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VISIONI OLTRE
VISIONI OLTRE, un ciclo di serate di proiezioni di video arte. Martedì 4 giugno alle ore 19.00 la galleria propone una prima serata con le opere videografiche di artist* che hanno partecipato all’open call. Il progetto è a cura di Claudia Ponzi e Irene Follador
Comunicato stampa
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VISIONI OLTRE
Serata Proiezioni - Videoarte
Data: 04 giugno 2024 Inizio proiezioni alle ore 19.00
Artisti: Raffaele Grasso, Susana Ljuljanovic, Bruno Pavic, Chiara Scodeller, Santiago Torresagasti
A cura di Claudia Ponzi e Irene Follador
Free Entry
Sede: Art Studio Finestreria, Via Ascanio Sforza 69, 20141 Milano (MI)
Art Studio Finestreria di Milano è lieta di annunciare l’avvio del progetto VISIONI OLTRE, un ciclo di serate di proiezioni di video arte. Martedì 4 giugno alle ore 18.00 la galleria propone una prima serata con le opere videografiche di artist* che hanno partecipato all’open call. Il progetto è a cura di Claudia Ponzi e Irene Follador. VISIONI OLTRE è un evento in concomitanza della mostra STANZE di Paola Fonticoli che durerà fino al 14 maggio.
L’evocazione è un viaggio nel tempo e nello spazio personale e comune; una capacità che spesso si rivela un dispositivo in grado di manifestare e influire sulle molteplici sfaccettature della realtà.
La capacità di evocare è il legame che unisce le opere videografiche che saranno proiettate negli spazi di Finestreria (Milano) nel primo screening pensato per dare spazio a quegli artisti che si avvalgono di immagini in movimento in quanto strumento espressivo.
Lo screening ha inizio con il cortometraggio di Santiago Torresagasti, Hết (2023) la cui storia si è intrecciata con quella di Ho Chi Minh, fondamentale figura politica del Vietnam. Il filmato raccoglie immagini in movimento d’archivio per raccontare la vita di un personaggio così emblematico, simbolo di libertà nella storia del paese. Attraverso i luoghi Torresagasti ri-evoca un ritratto che intreccia passato e presente; pur restituendo la soggettività il cortometraggio è una testimonianza di una storia collettiva.
Susana Ljuljanovic con Non Importa (2024) ragiona su una dimensione collettiva relazionando la storia di un luogo con la tradizione artistica antica. Con un parallelo visivo e sonoro tra riprese della stratificazione di spazzatura sull’Isola di Vulcano e di un mosaico del I secolo d.C., l’artista ci mostra cosa veniva rifiutato e gettato a terra nell’antichità in confronto con i gli scarti della modernità. Evoca così una storia collettiva in cui le conseguenze dell’indifferenza della società aiutano a ricordare un senso di colpa generale.
Il video di Chiara Scodeller, Universal (2023), è un’evocativa allegoria di un luogo in quanto creazione della nostra identità. Le riprese tracciano la realtà della fabbrica nella città d’origine dell’artista, la quale si relaziona con questa quotidianità familiare e ritrae l’immaginario della provincia. In questo modo uno spazio del passato ritorna, così come i ricordi di un disagio dato dalla freddezza meccanica dell’ambiente meditando quindi allo stesso sul distacco uomo-macchina.
Proiettato in seguito El Dorado (2023) di Bruno Pavić; l’artista realizza un gioco sincronizzato visivo-sonoro in cui le immagini si susseguono in armonia con i suoni – simili a dei colpi di arma – e con la voce del presidente americano estratta da un messaggio inviato a migranti diretti verso le coste statunitensi. Le istruzioni pronunciate si contrappongono ai volti della scultura “Angels Unawares” (2019) di Timothy Schmalz; un monumentale strumento per evocare i viaggi intrapresi nel corso del Novecento da profughi verso l’ignoto.
Chiude lo screening del cortometraggio di Raffaele Grasso, La Carezza (2023), dove l’intimità e le emozioni si mescolano con il tema della perdita. Ambientato ancora durante le misure di lockdown, il filmato racconta del tacito accordo tra Cesare e Mario, e di come questo patto cambierà le vite di entrambi. evoca un bagaglio emotivo legato alla scomparsa e alle mancanze. Riprodotta una storia comune che basa la propria forza sulla narrazione dei piccoli eventi del vissuto, ma emotivamente carichi che sconvolgono la nostra percezione e il nostro intimo sentire.
BIO DEGLI ARTISTI
Raffaele Grasso (Ariano Irpino, 1995) vive e lavora a Roma, si è diplomato in regia cinematografica presso l’Accademia del Cinema Renoir di Roma, e presso la Sapienza di Roma ha conseguito la laurea con lode in Forme e Modelli del Cinema Italiano e ha frequentato il Master in Sceneggiatura, Produzione e Marketing. Ha lavorato come assistente alla regia sulle serie Esterno Notte (M. Bellocchio) e M – Il figlio del secolo (J. Wright), sul mediometraggio O Night Divine (L. Guadagnino), sui film Here Now (G. Muccino), Blackout Love (F. Marino) e Felicità (M. Ramazzotti).
Susana Ljuljanovic (Roma, 1987) vive e lavora a Bologna, si è laureata in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Ha partecipato a diverse esposizioni collettive in occasioni e spazi quali: Cremona Art Fair, Studio Home Awareness, ReA!Art Fair di Milano, Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT- Fondazione Rusconi, Bologna. Nel marzo 2024 ha inaugurato una mostra personale presso Nitido Exhibition & Bodyart di Roma dal titolo “Tegumenti aquis”.
Bruno Pavić (Zagabria, 1988) si è laureato all'Accademia di Belle Arti di Spalato presso il Dipartimento di Cinema e Video, e successivamente ha conseguito un master presso la stessa Accademia - presso il Dipartimento di Cinema, Media Arts e Animazione. Lavora in film di finzione e documentari, oltre che in videoarte. I suoi cortometraggi e lungometraggi sono stati proiettati in festival cinematografici internazionali. È il fondatore del primo festival croato di videoarte - Split Videoart Festival.
Chiara Scodeller (San Vito al Tagliamento, 2000) vive e lavora a Milano, si è laureata in Arti Visive presso NABA Milano e ha conseguito un Master in post-produzione in Cfp Bauer, sempre a Milano. Ricopre la figura di editor, colorist e fotografa come attività principale. Ha esposto al PAV di Torino e con l’associazione Zona Blu di Milano. Nel maggio 2024 ha presentato per la prima volta una performance sonora a cura del collettivo Sinergie Naturali al BiM di Milano.
Santiago Torresagasti (Buenos Aires, 1991) ha studiato a Milano presso la Scuola di Visconti. Dopo essersi diplomato in regia, ha iniziato la sua carriera professionale a Bolzano realizzando documentari, cortometraggi e installazioni. La sua prima videoinstallazione, “Agadez” (2016), è stata installata al Museion - Museo d'Arte Contemporanea di Bolzano in occasione dell'evento conclusivo del progetto europeo “Museum as Toolbox”, durante la XII edizione delle Giornate dell'arte contemporanea promosse da AMACI. Nel settembre 2023 ha inaugurato la prima personale presso la Galleria Massimo Minini, “zero comma quattro”.
Serata Proiezioni - Videoarte
Data: 04 giugno 2024 Inizio proiezioni alle ore 19.00
Artisti: Raffaele Grasso, Susana Ljuljanovic, Bruno Pavic, Chiara Scodeller, Santiago Torresagasti
A cura di Claudia Ponzi e Irene Follador
Free Entry
Sede: Art Studio Finestreria, Via Ascanio Sforza 69, 20141 Milano (MI)
Art Studio Finestreria di Milano è lieta di annunciare l’avvio del progetto VISIONI OLTRE, un ciclo di serate di proiezioni di video arte. Martedì 4 giugno alle ore 18.00 la galleria propone una prima serata con le opere videografiche di artist* che hanno partecipato all’open call. Il progetto è a cura di Claudia Ponzi e Irene Follador. VISIONI OLTRE è un evento in concomitanza della mostra STANZE di Paola Fonticoli che durerà fino al 14 maggio.
L’evocazione è un viaggio nel tempo e nello spazio personale e comune; una capacità che spesso si rivela un dispositivo in grado di manifestare e influire sulle molteplici sfaccettature della realtà.
La capacità di evocare è il legame che unisce le opere videografiche che saranno proiettate negli spazi di Finestreria (Milano) nel primo screening pensato per dare spazio a quegli artisti che si avvalgono di immagini in movimento in quanto strumento espressivo.
Lo screening ha inizio con il cortometraggio di Santiago Torresagasti, Hết (2023) la cui storia si è intrecciata con quella di Ho Chi Minh, fondamentale figura politica del Vietnam. Il filmato raccoglie immagini in movimento d’archivio per raccontare la vita di un personaggio così emblematico, simbolo di libertà nella storia del paese. Attraverso i luoghi Torresagasti ri-evoca un ritratto che intreccia passato e presente; pur restituendo la soggettività il cortometraggio è una testimonianza di una storia collettiva.
Susana Ljuljanovic con Non Importa (2024) ragiona su una dimensione collettiva relazionando la storia di un luogo con la tradizione artistica antica. Con un parallelo visivo e sonoro tra riprese della stratificazione di spazzatura sull’Isola di Vulcano e di un mosaico del I secolo d.C., l’artista ci mostra cosa veniva rifiutato e gettato a terra nell’antichità in confronto con i gli scarti della modernità. Evoca così una storia collettiva in cui le conseguenze dell’indifferenza della società aiutano a ricordare un senso di colpa generale.
Il video di Chiara Scodeller, Universal (2023), è un’evocativa allegoria di un luogo in quanto creazione della nostra identità. Le riprese tracciano la realtà della fabbrica nella città d’origine dell’artista, la quale si relaziona con questa quotidianità familiare e ritrae l’immaginario della provincia. In questo modo uno spazio del passato ritorna, così come i ricordi di un disagio dato dalla freddezza meccanica dell’ambiente meditando quindi allo stesso sul distacco uomo-macchina.
Proiettato in seguito El Dorado (2023) di Bruno Pavić; l’artista realizza un gioco sincronizzato visivo-sonoro in cui le immagini si susseguono in armonia con i suoni – simili a dei colpi di arma – e con la voce del presidente americano estratta da un messaggio inviato a migranti diretti verso le coste statunitensi. Le istruzioni pronunciate si contrappongono ai volti della scultura “Angels Unawares” (2019) di Timothy Schmalz; un monumentale strumento per evocare i viaggi intrapresi nel corso del Novecento da profughi verso l’ignoto.
Chiude lo screening del cortometraggio di Raffaele Grasso, La Carezza (2023), dove l’intimità e le emozioni si mescolano con il tema della perdita. Ambientato ancora durante le misure di lockdown, il filmato racconta del tacito accordo tra Cesare e Mario, e di come questo patto cambierà le vite di entrambi. evoca un bagaglio emotivo legato alla scomparsa e alle mancanze. Riprodotta una storia comune che basa la propria forza sulla narrazione dei piccoli eventi del vissuto, ma emotivamente carichi che sconvolgono la nostra percezione e il nostro intimo sentire.
BIO DEGLI ARTISTI
Raffaele Grasso (Ariano Irpino, 1995) vive e lavora a Roma, si è diplomato in regia cinematografica presso l’Accademia del Cinema Renoir di Roma, e presso la Sapienza di Roma ha conseguito la laurea con lode in Forme e Modelli del Cinema Italiano e ha frequentato il Master in Sceneggiatura, Produzione e Marketing. Ha lavorato come assistente alla regia sulle serie Esterno Notte (M. Bellocchio) e M – Il figlio del secolo (J. Wright), sul mediometraggio O Night Divine (L. Guadagnino), sui film Here Now (G. Muccino), Blackout Love (F. Marino) e Felicità (M. Ramazzotti).
Susana Ljuljanovic (Roma, 1987) vive e lavora a Bologna, si è laureata in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Ha partecipato a diverse esposizioni collettive in occasioni e spazi quali: Cremona Art Fair, Studio Home Awareness, ReA!Art Fair di Milano, Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT- Fondazione Rusconi, Bologna. Nel marzo 2024 ha inaugurato una mostra personale presso Nitido Exhibition & Bodyart di Roma dal titolo “Tegumenti aquis”.
Bruno Pavić (Zagabria, 1988) si è laureato all'Accademia di Belle Arti di Spalato presso il Dipartimento di Cinema e Video, e successivamente ha conseguito un master presso la stessa Accademia - presso il Dipartimento di Cinema, Media Arts e Animazione. Lavora in film di finzione e documentari, oltre che in videoarte. I suoi cortometraggi e lungometraggi sono stati proiettati in festival cinematografici internazionali. È il fondatore del primo festival croato di videoarte - Split Videoart Festival.
Chiara Scodeller (San Vito al Tagliamento, 2000) vive e lavora a Milano, si è laureata in Arti Visive presso NABA Milano e ha conseguito un Master in post-produzione in Cfp Bauer, sempre a Milano. Ricopre la figura di editor, colorist e fotografa come attività principale. Ha esposto al PAV di Torino e con l’associazione Zona Blu di Milano. Nel maggio 2024 ha presentato per la prima volta una performance sonora a cura del collettivo Sinergie Naturali al BiM di Milano.
Santiago Torresagasti (Buenos Aires, 1991) ha studiato a Milano presso la Scuola di Visconti. Dopo essersi diplomato in regia, ha iniziato la sua carriera professionale a Bolzano realizzando documentari, cortometraggi e installazioni. La sua prima videoinstallazione, “Agadez” (2016), è stata installata al Museion - Museo d'Arte Contemporanea di Bolzano in occasione dell'evento conclusivo del progetto europeo “Museum as Toolbox”, durante la XII edizione delle Giornate dell'arte contemporanea promosse da AMACI. Nel settembre 2023 ha inaugurato la prima personale presso la Galleria Massimo Minini, “zero comma quattro”.
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04 giugno 2024
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Location
Finestreria
Milano, Via Ascanio Sforza, 69, (MI)
Milano, Via Ascanio Sforza, 69, (MI)
Orario di apertura
Lo spazio apre alle ore 18
Le proiezioni iniziano alle ore 19.00
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Produzione organizzazione