Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Vito Tibollo – Da Barcellona a Dronero
Le opere di Vito Tibollo sembrano far parte di un puzzle, pur essendo indipendenti l’una dall’altra. I chiari e scuri, le ombre e i volti celano veli di affascinanti misteri, frammenti di quotidianità, in cui ogni persona può tranquillamente specchiarsi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
I VOLI PITTORICI DI VITO TIBOLLO
Una "vocazione" precoce, nonostante le naturali vicende gli abbiano imposto subito il quotidiano, è venuta sempre più maturando nel pavese Vito Tibollo, nutrita dalla visione continua delle opere, e dalla dinamicità e capacità di unire in un unico spazio bidimensionale differenti e forti contesti emotivi. Formatosi al Liceo Artistico e quindi all’Accademia Tiberina di Roma Tibollo, comunque antiaccademico per eccellenza, è un istintivo ma anche un introspettivo. Lo colpiscono le diafane bellezze della natura e delle architetture cittadine che egli sente particolarmente vicine, in armonia con un suo temperamento joiciano. Non copia nessuno, ma chiede ispirazione al vero, che rispetta con una pittura linda e pulita fatta di velate sovrapposizioni: sono angoli di paesaggio, di marina, le cave, le rocce, effetti di luce che più lo conquistano.
Pittore semplice, onesto e cordiale, dà schiettezza al suo dipingere; vuole soltanto, egli stesso dichiara, "cantare" quel che sente dentro; non semplici esercizi di tecnica, ma equilibri di taglio, di piani, di profondità che caratterizzano ogni suo quadro. Con i suoi “voli” pittorici Tibollo si sente, dunque, felice. E non ha torto, perché la sua pittura ha qualità per piacere: per non essere derivata, pur nella visione tradizionalistica, dal troppo comune stanco filone figurativo; per la sobrietà nel dettagliare; per l'accorta ricerca dei toni; per gli effetti, sovente raggiunti, di ariosità e di luce.
Un esperto di arte ed un profondo conoscitore della pittura, della vita, della frenesia quotidiana: un sincero appassionato del proprio operare che conduce in modo personalissimo ed accattivante.
La sua arte infatti è anche e soprattutto frutto di elucubrazioni intellettualistiche e tecniche , di exploit virtuosistici: mai di pedissequa imitazione di mode mal digerite. E’ lo spontaneo, personale lirico/critico accostarsi di un'anima sensibile a tutto quanto lo circonda. Un tutto che si rispecchia nei suoi quadri non oleograficamente ma, come sempre succede in presenza di un artista, filtrato, fatto proprio, assorbito pienamente e personalizzato. Davanti a questi quadri il colloquio Artista-Pubblico non sempre è facile e semplice, la fruizione istintiva ha un attimo di straniamento; ma il compiacimento estetico ed emotivo diventa subito sicuro. Non va quindi attribuita al pittore Tibollo una etichetta ingiustificata di istintivismo o di gratuito operare con voli pindarici: anche l’amore della tecnica per la tecnica, del mestiere fine a se stesso diventa introspezione e cifra specifica di linguaggio.
Raramente si vedono opere così "ben dipinte"; il pennello accarezza le superfici con velature insospettate per farsi, quando occorre, robusto sottolineatore di un rimpasto pseudo-materico che scolpisce ombre e luci e crea tridimensionalità dei piani. Così Tibollo si dimostra vero pittore con una coerenza che non viene mai meno in tutto l'arco spazio-temporale della sua produzione.
Voler esaminare partitamente le singole opere, formare graduatorie di merito fra quadro e quadro, sarebbe far torto all'Autore. Sarebbe infatti sovrapporre al messaggio dell'Artista, sempre squillante e valido, la ricettività soggettiva individuale del visitatore. Chi ama la buona pittura ha una precisa certezza osservando la pittura di Vito Tibollo: quella di non ricevere mai delusioni ma solo incentivi e positive esperienze.
Dr.ssa Cinzia Tesio
Una "vocazione" precoce, nonostante le naturali vicende gli abbiano imposto subito il quotidiano, è venuta sempre più maturando nel pavese Vito Tibollo, nutrita dalla visione continua delle opere, e dalla dinamicità e capacità di unire in un unico spazio bidimensionale differenti e forti contesti emotivi. Formatosi al Liceo Artistico e quindi all’Accademia Tiberina di Roma Tibollo, comunque antiaccademico per eccellenza, è un istintivo ma anche un introspettivo. Lo colpiscono le diafane bellezze della natura e delle architetture cittadine che egli sente particolarmente vicine, in armonia con un suo temperamento joiciano. Non copia nessuno, ma chiede ispirazione al vero, che rispetta con una pittura linda e pulita fatta di velate sovrapposizioni: sono angoli di paesaggio, di marina, le cave, le rocce, effetti di luce che più lo conquistano.
Pittore semplice, onesto e cordiale, dà schiettezza al suo dipingere; vuole soltanto, egli stesso dichiara, "cantare" quel che sente dentro; non semplici esercizi di tecnica, ma equilibri di taglio, di piani, di profondità che caratterizzano ogni suo quadro. Con i suoi “voli” pittorici Tibollo si sente, dunque, felice. E non ha torto, perché la sua pittura ha qualità per piacere: per non essere derivata, pur nella visione tradizionalistica, dal troppo comune stanco filone figurativo; per la sobrietà nel dettagliare; per l'accorta ricerca dei toni; per gli effetti, sovente raggiunti, di ariosità e di luce.
Un esperto di arte ed un profondo conoscitore della pittura, della vita, della frenesia quotidiana: un sincero appassionato del proprio operare che conduce in modo personalissimo ed accattivante.
La sua arte infatti è anche e soprattutto frutto di elucubrazioni intellettualistiche e tecniche , di exploit virtuosistici: mai di pedissequa imitazione di mode mal digerite. E’ lo spontaneo, personale lirico/critico accostarsi di un'anima sensibile a tutto quanto lo circonda. Un tutto che si rispecchia nei suoi quadri non oleograficamente ma, come sempre succede in presenza di un artista, filtrato, fatto proprio, assorbito pienamente e personalizzato. Davanti a questi quadri il colloquio Artista-Pubblico non sempre è facile e semplice, la fruizione istintiva ha un attimo di straniamento; ma il compiacimento estetico ed emotivo diventa subito sicuro. Non va quindi attribuita al pittore Tibollo una etichetta ingiustificata di istintivismo o di gratuito operare con voli pindarici: anche l’amore della tecnica per la tecnica, del mestiere fine a se stesso diventa introspezione e cifra specifica di linguaggio.
Raramente si vedono opere così "ben dipinte"; il pennello accarezza le superfici con velature insospettate per farsi, quando occorre, robusto sottolineatore di un rimpasto pseudo-materico che scolpisce ombre e luci e crea tridimensionalità dei piani. Così Tibollo si dimostra vero pittore con una coerenza che non viene mai meno in tutto l'arco spazio-temporale della sua produzione.
Voler esaminare partitamente le singole opere, formare graduatorie di merito fra quadro e quadro, sarebbe far torto all'Autore. Sarebbe infatti sovrapporre al messaggio dell'Artista, sempre squillante e valido, la ricettività soggettiva individuale del visitatore. Chi ama la buona pittura ha una precisa certezza osservando la pittura di Vito Tibollo: quella di non ricevere mai delusioni ma solo incentivi e positive esperienze.
Dr.ssa Cinzia Tesio
29
aprile 2007
Vito Tibollo – Da Barcellona a Dronero
Dal 29 aprile al 13 maggio 2007
arte contemporanea
Location
MUSEO MULTIMEDIALE SON DE LENGA
Dronero, Via Val Maira, 19, (Cuneo)
Dronero, Via Val Maira, 19, (Cuneo)
Orario di apertura
dom. dalle 14.30 alle 18.00, dal mart. al sab. su prenotazione per scuole o gruppi
Vernissage
29 Aprile 2007, ore 17
Autore
Curatore