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Vitrine: Francesco Barocco
L’installazione realizzata per l’occasione scaturisce da un’immagine che da tempo accompagna Francesco Barocco, come una visione che trova nell’opera un’espressione tridimensionale, concreta e tangibile, una forma fisica che stimola la percezione e interroga chi la osserva. L’iconografia sembra affiorare da un’idea arcaica, riferirsi a un ricordo primitivo, mitologico, ma allo stesso tempo attuale, senza una definizione precisa e unica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il terzo appuntamento di Vitrine di quest'anno vede protagonista Francesco Barocco, artista presente al Padiglione Italia della 56. Biennale di Venezia.
L’installazione realizzata per l'occasione scaturisce da un’immagine che da tempo accompagna Francesco Barocco, come una visione che trova nell’opera un’espressione tridimensionale, concreta e tangibile, una forma fisica che stimola la percezione e interroga chi la osserva. L’iconografia sembra affiorare da un’idea arcaica, riferirsi a un ricordo primitivo, mitologico, ma allo stesso tempo attuale, senza una definizione precisa e unica. Le opere di Francesco Barocco trovano riferimenti in un immaginario sia antico sia contemporaneo, mescolando elementi della tradizione artistica con oggetti della vita quotidiana. Immagini diverse sono giustapposte, interferiscono, creando delle frizioni riunite nell’armonia dell’opera, che s’insinua in un luogo di confine tra ambito artistico e domestico. L’accostamento della superficie in ferro grezzo della base con il candore bianco del gesso dimostra la cura con cui l’artista seleziona ogni materiale per le proprietà plastiche, le capacità di suscitare sensazioni, di evocare immagini.
La lampadina, il tavolo, la scultura alludono all’interno di uno spazio abitativo ma allo stesso tempo assumono significati diversi nella loro interazione mettendo in discussione le loro funzioni di oggetti e strumenti per azioni e rituali sia artistici sia quotidiani.
Il lavoro di Francesco Barocco manifesta la natura allusiva e transitoria degli oggetti, delle immagini, dell’arte, che si trasformano, mutano prospettiva, significati e valori attraverso gli occhi di chi le osserva e lo scorrere del tempo.
L’installazione realizzata per l'occasione scaturisce da un’immagine che da tempo accompagna Francesco Barocco, come una visione che trova nell’opera un’espressione tridimensionale, concreta e tangibile, una forma fisica che stimola la percezione e interroga chi la osserva. L’iconografia sembra affiorare da un’idea arcaica, riferirsi a un ricordo primitivo, mitologico, ma allo stesso tempo attuale, senza una definizione precisa e unica. Le opere di Francesco Barocco trovano riferimenti in un immaginario sia antico sia contemporaneo, mescolando elementi della tradizione artistica con oggetti della vita quotidiana. Immagini diverse sono giustapposte, interferiscono, creando delle frizioni riunite nell’armonia dell’opera, che s’insinua in un luogo di confine tra ambito artistico e domestico. L’accostamento della superficie in ferro grezzo della base con il candore bianco del gesso dimostra la cura con cui l’artista seleziona ogni materiale per le proprietà plastiche, le capacità di suscitare sensazioni, di evocare immagini.
La lampadina, il tavolo, la scultura alludono all’interno di uno spazio abitativo ma allo stesso tempo assumono significati diversi nella loro interazione mettendo in discussione le loro funzioni di oggetti e strumenti per azioni e rituali sia artistici sia quotidiani.
Il lavoro di Francesco Barocco manifesta la natura allusiva e transitoria degli oggetti, delle immagini, dell’arte, che si trasformano, mutano prospettiva, significati e valori attraverso gli occhi di chi le osserva e lo scorrere del tempo.
11
giugno 2015
Vitrine: Francesco Barocco
Dall'undici giugno all'undici luglio 2015
arte contemporanea
Location
GAM – GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Torino, Via Magenta, 31, (Torino)
Torino, Via Magenta, 31, (Torino)
Vernissage
11 Giugno 2015, ore 19
Autore
Curatore