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Visioni del Grand Tour dall’Ermitage (1640-1880). Paesaggi e gente d’Italia nelle collezioni russe
Il richiamo del Grand Tour sui viaggiatori russi, illustrato attraverso gli stili di tre secoli: dalla pittura olandese del Seicento al Romanticismo
Comunicato stampa
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La mostra “Visioni del Grand Tour dall’Ermitage (1640-1880). Paesaggi e gente d’Italia nelle collezioni russe” presenta, dal 19 novembre 2008 al 22 febbraio 2009, nei Musei di San Salvatore in Lauro a Roma, una selezione di cinquanta opere, dal XVII al XIX secolo, che documentano il fascino dell’Italia e il richiamo del Grand Tour nelle sue principali città d’arte sui viaggiatori russi dell’epoca imperiale. La maggior parte delle opere, fra cui numerosi capolavori, viene esposta per la prima volta in Italia in questa occasione. La mostra, a cura di Sergej Androsov, Vladimir Matveev e Lorenzo Zichichi, è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, dal Pio Sodalizio dei Piceni e dal Cigno GG Edizioni.
Gli aristocratici russi aderirono fin dalla prima ora alla moda di intraprendere un lungo viaggio di conoscenza in Europa, il Grand Tour, che prevedeva un soggiorno italiano. Gli stessi membri della famiglia imperiale ne furono attratti, come dimostrano i viaggi dell’erede al trono di Russia, il Granduca Pavel Petrovi, che nel 1781 venne in Italia insieme alla moglie Marja Fedorovna, celandosi sotto lo pseudonimo di Conti del Nord, e dello zar Nicola I nel 1845. Nel corso di questi soggiorni, i facoltosi visitatori erano soliti acquistare opere d’arte, oggi in gran parte raccolte nelle collezioni russe.
Le opere dell’Ermitage esposte a Roma permettono di cogliere quali visioni i viaggiatori russi riportavano in patria al termine del loro giro in Italia: dalle opere dei pittori olandesi del Seicento al Romanticismo. Oltre ad importanti testimonianze della pittura olandese del XVII secolo, con opere di Cornelis De Wael, Jan Miel, Nicolaes Berchem, Hendrik Frans Van Lint, Johannes Lingelbach, Jan Frans Van Bloemen, in mostra vi sono quadri dei più grandi paesaggisti dei secoli XVII e XVIII, quali Claude Lorrain, Giovanni Paolo Panini, Hubert Robert, Claude Joseph Vernet, Jacob Phillip Hackert e Gaspard Dughet. Consistente è la presenza di capolavori di artisti cruciali nell’Italia del Settecento come Alessandro Magnasco, Domenico Brandi, Francesco Zuccarelli, Carlo Bonavia, Gaspare Traversi e Antonio Cioci. Numerose sono anche le opere di artisti del XIX secolo, fra cui Joseph Severn, Angelo Inganni, Giacinto Gigante e Giulio Carlini. Una sezione della mostra è dedicata alla fotografia contemporanea: le foto di Enrica Scalfari di alcune delle vedute dei quadri esposti ci invitano ad un confronto fra gli stessi luoghi ritratti nel passato e nel presente, per vedere quanto il loro fascino resti immutato nel tempo.
Gli aristocratici russi aderirono fin dalla prima ora alla moda di intraprendere un lungo viaggio di conoscenza in Europa, il Grand Tour, che prevedeva un soggiorno italiano. Gli stessi membri della famiglia imperiale ne furono attratti, come dimostrano i viaggi dell’erede al trono di Russia, il Granduca Pavel Petrovi, che nel 1781 venne in Italia insieme alla moglie Marja Fedorovna, celandosi sotto lo pseudonimo di Conti del Nord, e dello zar Nicola I nel 1845. Nel corso di questi soggiorni, i facoltosi visitatori erano soliti acquistare opere d’arte, oggi in gran parte raccolte nelle collezioni russe.
Le opere dell’Ermitage esposte a Roma permettono di cogliere quali visioni i viaggiatori russi riportavano in patria al termine del loro giro in Italia: dalle opere dei pittori olandesi del Seicento al Romanticismo. Oltre ad importanti testimonianze della pittura olandese del XVII secolo, con opere di Cornelis De Wael, Jan Miel, Nicolaes Berchem, Hendrik Frans Van Lint, Johannes Lingelbach, Jan Frans Van Bloemen, in mostra vi sono quadri dei più grandi paesaggisti dei secoli XVII e XVIII, quali Claude Lorrain, Giovanni Paolo Panini, Hubert Robert, Claude Joseph Vernet, Jacob Phillip Hackert e Gaspard Dughet. Consistente è la presenza di capolavori di artisti cruciali nell’Italia del Settecento come Alessandro Magnasco, Domenico Brandi, Francesco Zuccarelli, Carlo Bonavia, Gaspare Traversi e Antonio Cioci. Numerose sono anche le opere di artisti del XIX secolo, fra cui Joseph Severn, Angelo Inganni, Giacinto Gigante e Giulio Carlini. Una sezione della mostra è dedicata alla fotografia contemporanea: le foto di Enrica Scalfari di alcune delle vedute dei quadri esposti ci invitano ad un confronto fra gli stessi luoghi ritratti nel passato e nel presente, per vedere quanto il loro fascino resti immutato nel tempo.
18
novembre 2008
Visioni del Grand Tour dall’Ermitage (1640-1880). Paesaggi e gente d’Italia nelle collezioni russe
Dal 18 novembre 2008 al 05 marzo 2009
fotografia
arte antica
arte moderna
arte antica
arte moderna
Location
COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN SALVATORE IN LAURO
Roma, Piazza Di San Salvatore In Lauro, 15, (Roma)
Roma, Piazza Di San Salvatore In Lauro, 15, (Roma)
Biglietti
5 euro
Orario di apertura
Tutti i giorni dalle 11 alle 19. Chiuso il lunedì
Vernissage
18 Novembre 2008, ore 19.30
Editore
IL CIGNO
Autore
Curatore