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Vittorio Storaro / Gino Covili – Il segno di un destino
Cinematografia e pittura si incontrano in un viaggio poetico che tenta di ripercorrere la storia figurativa, umana e sociale del secolo in corso, rappresentata visivamente nel ciclo delle stagioni
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Apre mercoledì 11 maggio alla Camera dei Deputati, Palazzo Montecitorio la mostra Storaro-Covili “Il segno di un destino”, un progetto di Aurea e Covili Arte con il contributo del gruppo bancario San Paolo Banco di Napoli.
23 quadri e una scultura di Gino Covili, 25 grandi immagini fotografiche di Vittorio Storaro con altrettante gigantografie, in un complesso allestimento dello Studio Storaro, saranno esposte nella Sala della Regina a documentare un progetto di inedita e felice collaborazione tra il celebre autore della fotografia Vittorio Storaro e il pittore e amico Gino Covili.
La mostra è un viaggio nelle arti figurative attuato da due visionari che, se hanno vissuto un loro percorso separato nel cinema e nella pittura, incontrandosi, hanno realizzato un progetto poetico in cui sono riusciti ad innalzarsi l'un l'altro. Storaro-Covili “Il segno di un destino” è una esposizione di pittura e fotografia che, partendo dalla presentazione della cinematografia di Storaro e della serie pittorica dei grandi cavalieri e cacciatori di Covili, ci conduce al luogo d'incontro dei due artisti: il film di Storaro, diretto da Bernardo Bertolucci, "Novecento", ed il dipinto di Covili, "Discussione per la formazione della cooperativa", sino ad immetterci nella sala principale dell'esposizione. Uno spazio diviso in quattro tempi che ci guida attraverso una storia rappresentata visivamente dal ciclo delle stagioni: estate, autunno, inverno, primavera, in sintonia con la vita di Gino Covili vista da Vittorio Storaro. Le opere più rappresentative del racconto di Covili convivono con le fotografie che Storaro ha dedicato a lui e al suo mondo poetico, in particolar modo attraverso Gigantografie di immagini composte tra pittura e fotografia.
La giovinezza solitaria nella violenza della natura, come scoperta ed emozione della lotta tra gli animali e gli uomini. La crescita nella comunità e nell’aggregazione sociale degli uomini dell’Appennino. La maturità individuale, nell’asprezza dell’uomo solitario contro gli eventi naturali. L'equilibrio, come rinascita nelle tradizioni e superstizioni popolari, nel sorriso colto sul volto di un Gino che torna bambino e che immagina un paese che dorme e sogna: Pavullo nel Frignano.
23 quadri e una scultura di Gino Covili, 25 grandi immagini fotografiche di Vittorio Storaro con altrettante gigantografie, in un complesso allestimento dello Studio Storaro, saranno esposte nella Sala della Regina a documentare un progetto di inedita e felice collaborazione tra il celebre autore della fotografia Vittorio Storaro e il pittore e amico Gino Covili.
La mostra è un viaggio nelle arti figurative attuato da due visionari che, se hanno vissuto un loro percorso separato nel cinema e nella pittura, incontrandosi, hanno realizzato un progetto poetico in cui sono riusciti ad innalzarsi l'un l'altro. Storaro-Covili “Il segno di un destino” è una esposizione di pittura e fotografia che, partendo dalla presentazione della cinematografia di Storaro e della serie pittorica dei grandi cavalieri e cacciatori di Covili, ci conduce al luogo d'incontro dei due artisti: il film di Storaro, diretto da Bernardo Bertolucci, "Novecento", ed il dipinto di Covili, "Discussione per la formazione della cooperativa", sino ad immetterci nella sala principale dell'esposizione. Uno spazio diviso in quattro tempi che ci guida attraverso una storia rappresentata visivamente dal ciclo delle stagioni: estate, autunno, inverno, primavera, in sintonia con la vita di Gino Covili vista da Vittorio Storaro. Le opere più rappresentative del racconto di Covili convivono con le fotografie che Storaro ha dedicato a lui e al suo mondo poetico, in particolar modo attraverso Gigantografie di immagini composte tra pittura e fotografia.
La giovinezza solitaria nella violenza della natura, come scoperta ed emozione della lotta tra gli animali e gli uomini. La crescita nella comunità e nell’aggregazione sociale degli uomini dell’Appennino. La maturità individuale, nell’asprezza dell’uomo solitario contro gli eventi naturali. L'equilibrio, come rinascita nelle tradizioni e superstizioni popolari, nel sorriso colto sul volto di un Gino che torna bambino e che immagina un paese che dorme e sogna: Pavullo nel Frignano.
10
maggio 2005
Vittorio Storaro / Gino Covili – Il segno di un destino
Dal 10 maggio al 28 giugno 2005
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
PALAZZO MONTECITORIO – CAMERA DEI DEPUTATI
Roma, Piazza Di Monte Citorio, (Roma)
Roma, Piazza Di Monte Citorio, (Roma)
Biglietti
1 €
Orario di apertura
su prenotazione (via degli Uffici del Vicario angolo via della Missione oppure telefonando al numero 0667606996): dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 20 - Ingresso consentito fino alle ore 19; sabato: dalle 10 alle 13 - Ingresso consentito fino alle ore 12
Vernissage
10 Maggio 2005, ore 16 con accredito
Ufficio stampa
ELECTA
Autore