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Vittoriana Benini – Luce ed interiorità
“Il mio mondo – scrive la Benini – è un universo al femminile, che vuol rendere la donna nella sua essenza, nel cuore e nell’anima, nella parte più profonda dei sentimenti”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Fondazione Gottarelli ospita nella sua sede da giovedì 26 novembre al 11 dicembre 2009 la mostra di Vittoriana Benini dal titolo: Luce ed interiorità. Per capire meglio le opere esposte e conoscere in maniera più approfondida l’artista, è in programma un incontro che si terrà mercoledì 2 dicembre alle ore 21 sempre nella sala della Fondazione Gottarelli, durante il quale sarà l’artista stessa assieme a Paola Contavalli ad illustrare e condurrà il pubblico presente in una discussione aperta riguardante i temi alla base della sua ricerca artistica. “Il mio mondo – scrive la Benini - è un universo al femminile, che vuol rendere la donna nella sua essenza, nel cuore e nell'anima, nella parte più profonda dei sentimenti: l'amore per i colori della vita, per un burattino, un clown, per una bambola.... simbolo di una donna che fu bambina... La mia è quindi una pittura della memoria, di ricordi reali, vissuti, sempre vivi in me e nelle mie opere. L'atmosfera delle mie opere è soffusa, affinché le figure possano emergere con armonia in una sintesi pittorica in continua ricerca, in cui il disegno, per la definizione delle forme e delle distanze è solo una linea guida di cui necessita la pittura, ma che si annulla sotto i miei colori densi e vibranti, atti a creare volumi, spessori, materia...”.
La mostra resterà aperta fino all’11 dicembre e si potrà visitare tutti i giorni dalle 9.30 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30.
Breve scheda dell’artista
Vittoriana Benini, è pittrice, grafica, scultrice e disegnatrice, tutto ciò per rispondere ad una sua esigenza interiore. In quinta elementare, a Imola, il maestro Giorgio Montevecchi segnala un suo quadro ad un concorso a Milano e fu per Vittoriana il primo di tanti premi. Intorno agli anni ‘70 sente la necessità di dare una base più solida al suo lavoro, iscrivendosi alla “Scuola di Arti e Mestieri” di Massalombarda e poi all’Accademia di Belle Arti di Ravenna, allieva sempre del Professor Folli, e di altri illustri maestri come Raffaele De Grada, Spadoni, Zancanaro e Caldari. Predilige lo studio del corpo umano, e particolarmente la figura femminile. Non perde e fa propri i contatti con grandi maestri come Ilario Rossi, Ruffini e Gottarelli che le danno spunti per crescere. Negli anni ’80 decide di raccogliersi in sé stessa a rielaborare quanto acquisito dagli studi accademici, per fonderlo con la preesistente ispirazione soggettiva, fortunatamente più forte di qualsiasi tecnicismo. Soprattutto negli anni ’90 ha definito una tematica tutta sua, autenticamente personale, dove insieme alla figura femminile diventano protagoniste le bambole. Scrive Carlo Lucarelli “…le sue donne mi affascinano, le sue bambole mi inquietano… ci sono le emozioni…” . La sua arte è stata consacrata dalla mostra americana del ’97 “Women and Dolls” alla prestigiosa Feirligh Dickinson University degli Stati Uniti. Nel ’98, in Arkansas, tiene un’altra importante mostra alla Art Foundation Hot Spring. Nel 2000 inizia un nuovo percorso: “ tra sogno e realtà” e “il teatro della vita”, dove si alternano artisti di strada, clown e personaggi del circo. Nel 2004 durante la presentazione di una mostra a Casinalbo ( Modena) molto significativa è stata la presentazione di Vittorio Sgarbi. Si affiancano a questi temi anche le “vecchie cartoline”: rappresentazioni pittoriche che legano il passato al presente attraverso personaggi reali e di sogno. La sua continua evoluzione l’ha portata nel 2008 ad una nuova ricerca della tridimensionalità, nei volumi, nelle luci e nelle architetture dove i suoi personaggi prendono vita. Continua e si accresce la notorietà di Vittoriana negli Stati Uniti, ad Aprile 2008 si è svolta con successo una sua mostra in Texas.
Vittorio Sgarbi: Per cui non posso non compiacermi dell’incontro con le opere di Vittoriana Benini, di un’artista che nella sua dimensione appartata, corrisponde perfettamente alla mia idea della pittura che richiama i depositi di saggezza orientale e del nostro mondo civile, ricco di valori e sentimenti. Quando la pittura esprime sentimenti ed emozioni è una festa per l’arte.
Carlo Lucarelli : Ci sono le emozioni nei quadri di Vittoriana? Io li guardo e le sue donne mi affascinano, le sue ragazze mi incuriosiscono, le sue bambole mi inquietano... ci sono le emozioni. E se colpiscono me che vivo a Mordano, in provincia di Bologna come chi vive nel New Jersey o nell’Arkansas,_dove Vittoriana ha esposto con successo, allora non sono soltanto emozioni, ma emozioni forti.
E poi c’è qualcos’altro. Una strana magia per cui quell’emozione provocata da bizzarre combinazioni di segni. suoni nel tempo o forme colorate fa da esca per qualcosa che esplode dentro, si allarga e potrebbe continuare all’infinito, come il Big Bang.
La mostra resterà aperta fino all’11 dicembre e si potrà visitare tutti i giorni dalle 9.30 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30.
Breve scheda dell’artista
Vittoriana Benini, è pittrice, grafica, scultrice e disegnatrice, tutto ciò per rispondere ad una sua esigenza interiore. In quinta elementare, a Imola, il maestro Giorgio Montevecchi segnala un suo quadro ad un concorso a Milano e fu per Vittoriana il primo di tanti premi. Intorno agli anni ‘70 sente la necessità di dare una base più solida al suo lavoro, iscrivendosi alla “Scuola di Arti e Mestieri” di Massalombarda e poi all’Accademia di Belle Arti di Ravenna, allieva sempre del Professor Folli, e di altri illustri maestri come Raffaele De Grada, Spadoni, Zancanaro e Caldari. Predilige lo studio del corpo umano, e particolarmente la figura femminile. Non perde e fa propri i contatti con grandi maestri come Ilario Rossi, Ruffini e Gottarelli che le danno spunti per crescere. Negli anni ’80 decide di raccogliersi in sé stessa a rielaborare quanto acquisito dagli studi accademici, per fonderlo con la preesistente ispirazione soggettiva, fortunatamente più forte di qualsiasi tecnicismo. Soprattutto negli anni ’90 ha definito una tematica tutta sua, autenticamente personale, dove insieme alla figura femminile diventano protagoniste le bambole. Scrive Carlo Lucarelli “…le sue donne mi affascinano, le sue bambole mi inquietano… ci sono le emozioni…” . La sua arte è stata consacrata dalla mostra americana del ’97 “Women and Dolls” alla prestigiosa Feirligh Dickinson University degli Stati Uniti. Nel ’98, in Arkansas, tiene un’altra importante mostra alla Art Foundation Hot Spring. Nel 2000 inizia un nuovo percorso: “ tra sogno e realtà” e “il teatro della vita”, dove si alternano artisti di strada, clown e personaggi del circo. Nel 2004 durante la presentazione di una mostra a Casinalbo ( Modena) molto significativa è stata la presentazione di Vittorio Sgarbi. Si affiancano a questi temi anche le “vecchie cartoline”: rappresentazioni pittoriche che legano il passato al presente attraverso personaggi reali e di sogno. La sua continua evoluzione l’ha portata nel 2008 ad una nuova ricerca della tridimensionalità, nei volumi, nelle luci e nelle architetture dove i suoi personaggi prendono vita. Continua e si accresce la notorietà di Vittoriana negli Stati Uniti, ad Aprile 2008 si è svolta con successo una sua mostra in Texas.
Vittorio Sgarbi: Per cui non posso non compiacermi dell’incontro con le opere di Vittoriana Benini, di un’artista che nella sua dimensione appartata, corrisponde perfettamente alla mia idea della pittura che richiama i depositi di saggezza orientale e del nostro mondo civile, ricco di valori e sentimenti. Quando la pittura esprime sentimenti ed emozioni è una festa per l’arte.
Carlo Lucarelli : Ci sono le emozioni nei quadri di Vittoriana? Io li guardo e le sue donne mi affascinano, le sue ragazze mi incuriosiscono, le sue bambole mi inquietano... ci sono le emozioni. E se colpiscono me che vivo a Mordano, in provincia di Bologna come chi vive nel New Jersey o nell’Arkansas,_dove Vittoriana ha esposto con successo, allora non sono soltanto emozioni, ma emozioni forti.
E poi c’è qualcos’altro. Una strana magia per cui quell’emozione provocata da bizzarre combinazioni di segni. suoni nel tempo o forme colorate fa da esca per qualcosa che esplode dentro, si allarga e potrebbe continuare all’infinito, come il Big Bang.
26
novembre 2009
Vittoriana Benini – Luce ed interiorità
Dal 26 novembre all'undici dicembre 2009
arte contemporanea
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
FONDAZIONE CENTRO STUDI TONINO GOTTARELLI
Imola, Viale Caterina Sforza, 13, (Bologna)
Imola, Viale Caterina Sforza, 13, (Bologna)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 9.30 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30
Autore