, della rappresentazione eterna, delle pause pregnanti dal cromatismo intenso e pastoso; la donna diviene un puro “personaggio in cerca d’autore” nello scherzo tragico e bello della vita; come nella dimensione onirica in cui siamo investiti dalla vita dell’inconscio nella precarietà dell’equilibrio di una logica razionale: ed è proprio in quest’istanza che onirico e metafisico si toccano e convivono, elevandosi al di sopra delle umane volontà.
(…) Marga Esposito
15
marzo 2008
Viola Di Massimo
Dal 15 marzo al 15 aprile 2008
arte contemporanea
Location
KINA’ ART CAFE’
Marino, Corso Trieste, 49/a, (Roma)
Marino, Corso Trieste, 49/a, (Roma)
Orario di apertura
Lunedì 09:00 - 15:00. Mar, Mer, Gio, Dom: 09:00 - 15:00 / 17:00 - 24:00. Venerdì e Sabato: 09:00 - 15:00 / 17:00 - 02:00
Vernissage
15 Marzo 2008, ore 18.30
Autore