Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Violenze
Mostra itinerante a cura di: Studio Arte Fuori Centro di Roma, Movimento Aperto di Napoli, Quintocortile di Milano. Trentasei artiste, di cui dodici di Roma, dodici di Napoli e dodici di Milano sono state invitate ad esprimersi sulla condizione femminile e sulle violenze.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Bambine e donne di tutto il mondo subiscono, ancora oggi, una violenza che si declina in varie forme: percosse, sfruttamento, schiavitù sessuale, stupri, incesti, mutilazioni.
Nelle società ancora pesantemente patriarcali, se non addirittura tribali, la violenza contro le donne non solo è legale ma è addirittura prescritta ai padri, ai fratelli, agli uomini in generale; ne consegue che ogni genere di abuso e di violazione dei diritti umani è tranquillamente perpetrato. Vanno denunciate, inoltre, le violenze subite nei posti di lavoro, e quelle dei diritti civili.
LE ARTISTE: Maria Cristina Antonini, Giosuè Bonsangue, Elettra Cipriani, Anna Crescenzi, Carla Crosio, Luce Delhove, Adriana Del Vento, Francesca Di Martino, Lucia Di Miceli, Giovanna Donnarumma, Fernanda Fedi, Gretel Fehr, Mavi Ferrando, Consiglia Giovine, Tiziana Grassi, Ellie Ivanova, Silvana Maglione, Marilde Magni, Cosetta Mastragostino, Rita Mele, Mintoy, Annalisa Mitrano, Patrizia Molinari, Oriella Montin, Lorenza Morandotti, Paola Nasti, Isabella Nurigiani, Marisa Papa Ruggiero, Renata Petti, Teresa Pollidori, Tiziana Priori, Antonella Prota Giurleo, Rosella Restante, Alba Savoi, Grazia Sernia, Ilia Tufano
Link di VIOLENZE In versione sfogliabile
https://www.sfogliami.it/fl/192681/rq34md3kyu2nbmcmzvjxggjmsenb5#page/44
inaugurazione
giovedì 25 novembre ore 18
(giornata internazionale contro la violenza sulle donne)
Bambine e donne di tutto il mondo subiscono una violenza che si declina in varie forme, da quella fisica: percosse, sfruttamento, schiavitù sessuale, stupri, incesti, mutilazioni, alle forme più mediate, più subdole, ma altrettanto brutali e devastanti che si manifestano in: atti persecutori, minacce, segregazione, annientamento della personalità, divieto all'istruzione, divieto a mostrarsi in pubblico, ecc. Fattori, quasi sempre riconducibili a motivazioni di carattere religioso, familiare, ideologico, il cui obiettivo è di tenere sotto controllo il potenziale del femminile. In ordine a tale logica, la mutilazione genitale in larghe aree del Continente nero inflitta alle bambine ne segnala il tipico esempio.
Nelle società ancora pesantemente patriarcali, se non addirittura tribali, la violenza contro le donne non solo è legale ma è addirittura prescritta ai padri, ai fratelli, agli uomini in generale; ne consegue che ogni genere di abuso e di violazione dei diritti umani è tranquillamente perpetrato. Ecco, allora, i matrimoni coatti con bambine addirittura al di sotto della soglia della pubertà, lo sfruttamento alla prostituzione, in particolare delle bambine, le pene corporali durissime riservate alle ribelli, alle adultere, alle lesbiche che vanno dalle frustate alle lapidazioni, fino alle mutilazioni, allo sfregio permanente del volto e alla morte.
Da noi, nel mondo occidentale, sono ancora piuttosto diffuse, a vari livelli, forme persecutorie occulte e striscianti (stalking). Alla proclamazione dell'uguaglianza dei diritti non corrisponde una effettiva possibilità per la maggior parte delle donne di realizzarsi pienamente, anzi, nonostante le leggi che si moltiplicano non si riesce ad arginare il ricorso alla violenza più brutale da parte di uomini che non si rassegnano all'indipendenza delle compagne, al rifiuto o all'abbandono.
Vanno denunciate, inoltre, le violenze subite nei posti di lavoro, e quelle dei diritti civili. Dovunque, poi, nel mondo e per svariate cause, tante donne si fanno rigide custodi della tradizione e collaborano più o meno inconsapevolmente alla violenza contro il proprio genere. Infine, tante donne dovrebbero guardarsi dentro per capire quanto l'educazione, quanto un certo modo di intendere la femminilità le renda nella sostanza complici, pur senza volerlo, dei soprusi che lamentano.
Nelle società ancora pesantemente patriarcali, se non addirittura tribali, la violenza contro le donne non solo è legale ma è addirittura prescritta ai padri, ai fratelli, agli uomini in generale; ne consegue che ogni genere di abuso e di violazione dei diritti umani è tranquillamente perpetrato. Vanno denunciate, inoltre, le violenze subite nei posti di lavoro, e quelle dei diritti civili.
LE ARTISTE: Maria Cristina Antonini, Giosuè Bonsangue, Elettra Cipriani, Anna Crescenzi, Carla Crosio, Luce Delhove, Adriana Del Vento, Francesca Di Martino, Lucia Di Miceli, Giovanna Donnarumma, Fernanda Fedi, Gretel Fehr, Mavi Ferrando, Consiglia Giovine, Tiziana Grassi, Ellie Ivanova, Silvana Maglione, Marilde Magni, Cosetta Mastragostino, Rita Mele, Mintoy, Annalisa Mitrano, Patrizia Molinari, Oriella Montin, Lorenza Morandotti, Paola Nasti, Isabella Nurigiani, Marisa Papa Ruggiero, Renata Petti, Teresa Pollidori, Tiziana Priori, Antonella Prota Giurleo, Rosella Restante, Alba Savoi, Grazia Sernia, Ilia Tufano
Link di VIOLENZE In versione sfogliabile
https://www.sfogliami.it/fl/192681/rq34md3kyu2nbmcmzvjxggjmsenb5#page/44
inaugurazione
giovedì 25 novembre ore 18
(giornata internazionale contro la violenza sulle donne)
Bambine e donne di tutto il mondo subiscono una violenza che si declina in varie forme, da quella fisica: percosse, sfruttamento, schiavitù sessuale, stupri, incesti, mutilazioni, alle forme più mediate, più subdole, ma altrettanto brutali e devastanti che si manifestano in: atti persecutori, minacce, segregazione, annientamento della personalità, divieto all'istruzione, divieto a mostrarsi in pubblico, ecc. Fattori, quasi sempre riconducibili a motivazioni di carattere religioso, familiare, ideologico, il cui obiettivo è di tenere sotto controllo il potenziale del femminile. In ordine a tale logica, la mutilazione genitale in larghe aree del Continente nero inflitta alle bambine ne segnala il tipico esempio.
Nelle società ancora pesantemente patriarcali, se non addirittura tribali, la violenza contro le donne non solo è legale ma è addirittura prescritta ai padri, ai fratelli, agli uomini in generale; ne consegue che ogni genere di abuso e di violazione dei diritti umani è tranquillamente perpetrato. Ecco, allora, i matrimoni coatti con bambine addirittura al di sotto della soglia della pubertà, lo sfruttamento alla prostituzione, in particolare delle bambine, le pene corporali durissime riservate alle ribelli, alle adultere, alle lesbiche che vanno dalle frustate alle lapidazioni, fino alle mutilazioni, allo sfregio permanente del volto e alla morte.
Da noi, nel mondo occidentale, sono ancora piuttosto diffuse, a vari livelli, forme persecutorie occulte e striscianti (stalking). Alla proclamazione dell'uguaglianza dei diritti non corrisponde una effettiva possibilità per la maggior parte delle donne di realizzarsi pienamente, anzi, nonostante le leggi che si moltiplicano non si riesce ad arginare il ricorso alla violenza più brutale da parte di uomini che non si rassegnano all'indipendenza delle compagne, al rifiuto o all'abbandono.
Vanno denunciate, inoltre, le violenze subite nei posti di lavoro, e quelle dei diritti civili. Dovunque, poi, nel mondo e per svariate cause, tante donne si fanno rigide custodi della tradizione e collaborano più o meno inconsapevolmente alla violenza contro il proprio genere. Infine, tante donne dovrebbero guardarsi dentro per capire quanto l'educazione, quanto un certo modo di intendere la femminilità le renda nella sostanza complici, pur senza volerlo, dei soprusi che lamentano.
25
novembre 2021
Violenze
Dal 25 novembre al 17 dicembre 2021
arte contemporanea
Location
QUINTOCORTILE
Milano, Viale Bligny, 42, (Milano)
Milano, Viale Bligny, 42, (Milano)
Orario di apertura
mercoledì, giovedì e venerdì ore 17-19
Vernissage
25 Novembre 2021, ore 18
Ufficio stampa
Quintocortile
Autore
Curatore