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Visioni. Il paesaggio da Gheduzzi a Secci
Partendo dal reale, dal paesaggio vero, o meglio, verosimile, che quasi ci par di conoscere, la mostra si snoda attraverso i sentieri della mente, l’inesplorato e l’inesplorabile, fino all’inaccessibilità del sogno.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Alle soglie della primavera, quando l'ultimo fiocco di neve si soglie al primo sole, il nostro sguardo si apre. Davanti possiamo avere distanze infinite o l'infinitamente piccolo, paesaggi reali o luoghi della memoria e della fantasia.
Dove andare? E' questa l'eterna domanda dell'uomo.
E nel tentativo di dare una risposta ... Cosa vedono e cosa ci fanno vedere i maggiori artisti della seconda metà del Novecento italiano e di oggi?
Partendo dal reale, dal paesaggio vero, o meglio, verosimile, che quasi ci par di conoscere, la mostra si snoda attraverso i sentieri della mente, l'inesplorato e l'inesplorabile, fino all'inaccessibilità del sogno. Dall'eleganza delle forme di Gheduzzi, Menzio e Cascella alla fresca grazia disegnativa di Marchisio, dai mondi fiabeschi di Alinari all'energia immaginativa di Schifano, Paulucci e Jervolino, la mostra propone un percorso che sottolinea lo scioglimento, il liberamente, quasi, del tratto figurativo e realistico fino ad uno spazio possibile, fino al non-spazio di questi tempi moderni. La prima sala svela gli artisti che colgono la natura con la nitida definizione del colore, mentre la seconda è interamente dedicata al noto artista torinese Giuliano Emprin con la sua pennellata serena e meditata e la vena poetica. La mostra culmina nella sala centrale dove si possono apprezzare pitture di viaggio, viaggi sperimentali, viaggi mentali, viaggi per chi ha le ali.
E, naturalmente, tante piacevoli scoperte.
Dove andare? E' questa l'eterna domanda dell'uomo.
E nel tentativo di dare una risposta ... Cosa vedono e cosa ci fanno vedere i maggiori artisti della seconda metà del Novecento italiano e di oggi?
Partendo dal reale, dal paesaggio vero, o meglio, verosimile, che quasi ci par di conoscere, la mostra si snoda attraverso i sentieri della mente, l'inesplorato e l'inesplorabile, fino all'inaccessibilità del sogno. Dall'eleganza delle forme di Gheduzzi, Menzio e Cascella alla fresca grazia disegnativa di Marchisio, dai mondi fiabeschi di Alinari all'energia immaginativa di Schifano, Paulucci e Jervolino, la mostra propone un percorso che sottolinea lo scioglimento, il liberamente, quasi, del tratto figurativo e realistico fino ad uno spazio possibile, fino al non-spazio di questi tempi moderni. La prima sala svela gli artisti che colgono la natura con la nitida definizione del colore, mentre la seconda è interamente dedicata al noto artista torinese Giuliano Emprin con la sua pennellata serena e meditata e la vena poetica. La mostra culmina nella sala centrale dove si possono apprezzare pitture di viaggio, viaggi sperimentali, viaggi mentali, viaggi per chi ha le ali.
E, naturalmente, tante piacevoli scoperte.
26
febbraio 2005
Visioni. Il paesaggio da Gheduzzi a Secci
Dal 26 febbraio al 26 marzo 2005
arte moderna e contemporanea
Location
GALLERIA ARTEINCORNICE
Torino, Corso Casale, 186, (Torino)
Torino, Corso Casale, 186, (Torino)
Orario di apertura
9,30-12,30 e 15,30-19,30. Chiuso festivi e lunedì mattina
Vernissage
26 Febbraio 2005, ore 17
Autore