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Visioni animali. Sculture d’Arte Contemporanea
Il raffigurare gli animali è una pratica che nasce con l’uomo e prosegue nella contemporaneità.Una sessantina di sculture realizzate da artisti significativi che coprono quasi ottant’anni di produzione italiana.Una mostra fuori dall’ordinario, dove il tatto ci regala un nuovo modo di sentire l’arte.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dall’11 giugno al 4 settembre 2016 si tiene al Museo Tattile Statale Omero di Ancona, sito nella monumentale settecentesca Mole Vanvitelliana, la mostra VISIONI ANIMALI. Sculture d’Arte Contemporanea, dedicata alla scultura a soggetto animale.
L’esposizione, curata da Antonello Rubini, è promossa e organizzata dal Museo Tattile Statale Omero. Le opere in mostra, una sessantina, permettono al visitatore un viaggio attraverso la raffigurazione animale nella scultura contemporanea, affrontata da artisti significativi che coprono quasi ottant’anni di produzione italiana (l’opera più “antica” è l’Aquila di Martini, del 1938).
Gli artisti presenti sono i seguenti: Floriano Bodini, Federico Bonaldi, Giuseppe Capitano, Nino Caruso, Pietro Cascella, Alik Cavaliere, Bruno Ceccobelli, Enzo Cucchi, Giorgio de Chirico, Agenore Fabbri, Pericle Fazzini, Novello Finotti, Giosetta Fioroni, Piero Gilardi, Giuliano Giuliani, Paolo Grassino, Luigi Mainolfi, Marino Marini, Gino Marotta, Arturo Martini, Alberto Mingotti, Luciano Minguzzi, Nero/Alessandro Neretti, Beatrice Pasquali, Augusto Perez, Francesco Petrone, Luigi Puxeddu, Sergio Ragalzi, Giorgio Russi, Francesco Somaini, Tito, Valeriano Trubbiani, Nanni Valentini, Cordelia von den Steinen.
Il raffigurare gli animali è una pratica che nasce con l’uomo. Già nella preistoria egli li disegna, dipinge, scolpisce, svelando le ricche potenzialità della rappresentazione animale, che sono assai molteplici sia sul piano iconografico che iconologico-simbolico. Dalla natura alla cultura, dunque; una trasposizione visiva che passa per un ampio spettro di interessi, oltre a quello istintivo e necessario per la natura tutta, spaziando tra scienza, storia, mito, religione, costume, ecc., e ovviamente dimensione artistica.
Un’esposizione, questa, sugli animali, di sculture in cui essi sono soggetti assoluti o contestualizzati, comunque protagonisti, pure in quei casi di più lontana o parziale evocazione, offrendone visioni, utilizzi e concretizzazioni materiali diversificatissimi, fondata sull’idea di mettere insieme lavori in cui risulta uno spiccato senso di personale interpretazione. Ma allo stesso tempo tale mostra si pone come occasione di possibile riflessione sull’importanza, sulle possibilità, sul percorso e l’evoluzione, sull’attualità, sulla “resistenza” della scultura nella contemporaneità, che pare oggi trovare troppo poco spazio nel lavoro stesso degli artisti delle nuove generazioni.
Le opere esposte sono fruibili da parte di visitatori vedenti e non, come del resto tutte quelle ospitate nella ricca collezione permanente del Museo Tattile Statale Omero. L’osservazione tattile è il principale canale di conoscenza del museo, da annoverare fra i pochi specializzati a livello mondiale e già organizzatore di importanti antologiche: Francesco Messina (2004), Giacomo Manzù (2005), Loreno Sguanci (2005 e 2007), Walter Valentini e Roberto Papini (2011), Valeriano Trubbiani (2012), Paolo Annibali (2014) e la mostra Il Rinascimento oltre l’immagine (2015).
Il catalogo, edito da De Luca Editori d’Arte, contiene le riproduzioni a colori delle opere, i testi di Antonello Rubini e Simone Dubrovic e le note biografiche degli artisti.
Ufficio Stampa Museo Tattile Statale Omero
Monica Bernacchia - Gabriella Papini
tel. 071 2811935 – monica.bernacchia@museoomero.it
tel 071200648 - 3475080306 – 3338358071 info@gabriellapapini.com
L’esposizione, curata da Antonello Rubini, è promossa e organizzata dal Museo Tattile Statale Omero. Le opere in mostra, una sessantina, permettono al visitatore un viaggio attraverso la raffigurazione animale nella scultura contemporanea, affrontata da artisti significativi che coprono quasi ottant’anni di produzione italiana (l’opera più “antica” è l’Aquila di Martini, del 1938).
Gli artisti presenti sono i seguenti: Floriano Bodini, Federico Bonaldi, Giuseppe Capitano, Nino Caruso, Pietro Cascella, Alik Cavaliere, Bruno Ceccobelli, Enzo Cucchi, Giorgio de Chirico, Agenore Fabbri, Pericle Fazzini, Novello Finotti, Giosetta Fioroni, Piero Gilardi, Giuliano Giuliani, Paolo Grassino, Luigi Mainolfi, Marino Marini, Gino Marotta, Arturo Martini, Alberto Mingotti, Luciano Minguzzi, Nero/Alessandro Neretti, Beatrice Pasquali, Augusto Perez, Francesco Petrone, Luigi Puxeddu, Sergio Ragalzi, Giorgio Russi, Francesco Somaini, Tito, Valeriano Trubbiani, Nanni Valentini, Cordelia von den Steinen.
Il raffigurare gli animali è una pratica che nasce con l’uomo. Già nella preistoria egli li disegna, dipinge, scolpisce, svelando le ricche potenzialità della rappresentazione animale, che sono assai molteplici sia sul piano iconografico che iconologico-simbolico. Dalla natura alla cultura, dunque; una trasposizione visiva che passa per un ampio spettro di interessi, oltre a quello istintivo e necessario per la natura tutta, spaziando tra scienza, storia, mito, religione, costume, ecc., e ovviamente dimensione artistica.
Un’esposizione, questa, sugli animali, di sculture in cui essi sono soggetti assoluti o contestualizzati, comunque protagonisti, pure in quei casi di più lontana o parziale evocazione, offrendone visioni, utilizzi e concretizzazioni materiali diversificatissimi, fondata sull’idea di mettere insieme lavori in cui risulta uno spiccato senso di personale interpretazione. Ma allo stesso tempo tale mostra si pone come occasione di possibile riflessione sull’importanza, sulle possibilità, sul percorso e l’evoluzione, sull’attualità, sulla “resistenza” della scultura nella contemporaneità, che pare oggi trovare troppo poco spazio nel lavoro stesso degli artisti delle nuove generazioni.
Le opere esposte sono fruibili da parte di visitatori vedenti e non, come del resto tutte quelle ospitate nella ricca collezione permanente del Museo Tattile Statale Omero. L’osservazione tattile è il principale canale di conoscenza del museo, da annoverare fra i pochi specializzati a livello mondiale e già organizzatore di importanti antologiche: Francesco Messina (2004), Giacomo Manzù (2005), Loreno Sguanci (2005 e 2007), Walter Valentini e Roberto Papini (2011), Valeriano Trubbiani (2012), Paolo Annibali (2014) e la mostra Il Rinascimento oltre l’immagine (2015).
Il catalogo, edito da De Luca Editori d’Arte, contiene le riproduzioni a colori delle opere, i testi di Antonello Rubini e Simone Dubrovic e le note biografiche degli artisti.
Ufficio Stampa Museo Tattile Statale Omero
Monica Bernacchia - Gabriella Papini
tel. 071 2811935 – monica.bernacchia@museoomero.it
tel 071200648 - 3475080306 – 3338358071 info@gabriellapapini.com
11
giugno 2016
Visioni animali. Sculture d’Arte Contemporanea
Dall'undici giugno al 04 settembre 2016
arte contemporanea
Location
MUSEO TATTILE STATALE OMERO
Ancona, Banchina Giovanni Da Chio, 28, (Ancona)
Ancona, Banchina Giovanni Da Chio, 28, (Ancona)
Orario di apertura
Giugno e settembre: dal mercoledì al sabato 16 - 19; domenica 10 - 13 e 16 - 19.
Luglio e agosto: mercoledì, giovedì, sabato 17 - 20; venerdì 10 - 20; domenica 10 -13 e 17 - 20.
Aperture serali fino alle 24: mercoledì 20 e 27 luglio; mercoledì 3, 10, 17, 24 agosto (Rassegna sensi d’estate).
Aperture straordinarie per gruppi su prenotazione.
Chiuso: lunedì e martedì. Lunedì 15 agosto aperto
Vernissage
11 Giugno 2016, ore 18
Autore
Curatore