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Vittorio Giorgini
La Milano Arch Week è l’occasione per presentare, per la prima volta a Milano, l’opera di Vittorio Giorgini (1926-2010). La mostra personale, a cura di Emilia Giorgi, metterà in scena dal 13 al 24 giugno 2017, nella Quadreria della Triennale di Milano, disegni, dipinti, fotografie, modelli e documentazione d’archivio per lo più inedita, per raccontare la visionaria ricerca dell’architetto fiorentino, seguendo la costruzione delle due abitazioni realizzate nel Golfo di Baratti: Casa Esagono (1957) e Casa Saldarini (1962), con un focus sulla mostra del 1968 “Ipotesi per un habitat più naturale”
Comunicato stampa
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La Milano Arch Week è l’occasione per presentare, per la prima volta a Milano, l’opera di Vittorio Giorgini (1926-2010). La mostra personale, a cura di Emilia Giorgi, metterà in scena dal 13 al 24 giugno 2017, nella Quadreria della Triennale di Milano, disegni, dipinti, fotografie, modelli e documentazione d’archivio per lo più inedita, per raccontare la visionaria ricerca dell’architetto fiorentino, seguendo la costruzione delle due abitazioni realizzate nel Golfo di Baratti: Casa Esagono (1957) e Casa Saldarini (1962), con un focus sulla mostra del 1968 “Ipotesi per un habitat più naturale”.
Sempre nell’ambito della Milano Arch Week, mercoledì 14 giugno alle ore 17 si terrà un approfondimento sull’opera di Giorgini, durante una tavola rotonda con la curatrice della mostra, Marco Del Francia, presidente dell'Associazione B.A.Co.-Archivio Vittorio Giorgini che ha sostenuto l'esposizione, e la critica di architettura Elisa Cristiana Cattaneo.
Nato a Firenze nel 1926, Vittorio Giorgini è stato uno dei protagonisti della cultura fiorentina del secondo dopoguerra. Divenuto noto a livello internazionale con casa Saldarini (1962), morfogenetica casa per vacanze situata sul golfo di Baratti, Giorgini ha proseguito dal 1969 negli Stati Uniti il suo impegno teorico-progettuale, conducendo l'attività di docente nella “School of Architecture” del Pratt Institute di New York. Le sue ricerche nel campo della geometria, della morfologia e delle costruzioni hanno dato vita a progetti di strutture architettoniche e urbane di assoluta avanguardia. Molto importanti e significativi sono stati nella sua vita i rapporti con gli ambienti artistici. Ha stretto amicizie e frequentazioni, tra gli altri, con Emilio Vedova, Corrado Cagli, André Bloc, Isamu Noguchi, Aurelio Ceccarelli, Richard Neutra, Emilio Villa, Tano Okamoto, Robert Sebastian Matta, Gordon Matta-Clark e Robert Rauschenberg. Attento al dibattito architettonico contemporaneo ha partecipato a numerosi concorsi e ha partecipato a convegni e mostre internazionali, accanto a Kenneth Frampton, Norman Foster, Richard Rogers, Renzo Piano e molti altri.
Le sue opere fanno parte delle collezioni permanenti del Centre Pompidou di Parigi, del FRAC Centre di Orléans e del Vitra Design Museum. Dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 2010, il fondo archivistico è gestito dall’Associazione “B.A.Co. (Baratti Architettura e Arte Contemporanea) – Archivio Vittorio Giorgini”. È in fieri a Baratti (LI) il progetto per istituzionalizzare a parco d’arte ambientale l’area in cui sorgono le sue due costruzioni più rilevanti, Casa Esagono e Casa Saldarini.
Sempre nell’ambito della Milano Arch Week, mercoledì 14 giugno alle ore 17 si terrà un approfondimento sull’opera di Giorgini, durante una tavola rotonda con la curatrice della mostra, Marco Del Francia, presidente dell'Associazione B.A.Co.-Archivio Vittorio Giorgini che ha sostenuto l'esposizione, e la critica di architettura Elisa Cristiana Cattaneo.
Nato a Firenze nel 1926, Vittorio Giorgini è stato uno dei protagonisti della cultura fiorentina del secondo dopoguerra. Divenuto noto a livello internazionale con casa Saldarini (1962), morfogenetica casa per vacanze situata sul golfo di Baratti, Giorgini ha proseguito dal 1969 negli Stati Uniti il suo impegno teorico-progettuale, conducendo l'attività di docente nella “School of Architecture” del Pratt Institute di New York. Le sue ricerche nel campo della geometria, della morfologia e delle costruzioni hanno dato vita a progetti di strutture architettoniche e urbane di assoluta avanguardia. Molto importanti e significativi sono stati nella sua vita i rapporti con gli ambienti artistici. Ha stretto amicizie e frequentazioni, tra gli altri, con Emilio Vedova, Corrado Cagli, André Bloc, Isamu Noguchi, Aurelio Ceccarelli, Richard Neutra, Emilio Villa, Tano Okamoto, Robert Sebastian Matta, Gordon Matta-Clark e Robert Rauschenberg. Attento al dibattito architettonico contemporaneo ha partecipato a numerosi concorsi e ha partecipato a convegni e mostre internazionali, accanto a Kenneth Frampton, Norman Foster, Richard Rogers, Renzo Piano e molti altri.
Le sue opere fanno parte delle collezioni permanenti del Centre Pompidou di Parigi, del FRAC Centre di Orléans e del Vitra Design Museum. Dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 2010, il fondo archivistico è gestito dall’Associazione “B.A.Co. (Baratti Architettura e Arte Contemporanea) – Archivio Vittorio Giorgini”. È in fieri a Baratti (LI) il progetto per istituzionalizzare a parco d’arte ambientale l’area in cui sorgono le sue due costruzioni più rilevanti, Casa Esagono e Casa Saldarini.
13
giugno 2017
Vittorio Giorgini
Dal 13 al 24 giugno 2017
archeologia
Location
TRIENNALE – PALAZZO DELL’ARTE
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Autore
Curatore