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Vito Pancella – Parole e Silenzi
Il Comune di Treglio ricorda lo scultore abruzzese Vito Pancella con una prestigiosa retrospettiva che ospita una selezione di opere in bronzo tra le più rappresentative dell’artista, oltre ad alcuni disegni.
Comunicato stampa
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Il Comune di Treglio ricorda lo scultore Vito Pancella con una prestigiosa retrospettiva presso l’appena restaurato Ex Convento Benedettino.
Con il patrocinio della Regione e della Provincia, promossa dalla Pro-Loco di Treglio e dall’Associazione Culturale “Vito Pancella”, la mostra, intitolata Vito Pancella, Parole e Silenzi, ospita una selezione di opere in bronzo tra le più rappresentative dell’artista, oltre ad alcuni disegni.
La mostra sarà presentata da Domenico Maria del Bello, Ispettore Onorario del Ministero per i Beni Culturali, che sottolinea come “da quando le mani di Vito Pancella hanno smesso di modellare e di scolpire, di plasmare la materia, di creare forme, di rendere visibili sensazioni ed emozioni, le sue opere si sono trasformate in testimonianze tangibili dell’uomo e dell’artista che è stato […] Il soggetto delle opere di Vito Pancella sono state, salvo rarissime eccezioni, figure femminili, legate talvolta alla realtà, più spesso ad un universo simbolico. Sono dee e Vittorie, danzatrici e stagioni, angeli senz’ali talvolta […] Figure accomunate da un elemento che sembra circondarle, sfiorarle, dal quale sembrano essere manipolate, che sembra guidarne le pose ed i gesti: il Vento. […] Il vento scuote queste figure, ne scompiglia i capelli e ne contorce spesso i corpi che ne sembrano talvolta lacerati o semplicemente aperti, un vento che altre volte scopriamo impegnato a disvelarne un volto più vero, non celato da maschere.
Vento come soffio, influsso spirituale di origine celeste, elemento vivificante, talvolta bizzarro che quasi le scopre e col quale sembrano giocare.
Un vento come respiro, il respiro dell’Artista che tirò fuori figure da materia grezza altrimenti inerte, un respiro quasi cristallizzato sulla superficie della loro pelle di pietra o di metallo.
“La scultura non è solo pieno” e forse è questo l’elemento da cogliere per comprendere fino in fondo l’opera di Vito Pancella, osservare ciò che sfugge all’immediatezza della percezione dei sensi, guardare ciò che c’è intorno alle sue opere, ascoltare silenzi che sono spesso portatori di significati quanto le parole.
Sono questi pieni e questi vuoti che, come parole e silenzi, ci permettono ora di recuperare la sua vera essenza creativa, che ci consentono di vedere e riconoscere la sua tempra di Artista e di ascoltare il suo messaggio di Uomo.”
Con il patrocinio della Regione e della Provincia, promossa dalla Pro-Loco di Treglio e dall’Associazione Culturale “Vito Pancella”, la mostra, intitolata Vito Pancella, Parole e Silenzi, ospita una selezione di opere in bronzo tra le più rappresentative dell’artista, oltre ad alcuni disegni.
La mostra sarà presentata da Domenico Maria del Bello, Ispettore Onorario del Ministero per i Beni Culturali, che sottolinea come “da quando le mani di Vito Pancella hanno smesso di modellare e di scolpire, di plasmare la materia, di creare forme, di rendere visibili sensazioni ed emozioni, le sue opere si sono trasformate in testimonianze tangibili dell’uomo e dell’artista che è stato […] Il soggetto delle opere di Vito Pancella sono state, salvo rarissime eccezioni, figure femminili, legate talvolta alla realtà, più spesso ad un universo simbolico. Sono dee e Vittorie, danzatrici e stagioni, angeli senz’ali talvolta […] Figure accomunate da un elemento che sembra circondarle, sfiorarle, dal quale sembrano essere manipolate, che sembra guidarne le pose ed i gesti: il Vento. […] Il vento scuote queste figure, ne scompiglia i capelli e ne contorce spesso i corpi che ne sembrano talvolta lacerati o semplicemente aperti, un vento che altre volte scopriamo impegnato a disvelarne un volto più vero, non celato da maschere.
Vento come soffio, influsso spirituale di origine celeste, elemento vivificante, talvolta bizzarro che quasi le scopre e col quale sembrano giocare.
Un vento come respiro, il respiro dell’Artista che tirò fuori figure da materia grezza altrimenti inerte, un respiro quasi cristallizzato sulla superficie della loro pelle di pietra o di metallo.
“La scultura non è solo pieno” e forse è questo l’elemento da cogliere per comprendere fino in fondo l’opera di Vito Pancella, osservare ciò che sfugge all’immediatezza della percezione dei sensi, guardare ciò che c’è intorno alle sue opere, ascoltare silenzi che sono spesso portatori di significati quanto le parole.
Sono questi pieni e questi vuoti che, come parole e silenzi, ci permettono ora di recuperare la sua vera essenza creativa, che ci consentono di vedere e riconoscere la sua tempra di Artista e di ascoltare il suo messaggio di Uomo.”
04
aprile 2009
Vito Pancella – Parole e Silenzi
Dal 04 al 19 aprile 2009
arte contemporanea
Location
EX CONVENTO BENEDETTINO
Treglio, Via Orientale, (Chieti)
Treglio, Via Orientale, (Chieti)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 17:00-20:00; sabato e domenica 10:30-12:30 e 17:00-20:00
Vernissage
4 Aprile 2009, ore 18
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