Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Virginia Ryan – Still/Moving
Territorio, memoria e identità: su questi temi si articola il panorama delle opere che, assieme ai bellissimi spazi da poco recuperati del Palazzo Maccaferri, ci ricordano l’importanza dell’esperienza di viaggio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
STILL/MOVING
Virginia Ryan
I Portici Hotel Bologna ospiterà dal 25 novembre al 10 dicembre una selezione di lavori dell’australiana Virginia Ryan, impegnata dal 2001 ad indagare la propria condizione di straniera artista in Africa Occidentale; opere precedentemente esposte alla CGAM di Spoleto in occasione del Festival dei Due Mondi
Territorio, memoria e identità: su questi temi si articola il panorama delle opere che, assieme ai bellissimi spazi da poco recuperati del Palazzo Maccaferri, ci ricordano l’importanza dell’esperienza di viaggio.
Entrando nella hall dell’albergo ci avviamo in un percorso tanto esotico quanto inedito. L’attenzione è accesa dalla prospettiva aerea di ‘Topographies of the Dark’, dei piccoli ‘Castaways’ (30 di un totale di 2000 sculptural paintings) e dai vasi ‘Mami Wata’ in bianco ed in nero prodotti nelle Ceramiche Sberna a Deruta. In un’elegante metafora moderna di viaggio senza frontiere, avvicinandoci alle opere ne scopriamo i materiali e gli oggetti che li compongono, collezioniamo esperienze per portarle con noi. Nel ristorante con vista sulla città troviamo i segni di questa essenziale memoria nelle incisioni al rilievo bianco su bianco della serie ‘Sopra / Vissuto’. Raggiungendo infine il bar - un balcone sulla città, tra Via Indipendenza, il Parco della Montagnola e la scalinata del Pincio -, le fotografie della fortezza ghanese di Anomabu sono il commovente racconto della prigione e luogo d’imbarcazione di migliaia di schiavi verso l’ignoto. Persone che viaggiarono senza ritornare e senza poterlo raccontare. Le fotografie di documentazione si inseriscono nell’ambiente dove una sapiente ristrutturazione ha riportato alla luce 1500 metri quadrati di pitture a fresco dimenticate.
I Portici Hotel diventa così un microcosmo che ci avvolge facendoci sentire altrove: siamo tutti, da chi abita a Bologna a chi viene da altrove, dei veri visitatori, portatori di storie che devono essere viste, preservate e impresse nelle nostre menti.
Virginia Ryan, nata a Melbourne e cresciuta in Australia e Italia, ha frequentato la National School of the Arts a Canberra e l´Università d’Edimburgo. Ha vissuto anche in Egitto, Brasile, Scozia e nei paesi della ex-Yugoslavia. Opera come artista, scrittrice e arte terapista. Dal 2000 mantiene uno studio in Italia ed uno ad Accra (Ghana). E’ fondatrice della Foundation of Contemporary Art in Ghana, professore associato del New York University in Ghana e socia del Pan African Circle of Artists (Lagos, Nigeria). Torna spesso in Ghana per approfondire una ricerca sull’ambiente della costa, e continuare il suo progetto ‘Castaways’, cominciato nel 2003. Dal 1995 è residente in Italia, con studio a Trevi in provincia di Perugia e dal 2008 anche a Santa Fe' in New Mexico.
Virginia Ryan
I Portici Hotel Bologna ospiterà dal 25 novembre al 10 dicembre una selezione di lavori dell’australiana Virginia Ryan, impegnata dal 2001 ad indagare la propria condizione di straniera artista in Africa Occidentale; opere precedentemente esposte alla CGAM di Spoleto in occasione del Festival dei Due Mondi
Territorio, memoria e identità: su questi temi si articola il panorama delle opere che, assieme ai bellissimi spazi da poco recuperati del Palazzo Maccaferri, ci ricordano l’importanza dell’esperienza di viaggio.
Entrando nella hall dell’albergo ci avviamo in un percorso tanto esotico quanto inedito. L’attenzione è accesa dalla prospettiva aerea di ‘Topographies of the Dark’, dei piccoli ‘Castaways’ (30 di un totale di 2000 sculptural paintings) e dai vasi ‘Mami Wata’ in bianco ed in nero prodotti nelle Ceramiche Sberna a Deruta. In un’elegante metafora moderna di viaggio senza frontiere, avvicinandoci alle opere ne scopriamo i materiali e gli oggetti che li compongono, collezioniamo esperienze per portarle con noi. Nel ristorante con vista sulla città troviamo i segni di questa essenziale memoria nelle incisioni al rilievo bianco su bianco della serie ‘Sopra / Vissuto’. Raggiungendo infine il bar - un balcone sulla città, tra Via Indipendenza, il Parco della Montagnola e la scalinata del Pincio -, le fotografie della fortezza ghanese di Anomabu sono il commovente racconto della prigione e luogo d’imbarcazione di migliaia di schiavi verso l’ignoto. Persone che viaggiarono senza ritornare e senza poterlo raccontare. Le fotografie di documentazione si inseriscono nell’ambiente dove una sapiente ristrutturazione ha riportato alla luce 1500 metri quadrati di pitture a fresco dimenticate.
I Portici Hotel diventa così un microcosmo che ci avvolge facendoci sentire altrove: siamo tutti, da chi abita a Bologna a chi viene da altrove, dei veri visitatori, portatori di storie che devono essere viste, preservate e impresse nelle nostre menti.
Virginia Ryan, nata a Melbourne e cresciuta in Australia e Italia, ha frequentato la National School of the Arts a Canberra e l´Università d’Edimburgo. Ha vissuto anche in Egitto, Brasile, Scozia e nei paesi della ex-Yugoslavia. Opera come artista, scrittrice e arte terapista. Dal 2000 mantiene uno studio in Italia ed uno ad Accra (Ghana). E’ fondatrice della Foundation of Contemporary Art in Ghana, professore associato del New York University in Ghana e socia del Pan African Circle of Artists (Lagos, Nigeria). Torna spesso in Ghana per approfondire una ricerca sull’ambiente della costa, e continuare il suo progetto ‘Castaways’, cominciato nel 2003. Dal 1995 è residente in Italia, con studio a Trevi in provincia di Perugia e dal 2008 anche a Santa Fe' in New Mexico.
25
novembre 2008
Virginia Ryan – Still/Moving
Dal 25 novembre al 10 dicembre 2008
arte contemporanea
Location
I PORTICI HOTEL
Bologna, Via Dell'indipendenza, 69, (Bologna)
Bologna, Via Dell'indipendenza, 69, (Bologna)
Orario di apertura
ore 10-20
Vernissage
25 Novembre 2008, ore 12
Sito web
www.virginiaryan.com
Autore
Curatore