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Vito Bongiorno – Libertà libertà e libertà
in mostra i suoi nuovi quadri, in cui il suo talento trasgressivo e provocatorio si combina con una straordinaria eleganza formale, risultante dai colori che più ama. Il blu e l’oro.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 14 agosto alle ore 18.30, Vito Bongiorno, il pittore romano denominato l’Yves Klein italiano, sarà protagonista di un evento memorabile: lungo un tratto di Viale Castellammare, al centro di Fregene, realizzerà una performance nel corso della quale dipingerà di blu una delle sue modelle e la inviterà ad imprimere su una tela stesa sulla strada le forme del suo corpo, sotto gli occhi del pubblico, che prenderà così parte, attivamente, al singolare esperimento artistico.
Al termine della prestazione l’artista ricaverà dalla tela una serie di quadri e ne farà, omaggio ai presenti. Nello stesso tempo esporrà nello spazio del Bar Paradiso i suoi nuovi quadri, in cui il suo talento trasgressivo e provocatorio si combina con una straordinaria eleganza formale, risultante dai colori che più ama. Il blu e l’oro.
Come è noto, Yves Klein coltivava gli interessi più disparati, che andavano dalla pittura alla musica, dalla poesia alla teosofia, dalle dottrine alchemiche dei Rosacroce alle arti marziali giapponesi, dalla spiritualità buddista alla filosofia della trascendenza. Come pittore, egli aveva legato il suo nome ai quadri monocromi e alle antropometrie: per i primi usava i colori puri il carminio, l’oro e soprattutto il blu oltremare, brevettato da lui sotto la sigla IKB (International Klein Blu), per le seconde i corpi dipinti di blu delle sue modelle, alla stregua di “pennelli viventi” e di veicoli di energie cosmiche. Ma si era spento per una crisi cardiaca in pieno fulgore, a poco più di trent’anni.
Vito Bongiorno ha sempre lavorato sulle “impronte”, anche quando non conosceva ancora il maestro francese e si differenzia sostanzialmente da lui perché obbedisce ad un proprio stile e realizza le proprie antropometrie all’aperto, negli spazi pubblici. Egon Schiele diceva che l’arte non può essere moderna, in quanto torna eternamente alle origini.
Balthus e Carrà, come lo stesso Klein, si rifacevano a Giotto, Bacon si rifaceva a Cimabue, Picasso alla scultura negra, Gino de Dominicis a Gilgamesh, l’eroe solare dalla mitologia sumerica, vissuto alcuni millenni prima di Cristo.
Tutti gli artisti si rifanno al passato, ma l’importante è conquistare un proprio stile. E’ una legge della linguistica.
a cura di Costanzo Costantini
Al termine della prestazione l’artista ricaverà dalla tela una serie di quadri e ne farà, omaggio ai presenti. Nello stesso tempo esporrà nello spazio del Bar Paradiso i suoi nuovi quadri, in cui il suo talento trasgressivo e provocatorio si combina con una straordinaria eleganza formale, risultante dai colori che più ama. Il blu e l’oro.
Come è noto, Yves Klein coltivava gli interessi più disparati, che andavano dalla pittura alla musica, dalla poesia alla teosofia, dalle dottrine alchemiche dei Rosacroce alle arti marziali giapponesi, dalla spiritualità buddista alla filosofia della trascendenza. Come pittore, egli aveva legato il suo nome ai quadri monocromi e alle antropometrie: per i primi usava i colori puri il carminio, l’oro e soprattutto il blu oltremare, brevettato da lui sotto la sigla IKB (International Klein Blu), per le seconde i corpi dipinti di blu delle sue modelle, alla stregua di “pennelli viventi” e di veicoli di energie cosmiche. Ma si era spento per una crisi cardiaca in pieno fulgore, a poco più di trent’anni.
Vito Bongiorno ha sempre lavorato sulle “impronte”, anche quando non conosceva ancora il maestro francese e si differenzia sostanzialmente da lui perché obbedisce ad un proprio stile e realizza le proprie antropometrie all’aperto, negli spazi pubblici. Egon Schiele diceva che l’arte non può essere moderna, in quanto torna eternamente alle origini.
Balthus e Carrà, come lo stesso Klein, si rifacevano a Giotto, Bacon si rifaceva a Cimabue, Picasso alla scultura negra, Gino de Dominicis a Gilgamesh, l’eroe solare dalla mitologia sumerica, vissuto alcuni millenni prima di Cristo.
Tutti gli artisti si rifanno al passato, ma l’importante è conquistare un proprio stile. E’ una legge della linguistica.
a cura di Costanzo Costantini
14
agosto 2010
Vito Bongiorno – Libertà libertà e libertà
Dal 14 agosto al 14 settembre 2010
arte contemporanea
Location
GALLERY BAR PARADISO CONTEMPORARY ART
Fregene, castellamare, 35, (Roma)
Fregene, castellamare, 35, (Roma)
Orario di apertura
Tutti i giorni
Vernissage
14 Agosto 2010, ore 18.30
Autore
Curatore