Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Visioni
In questa mostra-evento compariranno sei artisti, tutti e sei lavorano con la fotografia, col negativo e col positivo, con la luce fermata sui loro pixel con l’anima intrappolata sulla carta stampata, come nelle più ancestrali convinzioni. Il percorso è ricchissimo e molto ampio
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A Bologna iniziammo a proporre “ l’installazione viva dentro la vita della gente “, il pubblico bolognese ha vissuto momenti di scambio culturale in situazioni atipiche, dentro le case, sì, proprio dentro le case abitate fino al giorno prima e riabitate dal giorno dopo. Una piccola ma importante parentesi d’arte nella vita della gente.
Oggi nasce l’idea di esportare le parentesi. Di portare l’arte in tutta Italia, un’arte giovane, per i giovani ma non solo. Un’arte a tutto campo, un’arte evento un’arte installazione, un’altra casa aperta all’arte.
Napoli dopo Bologna si apre a questi incontri d’arte, di cultura e anche di mercato, dove giovani e promettenti talenti, affiancati da artisti più affermati propongono il loro studio, la loro ricerca interiore ed artistica, parlano di se stessi, di ciò che vedono e degli elementi sensibili della società.
In questa mostra-evento compariranno sei artisti, tutti e sei lavorano con la fotografia, col negativo e col positivo, con la luce fermata sui loro pixel con l’anima intrappolata sulla carta stampata, come nelle più ancestrali convinzioni. Il percorso è ricchissimo e molto ampio.
Il visitatore è messo a confronto con sei differenti linguaggi. La lettura di essi è un invito alla scoperta delle differenze, ma l’espressione, il segno comunicativo è il medesimo, come un ritratto di se stessi nell’immagine ricordata.
La nostra proposta è vedere per ricordare, ricordare per vedere se stessi.
Vedere Karin Andersen e trovare il suo gioco, la sua chiave per aprire la porta di una dimensione parallela, popolata da strane creature, elfi, animali mai visti che si sovrappongono alla vita di tutti i giorni, per sognare ad occhi aperti.
Vedere Michele Brancati e incrociare il suo sguardo, veloce e impercettibile nei luoghi sotterranei, nei momenti più privati, nel passaggio di tutti e di tutti i giorni, la luce bassa, la mano ferma, il buio del sotterraneo illuminato, rubare il pubblico privato, l’effusione del nostro, per goderne.
Vedere Aurore Martignoni e conoscere l’improbabile, la complessa ricerca del diverso e del lontano, traduttrice di forme e situazioni interpreta per noi il complesso, il troppo piccolo per essere visto, il troppo grande per essere abbracciato, il troppo lontano per essere raggiunto.
Vedere Riccardo Angelini e scivolare come in una colonna d’acqua che compie luminose evoluzioni, la sua ricerca sulla luce e l’immagine è veloce come nascere e come morire ogni volta, è la prima cosa che vedi e rivedi e l’ultima che non ti scorderai mai, con la quale puoi costruire il tuo nuovo mondo.
Vedere Desideria Burgio e cercare noi stessi nei corpi impersonali, statici, in attesa di un volto che potrebbe essere il nostro o forse il suo.
Sentirsi attratti è inevitabile; ognuna delle sue opere ci riconduce a un particolare che conosciamo ma non sappiamo dove è stato visto, possiamo quasi pensare di essere noi stessi il suo “soggettoggetto” ma poi il rifiuto del non nostro ci cade addosso severo a ricordarci che ogni busto dolcemente decapitato da Desideria vive di vita propria.
Vedere Simona Gavioli e fermarsi, riflettere sulla materia, sulla vita, su tutte le possibili convergenze, sugli Dei e la loro volontà; la ricerca è tra bene e male, tra vittoria e perdita, sul fato che ci comanda e ci manda messaggi, come una goccia che cade sulla pelle può seguire infinite direzioni, la vita, anche di una nave, potrà cessare ovunque e fino al giorno in cui finirà noi non potremo sapere dove accadrà.
Il percorso è proposto nello scenario suggestivo dell’home studio di Architettura di Antonio Martiniello, “KELLER” dove l’arte sembra trovare radici come le ginestre alle pendici del Vesuvio.
Durante la Mostra sarà possibile degustare un cocktail Bellini offerto dalla ditta Canella.
Oggi nasce l’idea di esportare le parentesi. Di portare l’arte in tutta Italia, un’arte giovane, per i giovani ma non solo. Un’arte a tutto campo, un’arte evento un’arte installazione, un’altra casa aperta all’arte.
Napoli dopo Bologna si apre a questi incontri d’arte, di cultura e anche di mercato, dove giovani e promettenti talenti, affiancati da artisti più affermati propongono il loro studio, la loro ricerca interiore ed artistica, parlano di se stessi, di ciò che vedono e degli elementi sensibili della società.
In questa mostra-evento compariranno sei artisti, tutti e sei lavorano con la fotografia, col negativo e col positivo, con la luce fermata sui loro pixel con l’anima intrappolata sulla carta stampata, come nelle più ancestrali convinzioni. Il percorso è ricchissimo e molto ampio.
Il visitatore è messo a confronto con sei differenti linguaggi. La lettura di essi è un invito alla scoperta delle differenze, ma l’espressione, il segno comunicativo è il medesimo, come un ritratto di se stessi nell’immagine ricordata.
La nostra proposta è vedere per ricordare, ricordare per vedere se stessi.
Vedere Karin Andersen e trovare il suo gioco, la sua chiave per aprire la porta di una dimensione parallela, popolata da strane creature, elfi, animali mai visti che si sovrappongono alla vita di tutti i giorni, per sognare ad occhi aperti.
Vedere Michele Brancati e incrociare il suo sguardo, veloce e impercettibile nei luoghi sotterranei, nei momenti più privati, nel passaggio di tutti e di tutti i giorni, la luce bassa, la mano ferma, il buio del sotterraneo illuminato, rubare il pubblico privato, l’effusione del nostro, per goderne.
Vedere Aurore Martignoni e conoscere l’improbabile, la complessa ricerca del diverso e del lontano, traduttrice di forme e situazioni interpreta per noi il complesso, il troppo piccolo per essere visto, il troppo grande per essere abbracciato, il troppo lontano per essere raggiunto.
Vedere Riccardo Angelini e scivolare come in una colonna d’acqua che compie luminose evoluzioni, la sua ricerca sulla luce e l’immagine è veloce come nascere e come morire ogni volta, è la prima cosa che vedi e rivedi e l’ultima che non ti scorderai mai, con la quale puoi costruire il tuo nuovo mondo.
Vedere Desideria Burgio e cercare noi stessi nei corpi impersonali, statici, in attesa di un volto che potrebbe essere il nostro o forse il suo.
Sentirsi attratti è inevitabile; ognuna delle sue opere ci riconduce a un particolare che conosciamo ma non sappiamo dove è stato visto, possiamo quasi pensare di essere noi stessi il suo “soggettoggetto” ma poi il rifiuto del non nostro ci cade addosso severo a ricordarci che ogni busto dolcemente decapitato da Desideria vive di vita propria.
Vedere Simona Gavioli e fermarsi, riflettere sulla materia, sulla vita, su tutte le possibili convergenze, sugli Dei e la loro volontà; la ricerca è tra bene e male, tra vittoria e perdita, sul fato che ci comanda e ci manda messaggi, come una goccia che cade sulla pelle può seguire infinite direzioni, la vita, anche di una nave, potrà cessare ovunque e fino al giorno in cui finirà noi non potremo sapere dove accadrà.
Il percorso è proposto nello scenario suggestivo dell’home studio di Architettura di Antonio Martiniello, “KELLER” dove l’arte sembra trovare radici come le ginestre alle pendici del Vesuvio.
Durante la Mostra sarà possibile degustare un cocktail Bellini offerto dalla ditta Canella.
12
giugno 2008
Visioni
12 giugno 2008
fotografia
arte contemporanea
serata - evento
arte contemporanea
serata - evento
Location
STUDIO KELLER
Napoli, Via Foria, 106, (Napoli)
Napoli, Via Foria, 106, (Napoli)
Vernissage
12 Giugno 2008, ore 19
Sito web
www.caseaperte.it
Autore