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Vittorio Losito – Kalitipie
Sogno e memoria: Vittorio Losito e le sue inedite Kalitipie raccontano di intime atmosfere oniriche vicine all’immaginario del cinema surrealista. Inoltre, il 4 febbraio proiezione della video intervista all’artista e conversazione con il critico Alfonso Musci
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il nuovo anno si apre alla Galleria Vannucci sabato 28 gennaio alle 18 con le Kalitipie di Vittorio Losito, artista inedito di origini romane, in un viaggio cognitivo attraverso fantasmi e memorie visive che molto hanno a che fare con il mondo del sogno. Nonostante una costante propensione alla tecnica pittorica, Losito non scorda mai uno dei mezzi espressivi che più lo affascinano, la fotografia, alla quale si riavvicina con passione e rinnovato spirito alla fine degli anni ’90, continuando ad affiancare le competenze pittoriche a questo ritrovato strumento.
Ciò che ne deriva è un’immagine che ha profondi legami con l’onirico, che tenta di svelare l’invisibile e che mai abbandona, scatto dopo scatto, un sottile fil rouge che dichiara più una narrazione intima che non un esercizio puramente tecnico, sebbene la tecnica, intesa come post elaborazione dello scatto, sia uno dei primi notevoli espedienti che contribuiscono a creare atmosfera nell’immagine.
Statue parlanti, relitti di civiltà passate, sirene illusorie, vedute e paesaggi, mascheroni grotteschi: qualsiasi sia il soggetto, la sensazione negli occhi di chi guarda è quella di trovarsi in un’atmosfera sinistra da cinema surrealista, o di fare un tuffo nel passato viaggiando fino ai tempi dell’età classica.
L’onestà della narrazione proposta negli scatti di Vittorio Losito lascia lo spettatore libero di assaporare e interpretare le atmosfere secondo la propria cultura, genuinamente, senza forzatura alcuna, e consente di lasciarsi andare regalandoci un sogno che avevamo, forse, dimenticato o perso.
Fino al 28 febbraio sarà possibile apprezzare la ricca selezione della collezione di fotografie realizzate negli ultimi anni da Vittorio Losito, artista al debutto assoluto, che sceglie la Galleria Vannucci per aprire il suo mondo fotografico al pubblico. Ed è un mondo ricco di esperienze, che lo hanno visto protagonista del fermento artistico e culturale di città come Roma, dove ha scoperto la propria vocazione guardando alle opere di Modigliani, o Napoli, città nella quale ha partecipato con passione alle ricerche delle avanguardie degli anni ’60, per poi trasferirsi a Siena nel ’91 e fermarsi definitivamente nel 2003 sulle colline del Trasimeno.
È dunque a metà strada tra Siena e l’Umbria che Losito riprende intensamente l’attività fotografica, assieme anche a nuove produzioni di oli e pitture, mantenendo integro lo scopo di sempre: raggiungere una complessa semplicità attraverso l’utilizzo di materiali diversi e diverse materie pittoriche.
Infine, sabato 4 febbraio alle 18 si terrà la proiezione della video intervista a Vittorio Losito realizzata da Lorenzo Cipriani a Paciano (Pg), a casa dell’artista lo scorso 12 dicembre. La proiezione sarà seguita da una conversazione con Alfonso Musci, autore del testo critico presente in catalogo.
Ciò che ne deriva è un’immagine che ha profondi legami con l’onirico, che tenta di svelare l’invisibile e che mai abbandona, scatto dopo scatto, un sottile fil rouge che dichiara più una narrazione intima che non un esercizio puramente tecnico, sebbene la tecnica, intesa come post elaborazione dello scatto, sia uno dei primi notevoli espedienti che contribuiscono a creare atmosfera nell’immagine.
Statue parlanti, relitti di civiltà passate, sirene illusorie, vedute e paesaggi, mascheroni grotteschi: qualsiasi sia il soggetto, la sensazione negli occhi di chi guarda è quella di trovarsi in un’atmosfera sinistra da cinema surrealista, o di fare un tuffo nel passato viaggiando fino ai tempi dell’età classica.
L’onestà della narrazione proposta negli scatti di Vittorio Losito lascia lo spettatore libero di assaporare e interpretare le atmosfere secondo la propria cultura, genuinamente, senza forzatura alcuna, e consente di lasciarsi andare regalandoci un sogno che avevamo, forse, dimenticato o perso.
Fino al 28 febbraio sarà possibile apprezzare la ricca selezione della collezione di fotografie realizzate negli ultimi anni da Vittorio Losito, artista al debutto assoluto, che sceglie la Galleria Vannucci per aprire il suo mondo fotografico al pubblico. Ed è un mondo ricco di esperienze, che lo hanno visto protagonista del fermento artistico e culturale di città come Roma, dove ha scoperto la propria vocazione guardando alle opere di Modigliani, o Napoli, città nella quale ha partecipato con passione alle ricerche delle avanguardie degli anni ’60, per poi trasferirsi a Siena nel ’91 e fermarsi definitivamente nel 2003 sulle colline del Trasimeno.
È dunque a metà strada tra Siena e l’Umbria che Losito riprende intensamente l’attività fotografica, assieme anche a nuove produzioni di oli e pitture, mantenendo integro lo scopo di sempre: raggiungere una complessa semplicità attraverso l’utilizzo di materiali diversi e diverse materie pittoriche.
Infine, sabato 4 febbraio alle 18 si terrà la proiezione della video intervista a Vittorio Losito realizzata da Lorenzo Cipriani a Paciano (Pg), a casa dell’artista lo scorso 12 dicembre. La proiezione sarà seguita da una conversazione con Alfonso Musci, autore del testo critico presente in catalogo.
28
gennaio 2012
Vittorio Losito – Kalitipie
Dal 28 gennaio al 28 febbraio 2012
fotografia
Location
GALLERIA MEVANNUCCI
Pistoia, Via Della Provvidenza, 6, (Pistoia)
Pistoia, Via Della Provvidenza, 6, (Pistoia)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 9-12 e 16-19.30
Vernissage
28 Gennaio 2012, ore 18.00
Autore
Curatore