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Vittoria Govoni / Gianni Caverni – Mettiti nei miei panni
Mettersi gli abiti di altri è un po’ come entrare nella loro pelle, nelle loro teste, nelle loro emozioni, nelle loro fragilità, e, se possibile e deve essere possibile, farlo con tatto e rispetto
Comunicato stampa
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Mettiti nei miei panni
Fotografie di Vittoria Govoni e Gianni Caverni
“Insomma, mettiti nei miei panni!”, quante volte ce l'hanno detto, quante volte lo abbiamo detto noi! Ma noi, ammettiamolo, nei suoi panni abbiamo sinceramente provato a stare, magari solo una frazione di secondo (sarà vero?), ma nei nostri non ci si è messo per niente: ci dice “sì, sì” ma non è vero e invece insiste a dirci che abbiamo sbagliato, ma sbagliato di brutto. E dice anche “io non sono razzista però ...” o “aiutiamoli a casa loro” o “la donna la donna la donna, e l'omo?” o “la carne è debole” ma vale solo per sé. Ecco, noi, Vittoria e Gianni, 52 anni di differenza, abbiamo voluto condividere questo tema perché ci pare una bella metafora sull'accogliere, sul cercare di capire, sulla ricerca di ciò che ci potrebbe unire pur consapevoli delle differenze. Perché mettersi gli abiti di altri è un po' come entrare nella loro pelle, nelle loro teste, nelle loro emozioni, nelle loro fragilità, e, se possibile e deve essere possibile, farlo con tatto e rispetto. Vittoria ha fatto indossare ad alcuni amici degli abiti appartenenti a membri della sua famiglia, Gianni ha chiesto a diversi amici (diversi anche per età e taglia) di mettersi i suoi vestiti; i risultati ci paiono interessanti, attraversati da affetto, amore per la fotografia e la bellezza, ironia. A pensarci bene mica è del tutto vero che “l'abito non fa il monaco”, un pochino lo fa, e non è nemmeno una cosa sbagliata.
Vittoria Govoni
Gianni Caverni
La Cour Carrée
Sant’Ambrogio all’interno del gazebo n.1 del Mercato storico delle Pulci
Largo P. Annigoni (Firenze)
www.lacourcarree.it
Fotografie di Vittoria Govoni e Gianni Caverni
“Insomma, mettiti nei miei panni!”, quante volte ce l'hanno detto, quante volte lo abbiamo detto noi! Ma noi, ammettiamolo, nei suoi panni abbiamo sinceramente provato a stare, magari solo una frazione di secondo (sarà vero?), ma nei nostri non ci si è messo per niente: ci dice “sì, sì” ma non è vero e invece insiste a dirci che abbiamo sbagliato, ma sbagliato di brutto. E dice anche “io non sono razzista però ...” o “aiutiamoli a casa loro” o “la donna la donna la donna, e l'omo?” o “la carne è debole” ma vale solo per sé. Ecco, noi, Vittoria e Gianni, 52 anni di differenza, abbiamo voluto condividere questo tema perché ci pare una bella metafora sull'accogliere, sul cercare di capire, sulla ricerca di ciò che ci potrebbe unire pur consapevoli delle differenze. Perché mettersi gli abiti di altri è un po' come entrare nella loro pelle, nelle loro teste, nelle loro emozioni, nelle loro fragilità, e, se possibile e deve essere possibile, farlo con tatto e rispetto. Vittoria ha fatto indossare ad alcuni amici degli abiti appartenenti a membri della sua famiglia, Gianni ha chiesto a diversi amici (diversi anche per età e taglia) di mettersi i suoi vestiti; i risultati ci paiono interessanti, attraversati da affetto, amore per la fotografia e la bellezza, ironia. A pensarci bene mica è del tutto vero che “l'abito non fa il monaco”, un pochino lo fa, e non è nemmeno una cosa sbagliata.
Vittoria Govoni
Gianni Caverni
La Cour Carrée
Sant’Ambrogio all’interno del gazebo n.1 del Mercato storico delle Pulci
Largo P. Annigoni (Firenze)
www.lacourcarree.it
02
maggio 2017
Vittoria Govoni / Gianni Caverni – Mettiti nei miei panni
Dal 02 al 16 maggio 2017
fotografia
Location
LA COUR CARREE
Firenze, Piazza Pietro Annigoni, (Firenze)
Firenze, Piazza Pietro Annigoni, (Firenze)
Orario di apertura
11:00 - 17:00. Chiuso la domenica
Vernissage
2 Maggio 2017, ore 18
Autore