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Vito Campanelli – Motus Color
La mostra celebra il ciclo pittorico Opus II, una selezione accurata di tele astratte e informali, realizzate negli ultimi dieci anni di carriera dall’artista
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Vito Campanelli
Motus Color
a cura di Lucia Proganò
Si inaugura sabato 14 Luglio 2012 alle ore 18.00, presso lo spazio espositivo della Pescheria Vecchia di
Este (Via Massimo D'azeglio, 11) con il patrocinio dell’Assessorato alle Attività Culturali del Comune di
Este (PD), Motus Color, personale di Vito Campanelli, a cura di Lucia Proganò.
Opening con l’intervento musicale dello Xenia Trio:
Fisarmonica: Xenia Giordani
Violoncello: Stefania Visentin
Violino: Mauro Bonicelli
Le opere selezionate e presentate in mostra appartengono al ciclo pittorico Opus II. La serie nasce nel 2001
e si è arricchita e evoluta nel corso degli anni con una serie di fortunate esposizioni, tra cui Forme Presenze
(Centro Culturale Candiani, 2006, a cura di Michela Giacon); Sous le rouge (Castello Normanno Svevo di
Salemi, Trapani, 2008); Sous le rouge II (Galleria Giudecca 795, Venezia, 2008); 61 62 66 (Torre Civica di
Mestre, 2008); Spunti concreti di assoluto (Spazio Espositivo Voltolina 2010, a cura di Gaetano Salerno);
Fifty Kinds of Blue (Centro Culturale Candiani, 2012, a cura di Gaetano Salerno).
L’artista presenta al suo pubblico una sintesi degli ultimi dieci anni di lavoro, muovendosi tra l’astratto e
l’informale e offrendo un intenso viaggio emotivo, complesso, sorprendente, affascinante, una dimensione
eternamente vitale dove la ricerca e la costruzione del senso si apre a possibilità infinite. Inconsueta,
pulsionale, tirata fuori dalle sue viscere, Campanelli rende la sua astrazione tutto fuorché banale proiezione
di una realtà esterna. E’ la pittura che si annette all’anima, la ricerca dell’indicibile, la raffigurazione sulla
tela non del reale, ma dell’impatto emotivo che esso genera.
L’”io” viene strappato fuori dal di dentro e assume il suo paradigma estetico: superfici belle, sensuali, liriche,
suadenti, ma anche misteriose e problematiche. Pennellate dense e concitate, graffianti e silenziose, raffinate
e brutali, il gioco degli equilibri si regge anche sui contrasti. Una tensione dinamica anima ogni elemento
presente sulla tela, ma non c’è disordine né confusione, bensì armonia, bellezza. Qualità che catturano,
anzitutto, lo sguardo: non un segno, non una sgocciolatura, per quanto casuali possano apparire, risultano
fuori posto. Nulla manca, nulla può essere aggiunto, il nuovo lessico visivo inizia la sua configurazione: i
dipinti vibrano di un cromatismo saturo e impenetrabile, ogni sfumatura diventa un territorio da percorrere
con lo sguardo, lacerazioni emotivamente cariche trasgrediscono i supporti e configurano pulsioni, fremiti,
slanci emotivi al limite del controllo.
Emerge con forza una coerenza di visione che è l’intima forza di ogni opera d’arte dipinta da Campanelli. E’
uno scambio empatico, una parentesi magica in cui l’atto creativo produce qualcosa di palpabile; nelle sue
mani tutto diventa eloquente.
E’ un’arte, questa, che aderisce perfettamente alla vita e alla complessità dei suoi fenomeni mutevoli e
incostanti. Non c’è distanza tra il pittore e la sua creazione: sentire gli odori, i suoni, gli umori della vita,
tradurli in materia pittorica significa rendere le superfici metafore di carne viva.
Tutta la genesi di una tela di Campanelli è pervasa di fascino e di bellezza. Ogni fruitore si troverà davanti
a un dialogo complesso e leggerà ciascun quadro seguendo la propria emotività e la propria capacità di
percepire narrazioni disvelate hic et nunc.
Un’opera non deve mai piegarsi all’unicità di un significato, ma parlare al suo pubblico e finché lo spettatore
sarà in grado di emozionarsi davanti alla seduzione del colore di Campanelli l’empatia con le sue tele è
destinata a perdurare.
Motus Color
a cura di Lucia Proganò
Si inaugura sabato 14 Luglio 2012 alle ore 18.00, presso lo spazio espositivo della Pescheria Vecchia di
Este (Via Massimo D'azeglio, 11) con il patrocinio dell’Assessorato alle Attività Culturali del Comune di
Este (PD), Motus Color, personale di Vito Campanelli, a cura di Lucia Proganò.
Opening con l’intervento musicale dello Xenia Trio:
Fisarmonica: Xenia Giordani
Violoncello: Stefania Visentin
Violino: Mauro Bonicelli
Le opere selezionate e presentate in mostra appartengono al ciclo pittorico Opus II. La serie nasce nel 2001
e si è arricchita e evoluta nel corso degli anni con una serie di fortunate esposizioni, tra cui Forme Presenze
(Centro Culturale Candiani, 2006, a cura di Michela Giacon); Sous le rouge (Castello Normanno Svevo di
Salemi, Trapani, 2008); Sous le rouge II (Galleria Giudecca 795, Venezia, 2008); 61 62 66 (Torre Civica di
Mestre, 2008); Spunti concreti di assoluto (Spazio Espositivo Voltolina 2010, a cura di Gaetano Salerno);
Fifty Kinds of Blue (Centro Culturale Candiani, 2012, a cura di Gaetano Salerno).
L’artista presenta al suo pubblico una sintesi degli ultimi dieci anni di lavoro, muovendosi tra l’astratto e
l’informale e offrendo un intenso viaggio emotivo, complesso, sorprendente, affascinante, una dimensione
eternamente vitale dove la ricerca e la costruzione del senso si apre a possibilità infinite. Inconsueta,
pulsionale, tirata fuori dalle sue viscere, Campanelli rende la sua astrazione tutto fuorché banale proiezione
di una realtà esterna. E’ la pittura che si annette all’anima, la ricerca dell’indicibile, la raffigurazione sulla
tela non del reale, ma dell’impatto emotivo che esso genera.
L’”io” viene strappato fuori dal di dentro e assume il suo paradigma estetico: superfici belle, sensuali, liriche,
suadenti, ma anche misteriose e problematiche. Pennellate dense e concitate, graffianti e silenziose, raffinate
e brutali, il gioco degli equilibri si regge anche sui contrasti. Una tensione dinamica anima ogni elemento
presente sulla tela, ma non c’è disordine né confusione, bensì armonia, bellezza. Qualità che catturano,
anzitutto, lo sguardo: non un segno, non una sgocciolatura, per quanto casuali possano apparire, risultano
fuori posto. Nulla manca, nulla può essere aggiunto, il nuovo lessico visivo inizia la sua configurazione: i
dipinti vibrano di un cromatismo saturo e impenetrabile, ogni sfumatura diventa un territorio da percorrere
con lo sguardo, lacerazioni emotivamente cariche trasgrediscono i supporti e configurano pulsioni, fremiti,
slanci emotivi al limite del controllo.
Emerge con forza una coerenza di visione che è l’intima forza di ogni opera d’arte dipinta da Campanelli. E’
uno scambio empatico, una parentesi magica in cui l’atto creativo produce qualcosa di palpabile; nelle sue
mani tutto diventa eloquente.
E’ un’arte, questa, che aderisce perfettamente alla vita e alla complessità dei suoi fenomeni mutevoli e
incostanti. Non c’è distanza tra il pittore e la sua creazione: sentire gli odori, i suoni, gli umori della vita,
tradurli in materia pittorica significa rendere le superfici metafore di carne viva.
Tutta la genesi di una tela di Campanelli è pervasa di fascino e di bellezza. Ogni fruitore si troverà davanti
a un dialogo complesso e leggerà ciascun quadro seguendo la propria emotività e la propria capacità di
percepire narrazioni disvelate hic et nunc.
Un’opera non deve mai piegarsi all’unicità di un significato, ma parlare al suo pubblico e finché lo spettatore
sarà in grado di emozionarsi davanti alla seduzione del colore di Campanelli l’empatia con le sue tele è
destinata a perdurare.
14
luglio 2012
Vito Campanelli – Motus Color
Dal 14 al 22 luglio 2012
arte contemporanea
Location
PESCHERIA VECCHIA
Este, Via Massimo D'azeglio, 11, (Padova)
Este, Via Massimo D'azeglio, 11, (Padova)
Orario di apertura
tutti i giorni
16.30 – 21.30
Vernissage
14 Luglio 2012, ore 18
Autore
Curatore