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Vito Fiore – Sulle tracce dell’Arte
Esponente dello lo Sferismo: analizzando lo spazio dell’Uomo come struttura cosmica, poi gli oggetti dell’Uomo, la natura dell’Uomo, e attraverso una ricerca visuale, tende a cancellare quell’illusione astratta che fu usata dal Cubismo, attraverso la manipolazione dell’immagine, con il gesto, il segno diventa deciso è marcato, si fonde si amalgama con il colore puro, privo di misture e inquinamenti, crea contrasti e movimenti in contrapposizione, negativo-positivo. Così rispettando quelle origini naturali della forma pura, l’ artista arriva all’esaltazione della materia., dando al movimento una collocazione primordiale.
Comunicato stampa
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Il testo critico di Samuel HERZOG è il referente per una lettura corretta delle opere esposte.
A prima vista sono tre gli stili che continuano a vivere nelle opere di Vito Fiore. Nella lavorazione dello spazio si nota l’impronta del Cubismo. Il movimento e l’energia delle forme mostrano tratti futuristici. La tecnica dei colori si avvicina alle pratiche divisionistiche dei tardi impressionisti. A partire da questi tre elementi l’artista, ha creato il suo proprio inconfondibile modo di esprimersi, che apporta nuove acquisizioni, di una venerabile tradizione della pittura del nostro tempo.
Ogni punto segnato sulla tela, viene inteso teoricamente come spazio proprio, nel quale esistono molti altri microcosmi. L’azione congiunta di questi punti, dona una forma che definisce uno spazio. Diverse di queste forme, donano a loro volta una forma contingente, un altro spazio ecc.
Questi spazi non si incontrano affatto in maniera occasionale tra di loro, bensì l’artista mette in scena sulla tela, una raffinata sequenza di dialoghi, che donano all’opera tensione ed una logica inconfondibile. Vi sono delle forme concave che trovano risposta dentro strutture convesse. Zone chiare si confrontano con aree scure. Direzioni accennate cambiano improvvisamente, per poi formare una sentenza unita. Lo sguardo sbalza qua e là, gettato, tirato, spinto.
Continuando ad osservare l’opera, con il tempo sorge un ritratto interiore. Le sfere multiple, nello spirito dell’osservatore si espandono e trovano un risuono negli spazi che determinano la sua propria vita. Tra le infinitamente forme microscopiche e la grandezza infinita dell’universo, c’è l’uomo, determinato da cose varie. Qui si stabiliscono anche le sfere di Vito Fiore, e il suo merito è farci sentire le condizioni della nostra esistenza.
A prima vista sono tre gli stili che continuano a vivere nelle opere di Vito Fiore. Nella lavorazione dello spazio si nota l’impronta del Cubismo. Il movimento e l’energia delle forme mostrano tratti futuristici. La tecnica dei colori si avvicina alle pratiche divisionistiche dei tardi impressionisti. A partire da questi tre elementi l’artista, ha creato il suo proprio inconfondibile modo di esprimersi, che apporta nuove acquisizioni, di una venerabile tradizione della pittura del nostro tempo.
Ogni punto segnato sulla tela, viene inteso teoricamente come spazio proprio, nel quale esistono molti altri microcosmi. L’azione congiunta di questi punti, dona una forma che definisce uno spazio. Diverse di queste forme, donano a loro volta una forma contingente, un altro spazio ecc.
Questi spazi non si incontrano affatto in maniera occasionale tra di loro, bensì l’artista mette in scena sulla tela, una raffinata sequenza di dialoghi, che donano all’opera tensione ed una logica inconfondibile. Vi sono delle forme concave che trovano risposta dentro strutture convesse. Zone chiare si confrontano con aree scure. Direzioni accennate cambiano improvvisamente, per poi formare una sentenza unita. Lo sguardo sbalza qua e là, gettato, tirato, spinto.
Continuando ad osservare l’opera, con il tempo sorge un ritratto interiore. Le sfere multiple, nello spirito dell’osservatore si espandono e trovano un risuono negli spazi che determinano la sua propria vita. Tra le infinitamente forme microscopiche e la grandezza infinita dell’universo, c’è l’uomo, determinato da cose varie. Qui si stabiliscono anche le sfere di Vito Fiore, e il suo merito è farci sentire le condizioni della nostra esistenza.
23
ottobre 2003
Vito Fiore – Sulle tracce dell’Arte
Dal 23 ottobre al 13 novembre 2003
arte contemporanea
Location
GALLERIA ACQUARIO
Roma, Via Giulia, 178, (Roma)
Roma, Via Giulia, 178, (Roma)
Orario di apertura
h. 11,00/13,00 – 16,00/20,00
Chiuso il lunedì mattina e festivi
Vernissage
23 Ottobre 2003, h. 18,00