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Vittoria Facchini – Look up! Pin up
Con questa mostra la Facchini ci riporta alle donnine maggiorate anni ‘60, decalcomanie da Lambretta, immagini da barberìa e da camion adorni di piume colorate e cornetti, un universo elementare e fantastico che ancora occhieggia, a ben guardare, da vecchie carrozzerie e mercatini di modernariato.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Vittoria Facchini è una poetessa, ma non adopera parole. Un poeta si esprime attraverso il linguaggio, ma non è mica detto che l'unico linguaggio sia quello scritto.
Vittoria parla la lingua silenziosa del Colore con la ‘C’ maiuscola, si appropria di dettagli, tagli e frattaglie del nostro quotidiano, li disordina, li scompone, ne fa campiture, slabbrando, tendendo, offrendosi e offrendoci angolazioni inaspettate, visuali irregolari e impreviste.
Il suo è un lavoro 'sporco', nel senso che rifiuta le immagini patinate e troppo 'leccate', aggirando i percorsi classici della comunicazione, eppure il suo segno è molto 'grafico', si muove in un silenzio dalle tinte assordanti mutuando le parole, a volte solo le sillabe, strettamente necessarie a mischiarsi coi colori in un universo ingenuamente adulto o spudoratamente bambino, in cui ai più grandi si concede leggerezza, ai più piccoli pensiero.
Nel suo caso il colore è marea irriflessiva ma cosciente, quel tanto che basta a fermare e interpretare i messaggi cifrati di un mondo intraducibile in un universo gioioso e sospeso: il suo tratto ha visto i classici, ma pure i graffitisti, ha attraversato fumetti, sottoculture, accademia e scarabocchi, uscendone fresco e intatto, delicato e fragrante.
Con LOOK UP (Pin Up) la Facchini ci riporta alle donnine maggiorate anni ‘60, decalcomanie da Lambretta, immagini da barberìa e da camion adorni di piume colorate e cornetti, un universo elementare e fantastico che ancora occhieggia, a ben guardare, da vecchie carrozzerie e mercatini di modernariato.
Queste figure femminili, ben lontane dalle immagini di una moda contemporanea esangue e filiforme, hanno un corpo da vamp ma l’espressione ingenua dei disegni per l’infanzia, in un gioco straniante e delicato, che ricorda sia i manga giapponesi che le fiabe tradizionali.
Il contrasto è fortissimo, in queste immagini il cui erotismo è stemperato attraverso minuti arabeschi di colore, piccoli grafismi, atmosfere quasi da ‘giochiamo alle signore’...Un universo parallelo in cui sembra possibile utilizzare il linguaggio del corpo in modo delicato e fuori schema, stemperando il sex appeal in una femminilità più ‘umana’, per cui alle donne sia concesso, paradossalmente, di essere sé stesse.
Alfio Cangiani
2
‘Vittoria Facchini per Corvasce’
Questa mostra è un caso non unico ma particolare, in cui un’artista incrocia nel suo percorso un imprenditore attento alla comunicazione ed alla creazione di ‘atmosfere’, percorsi espositivi emozionali, dove il segno ‘grafico e pittorico’ diventa parte di un nuovo sistema di comunicazione che si sposta dalla tela all’oggetto, diviene luce, migrando all’esterno negli spazi pubblici, all’interno delle nostre case.
Philosophy
Mosaico nasce dall’ascolto, dal dialogo, dalla comprensione delle esigenze, dall’innovazione dei sistemi di allestimento.
Un prodotto leggero, incontro fra creatività e scienza, in un’aurea minimale, dove tutto è sbiancato, lunare. L’enfasi sulla celebrazione del design dà una sensazione di totale assenza di peso, un viaggio leggero alleviato dalla tradizione.
Toni e strutture catturate dallo spettro completo dei colori, una nuova atmosfera eterea e leggera, una decorazione legata a nostalgia e tradizione, che suggerisce e improvvisa ritmi.
Benvenuti nel ‘design funzionale’, dove ‘la comunicazione diventa arredo’.
Vittoria parla la lingua silenziosa del Colore con la ‘C’ maiuscola, si appropria di dettagli, tagli e frattaglie del nostro quotidiano, li disordina, li scompone, ne fa campiture, slabbrando, tendendo, offrendosi e offrendoci angolazioni inaspettate, visuali irregolari e impreviste.
Il suo è un lavoro 'sporco', nel senso che rifiuta le immagini patinate e troppo 'leccate', aggirando i percorsi classici della comunicazione, eppure il suo segno è molto 'grafico', si muove in un silenzio dalle tinte assordanti mutuando le parole, a volte solo le sillabe, strettamente necessarie a mischiarsi coi colori in un universo ingenuamente adulto o spudoratamente bambino, in cui ai più grandi si concede leggerezza, ai più piccoli pensiero.
Nel suo caso il colore è marea irriflessiva ma cosciente, quel tanto che basta a fermare e interpretare i messaggi cifrati di un mondo intraducibile in un universo gioioso e sospeso: il suo tratto ha visto i classici, ma pure i graffitisti, ha attraversato fumetti, sottoculture, accademia e scarabocchi, uscendone fresco e intatto, delicato e fragrante.
Con LOOK UP (Pin Up) la Facchini ci riporta alle donnine maggiorate anni ‘60, decalcomanie da Lambretta, immagini da barberìa e da camion adorni di piume colorate e cornetti, un universo elementare e fantastico che ancora occhieggia, a ben guardare, da vecchie carrozzerie e mercatini di modernariato.
Queste figure femminili, ben lontane dalle immagini di una moda contemporanea esangue e filiforme, hanno un corpo da vamp ma l’espressione ingenua dei disegni per l’infanzia, in un gioco straniante e delicato, che ricorda sia i manga giapponesi che le fiabe tradizionali.
Il contrasto è fortissimo, in queste immagini il cui erotismo è stemperato attraverso minuti arabeschi di colore, piccoli grafismi, atmosfere quasi da ‘giochiamo alle signore’...Un universo parallelo in cui sembra possibile utilizzare il linguaggio del corpo in modo delicato e fuori schema, stemperando il sex appeal in una femminilità più ‘umana’, per cui alle donne sia concesso, paradossalmente, di essere sé stesse.
Alfio Cangiani
2
‘Vittoria Facchini per Corvasce’
Questa mostra è un caso non unico ma particolare, in cui un’artista incrocia nel suo percorso un imprenditore attento alla comunicazione ed alla creazione di ‘atmosfere’, percorsi espositivi emozionali, dove il segno ‘grafico e pittorico’ diventa parte di un nuovo sistema di comunicazione che si sposta dalla tela all’oggetto, diviene luce, migrando all’esterno negli spazi pubblici, all’interno delle nostre case.
Philosophy
Mosaico nasce dall’ascolto, dal dialogo, dalla comprensione delle esigenze, dall’innovazione dei sistemi di allestimento.
Un prodotto leggero, incontro fra creatività e scienza, in un’aurea minimale, dove tutto è sbiancato, lunare. L’enfasi sulla celebrazione del design dà una sensazione di totale assenza di peso, un viaggio leggero alleviato dalla tradizione.
Toni e strutture catturate dallo spettro completo dei colori, una nuova atmosfera eterea e leggera, una decorazione legata a nostalgia e tradizione, che suggerisce e improvvisa ritmi.
Benvenuti nel ‘design funzionale’, dove ‘la comunicazione diventa arredo’.
29
marzo 2008
Vittoria Facchini – Look up! Pin up
Dal 29 marzo al 27 aprile 2008
arte contemporanea
Location
SPAZIO W!
Acquaviva Delle Fonti, Via Monsignor Laera, 180, (Bari)
Acquaviva Delle Fonti, Via Monsignor Laera, 180, (Bari)
Vernissage
29 Marzo 2008, ore 19.30
Sito web
www.mosaicodesign.eu
Autore
Curatore