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Virgilio Sieni – Cado
Qui si cade continuamente e inaspettatamente in altro, piombando per associazione in una articolata costruzione di scene tragicomiche. Il corpo modula strutture caleidoscopiche, passando senza sosta in formati diversi, sempre composti di danza che si distilla facendosi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
di Virgilio Sieni
con Ramona Caia, Erika Faccini, Marina Giovannini, Mara Smaldone
musica di Francesco Giomi - costumi di Manuela Menici
Qui si cade continuamente e inaspettatamente in altro, piombando per associazione in una articolata costruzione di scene tragicomiche. Il corpo modula strutture caleidoscopiche, passando senza sosta in formati diversi, sempre composti di danza che si distilla facendosi: si tramuta un suono che risuona dentro un movimento accennato e “oliato”, i momenti forsennati mostrano un’articolazione che esce dalle regole codificate per farsi disciplina anarchica comunque fondata sulla memoria e le pratiche, si installa un alberello di natale costruendolo in 14 sezioni coreografiche, momento epifanico e cerimonia macabra, si gettano continuamente rifiuti sui corpi, lo spazio vomita di tutto ma sempre con ferrea coerenza e costruzione, si arriva a dar vita alla prima baraccopoli per danzatori in una sorta di accelerazione dalla chiara identità gestuale, casereccia e iconoclastica. Si creano baracche ma anche urbanistica: si cerca di abitare nel teatro smontando e costruendo con oggetti d’affezione, oggetti che creano volutamente un susseguirsi di nature morte.
Francesco Giomi percorre musicalmente metriche che funzionano non come cesure ma per dare allo spazio e all’azione virate di senso, accentuando e diminuendo il pathos, mai accompagnando. Se per questa danza direi questo è il mio corpo, per la musica accennerei ad un luogo colmo di danza che si apre alla presenza del suono. Così Manuela Menici non veste Marina, Ramona, Erika e Mara, le dispone in un mercato di periferia di un paese indecifrabile, comunque caldo, dove un giorno vorrei andare; qui disposte le quattro donne agiscono con buon senso parafrasando Henry Bergson nel suo saggio sul significato del comico, e cioè esse si riadattano incessantemente, cambiando idea quando cambia oggetto. È una mobilità dell’intelligenza che si regola esattamente sulla mobilità delle cose.
Virgilio Sieni
con Ramona Caia, Erika Faccini, Marina Giovannini, Mara Smaldone
musica di Francesco Giomi - costumi di Manuela Menici
Qui si cade continuamente e inaspettatamente in altro, piombando per associazione in una articolata costruzione di scene tragicomiche. Il corpo modula strutture caleidoscopiche, passando senza sosta in formati diversi, sempre composti di danza che si distilla facendosi: si tramuta un suono che risuona dentro un movimento accennato e “oliato”, i momenti forsennati mostrano un’articolazione che esce dalle regole codificate per farsi disciplina anarchica comunque fondata sulla memoria e le pratiche, si installa un alberello di natale costruendolo in 14 sezioni coreografiche, momento epifanico e cerimonia macabra, si gettano continuamente rifiuti sui corpi, lo spazio vomita di tutto ma sempre con ferrea coerenza e costruzione, si arriva a dar vita alla prima baraccopoli per danzatori in una sorta di accelerazione dalla chiara identità gestuale, casereccia e iconoclastica. Si creano baracche ma anche urbanistica: si cerca di abitare nel teatro smontando e costruendo con oggetti d’affezione, oggetti che creano volutamente un susseguirsi di nature morte.
Francesco Giomi percorre musicalmente metriche che funzionano non come cesure ma per dare allo spazio e all’azione virate di senso, accentuando e diminuendo il pathos, mai accompagnando. Se per questa danza direi questo è il mio corpo, per la musica accennerei ad un luogo colmo di danza che si apre alla presenza del suono. Così Manuela Menici non veste Marina, Ramona, Erika e Mara, le dispone in un mercato di periferia di un paese indecifrabile, comunque caldo, dove un giorno vorrei andare; qui disposte le quattro donne agiscono con buon senso parafrasando Henry Bergson nel suo saggio sul significato del comico, e cioè esse si riadattano incessantemente, cambiando idea quando cambia oggetto. È una mobilità dell’intelligenza che si regola esattamente sulla mobilità delle cose.
Virgilio Sieni
05
dicembre 2004
Virgilio Sieni – Cado
05 dicembre 2004
performance - happening
Location
CANGO – CANTIERI GOLDONETTA FIRENZE
Firenze, Via Santa Maria, 23/25, (Firenze)
Firenze, Via Santa Maria, 23/25, (Firenze)
Biglietti
posti limitati. prenotazione consigliata
prezzo 10 euro
Vernissage
5 Dicembre 2004, ore 21.15