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Visita alla mostra con Emilio Isgrò
Sarà l’artista in persona, Emilio Isgrò, a illustrare il profondo significato e le opere della mostra a lui dedicata, dal titolo: «Emilio Isgrò: i 35 libri dei Promessi Sposi “cancellati”». L’incontro sarà seguito da una visita guidata con il curatore della mostra, Davide Dall’Ombra.
Comunicato stampa
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Sarà l’artista in persona, Emilio Isgrò venerdì 17 maggio, a illustrare il profondo significato e le opere della mostra a lui dedicata, Emilio Isgrò: i 35 libri dei Promessi Sposi “cancellati” in corso nel suggestivo scenario del Castello Gamba di Châtillon (Aosta). Un’occasione straordinaria per conoscere da vicino il “maestro delle cancellature”, tra i più importanti artisti concettuali italiani, e indagare le sue modalità espressive, risalendo all’origine dell’intuizione che lo rese celebre in tutto il mondo. L’incontro sarà seguito da una visita guidata con il curatore della mostra, Davide Dall’Ombra, direttore di Casa Testori.
Frutto della nuova collaborazione tra il Castello Gamba e Casa Testori, la mostra Emilio Isgrò: i 35 libri dei Promessi Sposi “cancellati” nasce da una delle opere più significative dell’artista “Quel che è scritto” (1991) che fa parte della collezione permanente del Gamba. L’esposizione mette in relazione l’opera della collezione – di difficile interpretazione per il grande pubblico - e quella più monumentale di Emilio Isgrò I Promessi Sposi cancellati per venticinque lettori e dieci appestati (2016), 35 libri dedicati dall’artista alle pagine più celebri de I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni aperti su pagine emblematiche. La mostra racconta la poeticità e la profondità del processo creativo delle due opere, attraverso un percorso di avvicinamento e comprensione capace di coinvolgere il pubblico e, in particolare, le scuole, per meglio conoscere e apprezzarne il profondo significato.
Emilio Isgrò (Barcellona di Sicilia, 1937) è uno dei nomi dell’arte italiana più conosciuti e prestigiosi a livello internazionale. Iniziatore delle “cancellature” di testi, applicate su enciclopedie, manoscritti, libri, mappe e anche su pellicole cinematografiche, Isgrò ha fatto di questa pratica il perno di tutta la sua ricerca. L’artista ha dato vita a un’opera tra le più rivoluzionarie e originali nell’ambito delle cosiddette seconde Avanguardie degli anni Sessanta, che gli ha valso diverse partecipazioni alla Biennale di Venezia (1972, 1978, 1986, 1993) e il primo premio alla Biennale di San Paolo (1977), oltre che ad altre importanti rassegne al MoMA di New York nel 1992 e alla Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia nel 1994 e le antologiche al Museo Pecci di Prato nel 2008, alla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma nel 2013, fino alla grande monografica di Milano in tre sedi (Palazzo Reale, Gallerie d’Italia e Casa Manzoni) nel 2016. Nel 2017 tre sue importanti opere sono entrate a far parte della collezione permanente del Centre George Pompidou di Parigi.
Frutto della nuova collaborazione tra il Castello Gamba e Casa Testori, la mostra Emilio Isgrò: i 35 libri dei Promessi Sposi “cancellati” nasce da una delle opere più significative dell’artista “Quel che è scritto” (1991) che fa parte della collezione permanente del Gamba. L’esposizione mette in relazione l’opera della collezione – di difficile interpretazione per il grande pubblico - e quella più monumentale di Emilio Isgrò I Promessi Sposi cancellati per venticinque lettori e dieci appestati (2016), 35 libri dedicati dall’artista alle pagine più celebri de I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni aperti su pagine emblematiche. La mostra racconta la poeticità e la profondità del processo creativo delle due opere, attraverso un percorso di avvicinamento e comprensione capace di coinvolgere il pubblico e, in particolare, le scuole, per meglio conoscere e apprezzarne il profondo significato.
Emilio Isgrò (Barcellona di Sicilia, 1937) è uno dei nomi dell’arte italiana più conosciuti e prestigiosi a livello internazionale. Iniziatore delle “cancellature” di testi, applicate su enciclopedie, manoscritti, libri, mappe e anche su pellicole cinematografiche, Isgrò ha fatto di questa pratica il perno di tutta la sua ricerca. L’artista ha dato vita a un’opera tra le più rivoluzionarie e originali nell’ambito delle cosiddette seconde Avanguardie degli anni Sessanta, che gli ha valso diverse partecipazioni alla Biennale di Venezia (1972, 1978, 1986, 1993) e il primo premio alla Biennale di San Paolo (1977), oltre che ad altre importanti rassegne al MoMA di New York nel 1992 e alla Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia nel 1994 e le antologiche al Museo Pecci di Prato nel 2008, alla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma nel 2013, fino alla grande monografica di Milano in tre sedi (Palazzo Reale, Gallerie d’Italia e Casa Manzoni) nel 2016. Nel 2017 tre sue importanti opere sono entrate a far parte della collezione permanente del Centre George Pompidou di Parigi.
17
maggio 2019
Visita alla mostra con Emilio Isgrò
17 maggio 2019
arte contemporanea
presentazione
incontro - conferenza
serata - evento
presentazione
incontro - conferenza
serata - evento
Location
CASTELLO GAMBA
Chatillon, (Aosta)
Chatillon, (Aosta)
Biglietti
Costo compreso nel biglietto di ingresso del Museo (5 /2 euro)
Orario di apertura
ore 18
Vernissage
17 Maggio 2019, ore 18
Autore
Curatore