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Vissuti Astratti
L’astrattismo è un modo artistico di vivere la realtà. Un fragile limite lo separa dall’informale. Alla mostra partecipano pittori e scultori provenienti da diverse realtà italiana, da diversi contesti e con formazioni altrettanto differenti.
Comunicato stampa
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L'astrattismo è un modo artistico di vivere la realtà.
Un fragile limite lo separa dall'informale.
Alla mostra partecipano pittori e scultori provenienti da diverse realtà italiana, da diversi contesti e con formazioni altrettanto differenti.
Simona Cao, ceramista, espone una pittura materica, esplosiva nei colori, grumosa e densa, al limite dell'informale.
Talvolta sorprende con lavori ottenuti dal ricupero di frammenti vari e in questo caso la composizione presenta una struttura radicalmente mutata sul piano cromatico e formale. Alessandro Rossi ricopre a strati la tela e vi inserisce materiali reperiti qua e là secondo un ordine interno rigoroso e ribollente componendo un quadro esteriormente calibrato, sobrio cromaticamente.
Gina Fortunato lascia alla nostra interpretazione dipinti in cui si intrecciano fasci liquidi di colori, variazioni vivaci, giochi di pennello in assenza di matericità.
Le sculture di Lucia Paganini sono una carrellata di creazioni astratte, plurimateriche, a volte sconfinanti nel moderno design.
Francesca Romana Maineri con i suoi lavori pressoché monocromi traduce un'altra visione restituendoci un impianto severo e senza tela caratterizzato da un'intrinseca materialità.
Astrattismo, astrazioni, sconfinamenti informali all'oggi ci interrogano: il novecento originava passaggi e correnti non più riconoscibili come tali.
Gli artisti seguono percorsi all'interno di modelli sociali problematici per sfide e scelte personali nuove.
I vissuti astratti - tecniche e poetiche - senza correnti definite costruiscono e intrecciano
relazioni e sviluppi un tempo improponibili.
Un fragile limite lo separa dall'informale.
Alla mostra partecipano pittori e scultori provenienti da diverse realtà italiana, da diversi contesti e con formazioni altrettanto differenti.
Simona Cao, ceramista, espone una pittura materica, esplosiva nei colori, grumosa e densa, al limite dell'informale.
Talvolta sorprende con lavori ottenuti dal ricupero di frammenti vari e in questo caso la composizione presenta una struttura radicalmente mutata sul piano cromatico e formale. Alessandro Rossi ricopre a strati la tela e vi inserisce materiali reperiti qua e là secondo un ordine interno rigoroso e ribollente componendo un quadro esteriormente calibrato, sobrio cromaticamente.
Gina Fortunato lascia alla nostra interpretazione dipinti in cui si intrecciano fasci liquidi di colori, variazioni vivaci, giochi di pennello in assenza di matericità.
Le sculture di Lucia Paganini sono una carrellata di creazioni astratte, plurimateriche, a volte sconfinanti nel moderno design.
Francesca Romana Maineri con i suoi lavori pressoché monocromi traduce un'altra visione restituendoci un impianto severo e senza tela caratterizzato da un'intrinseca materialità.
Astrattismo, astrazioni, sconfinamenti informali all'oggi ci interrogano: il novecento originava passaggi e correnti non più riconoscibili come tali.
Gli artisti seguono percorsi all'interno di modelli sociali problematici per sfide e scelte personali nuove.
I vissuti astratti - tecniche e poetiche - senza correnti definite costruiscono e intrecciano
relazioni e sviluppi un tempo improponibili.
12
maggio 2012
Vissuti Astratti
Dal 12 al 26 maggio 2012
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARIELE
Torino, Via Lauro Rossi, 9 c, (Torino)
Torino, Via Lauro Rossi, 9 c, (Torino)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 15,30 - 19,30
Vernissage
12 Maggio 2012, ore 18,00
Autore
Curatore