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Vive la Liberté. La Battaglia di Normandia: dal D-Day alla liberazione di Parigi
Nel settantesimo dello sbarco in Normandia e della liberazione di Parigi, in anteprima per l’Italia a La Casa di Vetro di Milano e nell’ambito di Photofestival 2014, si inaugura il 17 maggio 2014 Vive la Liberté. La Battaglia di Normandia: dal D-Day alla liberazione di Parigi
Comunicato stampa
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L’EVENTO – Nel settantesimo dello sbarco in Normandia delle truppe alleate e della liberazione di Parigi, in anteprima per l’Italia a La Casa di Vetro di via Luisa Sanfelice 3 a Milano e nell’ambito di Photofestival 2014, si inaugura il 17 maggio 2014 dalle 15.00 alle 19.00 (ingresso libero) la mostra “Vive la Liberté. La Battaglia di Normandia: dal D-Day alla liberazione di Parigi nelle immagini di Rue des Archives – Tips Images”. Aperta fino al 28 giugno 2014, curata da Alessandro Luigi Perna per il progetto History & Photography 2014 e prodotta da EFF&CI – Facciamo Cose (www.effeci-facciamocose.com), l’esposizione è composta di 54 foto che raccontano il D-Day, l’avanzata degli Alleati verso Parigi da Nord e da Sud, la battaglia nelle strade della capitale francese tra le truppe naziste e i partigiani francesi, e infine la liberazione della città. Tra le immagini, di fotografi per lo più sconosciuti, ci sono quelle dell’insurrezione nella Capitale dei fratelli Seeberger, autori che hanno fatto la storia della fotografia francese, soprattutto di moda, nel secondo dopoguerra. A proporre i loro scatti, insieme alle altre foto, sono gli archivi francesi di Rue des Archives, distribuiti in Italia in esclusiva da Tips Images, agenzia milanese che fa della fotografia storica proveniente dagli archivi internazionali privati e pubblici uno dei suoi punti di forza con oltre un milione di foto d’epoca on-line sul suo sito (www.tipsimages.it). L’esposizione ha come partner La Casa di Vetro (www.lacasadivetro.com) che è nello stesso tempo un luogo, un concept e un’associazione culturale. A fare da sponsor tecnico è la scuola Sistema Counseling (www.sistemanet.com) che offre gli spazi de La Casa di Vetro e affianca ai propri corsi di formazione professionale incontri culturali, mostre, seminari, etc.
LA MOSTRA – La fotografia di reportage e in particolare di guerra ha già raggiunto la piena maturità artistica con il primo conflitto mondiale. A mancare, e succederà ancora a lungo, sono i nomi dei suoi autori. All’epoca infatti non usava firmare le foto, che venivano cedute ai quotidiani senza alcune limite di sfruttamento editoriale. A partire dagli anni ‘30, cioè dalla Guerra Civile Spagnola, l’autore diventa invece una nota essenziale, anche se non obbligatoria, della didascalia. Il primo principe riconosciuto della fotografia di guerra è Robert Capa, ricordato in tutto il mondo anche per le immagini che scattò nell’inferno normanno di Omaha Beach, dove la fanteria americana venne inchiodata dal fuoco nemico al suo arrivo sulla spiaggia. Nella mostra non ci sono le sue immagini famose, ma quelle di molti altri fotografi rimasti sconosciuti, inquadrati nelle forze alleate o inviati di giornali e agenzie, che, come lui, documentarono il D-Day, l’avanzata americana, la liberazione delle città francesi e la battaglia di Parigi. Ai fotografi al seguito delle truppe alleate si aggiungevano poi i fotografi francesi, di cui si sa molto poco, che ripresero gli scontri tra partigiani e tedeschi nelle strade e le vendette sui collaborazionisti – gli uomini picchiati, imprigionati o giustiziati direttamente, le donne rasate a zero in piazza ed esposte al ludibrio e alla violenza della folla. Non tutti i fotografi francesi che documentarono la liberazione del paese erano però senza nome: a fotografare l’insurrezione di Parigi c’erano anche i fratelli Seeberger, che diventeranno famosi nel dopoguerra per le loro fotografie di moda. È del prezioso e pericoloso lavoro di tutti loro, sconosciuti o illustri, sempre condotto in prima linea e mai abbastanza celebrato, che la mostra si compone in un percorso narrativo che cerca di raccontare nello stesso tempo la storia della Battaglia di Normandia, l’atmosfera drammatica di cui furono testimoni gli autori delle fotografie e le suggestioni iconografiche dell’epoca.
LA STORIA – La Battaglia di Normandia iniziò il 6 giugno del 1944 e si concluse il 25 agosto dello stesso anno con la liberazione di Parigi. La più grande armata mai messa in piedi imbarcata sulla più grande flotta della storia attaccò all’alba del D-Day il Vallo Atlantico, l’imponente sistema di difese fortificate tedesche a protezione del continente. A gettarsi nella mischia sulle spiagge del nord della Francia furono le divisioni americane, inglesi, canadesi. Al loro fianco le armate francesi dell’esercito libero di De Gaulle. Dall’altra parte l’esercito tedesco, ancora temibile ma in evidente crisi di determinazione e in forte stato confusionale davanti alla più grande invasione dal mare mai progettata da un esercito. Non aiutava il numero estremamente ridotto di mezzi e uomini rispetto alla necessità: gli eserciti di Hitler erano infatti tutti a oriente a rallentare in una vana lotta fino all’ultimo uomo l’inesorabile avanzata delle armate russe. A supportare gli Alleati una volta sbarcati sul continente anche i partigiani francesi, non solo per aiutarli con azioni di sabotaggio, ma anche per infiammare le città contro le forze di occupazione tedesca e preparare l’arrivo delle truppe anglo-americane. Parigi incominciò la sua personale insurrezione il 19 agosto del 1944. Dopo una settimana di duri combattimenti e 1500 caduti tra i rivoltosi, la città simbolo fu liberata e accolse i liberatori festante. Con gli eserciti tedeschi in fuga dalla Francia, la caduta di Hitler diveniva solo questione di tempo. Partiva la grande corsa anglo-americana per arrivare a Berlino prima dell’Armata Rossa di Stalin. E non solo per sconfiggere la Germania definitivamente. La posta in palio, infatti, era anche mettere in salvo il mondo occidentale dalla follia sovietica dopo quella razziale del Terzo Reich.
HISTORY & PHOTOGRAPHY - La fotografia ritrae e racconta la realtà ormai da quasi due secoli. È partendo da questo presupposto che nasce History & Photography, un progetto che si pone 3 obiettivi principali. Il primo è quello di realizzare e promuovere esposizioni e iniziative editoriali che raccontino con la fotografia e con testi giornalistici le storie delle società contemporanee, esaltando non solo la funzione narrativa e documentale delle immagini ma anche il loro valore estetico. Il secondo è quello di valorizzare e rendere fruibili al grande pubblico i tantissimi archivi fotografici storici spesso sconosciuti o frequentati solo dagli addetti ai lavori. Il terzo obiettivo è quello, quando archivi e autori lo consentono, di offrire agli appassionati la possibilità di acquistare come gadget le immagini che vedono in mostra (e non solo come di consueto i poster) con l’idea che la fotografia debba e possa essere una forma d’arte accessibile a tutti e non solo ai collezionisti.
RUE DES ARCHIVES - Rue des Archives è una agenzia fotografica francese che dal 1936 copre le notizie e la cultura francese. Le notizie diventano materiale d’archivio: così l'agenzia è diventata archivio storico nel 1992. Altre fonti fotografiche sono state incluse nell'archivio, in particolare Tallandier, una casa editrice francese fondata nel 1900 (circa) che possiede le riviste Historia e l'Histoire e ha ricchissimi materiali iconografici sulla Prima Guerra Mondiale e la Seconda Guerra Mondiale.
TIPS IMAGES - Tips Images viene fondata da Guido Alberto Rossi nel 2004, dopo una lunga esperienza di 25 anni come agente italiano di una delle più grandi case fornitrici di stock statunitensi. L'esordio contava 20 mila foto, una decina di fotografi, 15 tra collaboratori e dipendenti. Oggi ha un archivio di oltre cinque milioni e mezzo di immagini tra contemporanee e storiche, con 60 collezioni RF e 57 agenzie fotografiche RM, di alto contenuto creativo e sopratutto con look europeo. Tips è anche specializzata in video footage e musica grazie alla partnership con Flippermusic. Oggi la sezione video rappresenta 11 collezioni footage RF e altri 22 marchi RM in Tips Video. Il tutto su www.tipsimages.it
ALESSANDRO LUIGI PERNA - Alessandro Luigi Perna (www.alessandroluigiperna.com) è un giornalista pubblicista e curatore di eventi, festival, iniziative culturali ed editoriali che dedica molta della sua attività professionale alla fotografia storica e contemporanea. È specializzato nella valorizzazione e promozione di archivi di fotografi, agenzie, case editrici, musei, aziende. In curriculum ha numerose iniziative per comuni, province e regioni (Milano, Bologna, ecc.). È co-ideatore di Memorandum – Festival della Fotografia Storica di Torino, Biella e Roma e ideatore di All you need is photography! Unlimited Edition Photo Festival di Milano. Con il progetto History & Photography approfondisce le sue ricerche sulla storia della fotografia (in particolare di photoreportage) e delle società contemporanee.
EFF&CI – FACCIAMO COSE – “Siamo un gruppo di persone che pensa al lavoro come ad un momento di condivisione di idee e di energie. Abbiamo creato Eff&Ci per realizzare uno spazio dove sia possibile a tanti crescere e sperimentare. La nostra attività ha una forte connotazione etica che ci guida nella ricerca delle collaborazioni: in un mondo dove forse le speranze si sono attenuate, vogliamo far partire nuove scintille”. Così Federica Candela presenta la sua EFF&CI – Facciamo Cose, società che fornisce servizi a chi opera nella cultura e nel sociale come enti pubblici e associazioni e propone agli artisti emergenti, che cercano luoghi per farsi conoscere, dal semplice supporto alle loro esigenze espositive fino alla progettazione, cura, allestimento, esposizione e promozione delle loro mostre.
LA CASA DI VETRO - La Casa di Vetro (www.lacasadivetro.com ) è nello stesso tempo un luogo, un concept e un’associazione culturale che ha come obiettivo fare cultura e conoscenza nella trasparenza. Contribuiscono o hanno contribuito alla ricchezza d'esperienze della Casa di Vetro società, associazioni e istituzioni: La Casa della Carità, Risfor, Assoetica e l'AIF - Associazione Italiana Formatori, S.I.Co. Lombardia, Donnesenzaguscio, il Piccolo Teatro, CNA, Fondazione A. Petrov, Affaritaliani.it, etc. A La Casa di Vetro sono stati presentati libri, è stato dimostrato perché “Per le donne il lavoro è un'arte”, sono state vissute storie d'adozione e realizzati incontri sul tema della qabbalah, sono stati fatti reading e seminari, è stata incontrata la figlia più giovane di Gregory Bateson, è stata raccontata l'epopea del Bosone di Higgs e la storia dell'Albero della Vita, si è parlato di Giorgio Gaber, è stato intervistato Gherardo Colombo, etc.
SISTEMA COUNSELING – Sistema, sponsor tecnico della mostra per la cui realizzazione concede i propri spazi, non è solo una scuola di counseling ma un vero e proprio insieme di opportunità di aggiornamento. Le lezioni della scuola sono infatti affiancate dalle proposte de La Casa di Vetro: incontri culturali di vario genere, mostre, seminari, presentazioni di modelli e esperienze innovative. Collabora nella stessa sede con EFF&Ci – Facciamo Cose, Assoetica, AIF, e molte altre associazioni culturali e sociali. Proprietaria della scuola è Maria Cristina Koch, epistemologa, psicoterapeuta, saggista che opera a Milano nell'ambito della relazione umana da più di quarant'anni con un'attenzione particolare ai diversi registri della comunicazione e al loro intrecciarsi.
LA MOSTRA – La fotografia di reportage e in particolare di guerra ha già raggiunto la piena maturità artistica con il primo conflitto mondiale. A mancare, e succederà ancora a lungo, sono i nomi dei suoi autori. All’epoca infatti non usava firmare le foto, che venivano cedute ai quotidiani senza alcune limite di sfruttamento editoriale. A partire dagli anni ‘30, cioè dalla Guerra Civile Spagnola, l’autore diventa invece una nota essenziale, anche se non obbligatoria, della didascalia. Il primo principe riconosciuto della fotografia di guerra è Robert Capa, ricordato in tutto il mondo anche per le immagini che scattò nell’inferno normanno di Omaha Beach, dove la fanteria americana venne inchiodata dal fuoco nemico al suo arrivo sulla spiaggia. Nella mostra non ci sono le sue immagini famose, ma quelle di molti altri fotografi rimasti sconosciuti, inquadrati nelle forze alleate o inviati di giornali e agenzie, che, come lui, documentarono il D-Day, l’avanzata americana, la liberazione delle città francesi e la battaglia di Parigi. Ai fotografi al seguito delle truppe alleate si aggiungevano poi i fotografi francesi, di cui si sa molto poco, che ripresero gli scontri tra partigiani e tedeschi nelle strade e le vendette sui collaborazionisti – gli uomini picchiati, imprigionati o giustiziati direttamente, le donne rasate a zero in piazza ed esposte al ludibrio e alla violenza della folla. Non tutti i fotografi francesi che documentarono la liberazione del paese erano però senza nome: a fotografare l’insurrezione di Parigi c’erano anche i fratelli Seeberger, che diventeranno famosi nel dopoguerra per le loro fotografie di moda. È del prezioso e pericoloso lavoro di tutti loro, sconosciuti o illustri, sempre condotto in prima linea e mai abbastanza celebrato, che la mostra si compone in un percorso narrativo che cerca di raccontare nello stesso tempo la storia della Battaglia di Normandia, l’atmosfera drammatica di cui furono testimoni gli autori delle fotografie e le suggestioni iconografiche dell’epoca.
LA STORIA – La Battaglia di Normandia iniziò il 6 giugno del 1944 e si concluse il 25 agosto dello stesso anno con la liberazione di Parigi. La più grande armata mai messa in piedi imbarcata sulla più grande flotta della storia attaccò all’alba del D-Day il Vallo Atlantico, l’imponente sistema di difese fortificate tedesche a protezione del continente. A gettarsi nella mischia sulle spiagge del nord della Francia furono le divisioni americane, inglesi, canadesi. Al loro fianco le armate francesi dell’esercito libero di De Gaulle. Dall’altra parte l’esercito tedesco, ancora temibile ma in evidente crisi di determinazione e in forte stato confusionale davanti alla più grande invasione dal mare mai progettata da un esercito. Non aiutava il numero estremamente ridotto di mezzi e uomini rispetto alla necessità: gli eserciti di Hitler erano infatti tutti a oriente a rallentare in una vana lotta fino all’ultimo uomo l’inesorabile avanzata delle armate russe. A supportare gli Alleati una volta sbarcati sul continente anche i partigiani francesi, non solo per aiutarli con azioni di sabotaggio, ma anche per infiammare le città contro le forze di occupazione tedesca e preparare l’arrivo delle truppe anglo-americane. Parigi incominciò la sua personale insurrezione il 19 agosto del 1944. Dopo una settimana di duri combattimenti e 1500 caduti tra i rivoltosi, la città simbolo fu liberata e accolse i liberatori festante. Con gli eserciti tedeschi in fuga dalla Francia, la caduta di Hitler diveniva solo questione di tempo. Partiva la grande corsa anglo-americana per arrivare a Berlino prima dell’Armata Rossa di Stalin. E non solo per sconfiggere la Germania definitivamente. La posta in palio, infatti, era anche mettere in salvo il mondo occidentale dalla follia sovietica dopo quella razziale del Terzo Reich.
HISTORY & PHOTOGRAPHY - La fotografia ritrae e racconta la realtà ormai da quasi due secoli. È partendo da questo presupposto che nasce History & Photography, un progetto che si pone 3 obiettivi principali. Il primo è quello di realizzare e promuovere esposizioni e iniziative editoriali che raccontino con la fotografia e con testi giornalistici le storie delle società contemporanee, esaltando non solo la funzione narrativa e documentale delle immagini ma anche il loro valore estetico. Il secondo è quello di valorizzare e rendere fruibili al grande pubblico i tantissimi archivi fotografici storici spesso sconosciuti o frequentati solo dagli addetti ai lavori. Il terzo obiettivo è quello, quando archivi e autori lo consentono, di offrire agli appassionati la possibilità di acquistare come gadget le immagini che vedono in mostra (e non solo come di consueto i poster) con l’idea che la fotografia debba e possa essere una forma d’arte accessibile a tutti e non solo ai collezionisti.
RUE DES ARCHIVES - Rue des Archives è una agenzia fotografica francese che dal 1936 copre le notizie e la cultura francese. Le notizie diventano materiale d’archivio: così l'agenzia è diventata archivio storico nel 1992. Altre fonti fotografiche sono state incluse nell'archivio, in particolare Tallandier, una casa editrice francese fondata nel 1900 (circa) che possiede le riviste Historia e l'Histoire e ha ricchissimi materiali iconografici sulla Prima Guerra Mondiale e la Seconda Guerra Mondiale.
TIPS IMAGES - Tips Images viene fondata da Guido Alberto Rossi nel 2004, dopo una lunga esperienza di 25 anni come agente italiano di una delle più grandi case fornitrici di stock statunitensi. L'esordio contava 20 mila foto, una decina di fotografi, 15 tra collaboratori e dipendenti. Oggi ha un archivio di oltre cinque milioni e mezzo di immagini tra contemporanee e storiche, con 60 collezioni RF e 57 agenzie fotografiche RM, di alto contenuto creativo e sopratutto con look europeo. Tips è anche specializzata in video footage e musica grazie alla partnership con Flippermusic. Oggi la sezione video rappresenta 11 collezioni footage RF e altri 22 marchi RM in Tips Video. Il tutto su www.tipsimages.it
ALESSANDRO LUIGI PERNA - Alessandro Luigi Perna (www.alessandroluigiperna.com) è un giornalista pubblicista e curatore di eventi, festival, iniziative culturali ed editoriali che dedica molta della sua attività professionale alla fotografia storica e contemporanea. È specializzato nella valorizzazione e promozione di archivi di fotografi, agenzie, case editrici, musei, aziende. In curriculum ha numerose iniziative per comuni, province e regioni (Milano, Bologna, ecc.). È co-ideatore di Memorandum – Festival della Fotografia Storica di Torino, Biella e Roma e ideatore di All you need is photography! Unlimited Edition Photo Festival di Milano. Con il progetto History & Photography approfondisce le sue ricerche sulla storia della fotografia (in particolare di photoreportage) e delle società contemporanee.
EFF&CI – FACCIAMO COSE – “Siamo un gruppo di persone che pensa al lavoro come ad un momento di condivisione di idee e di energie. Abbiamo creato Eff&Ci per realizzare uno spazio dove sia possibile a tanti crescere e sperimentare. La nostra attività ha una forte connotazione etica che ci guida nella ricerca delle collaborazioni: in un mondo dove forse le speranze si sono attenuate, vogliamo far partire nuove scintille”. Così Federica Candela presenta la sua EFF&CI – Facciamo Cose, società che fornisce servizi a chi opera nella cultura e nel sociale come enti pubblici e associazioni e propone agli artisti emergenti, che cercano luoghi per farsi conoscere, dal semplice supporto alle loro esigenze espositive fino alla progettazione, cura, allestimento, esposizione e promozione delle loro mostre.
LA CASA DI VETRO - La Casa di Vetro (www.lacasadivetro.com ) è nello stesso tempo un luogo, un concept e un’associazione culturale che ha come obiettivo fare cultura e conoscenza nella trasparenza. Contribuiscono o hanno contribuito alla ricchezza d'esperienze della Casa di Vetro società, associazioni e istituzioni: La Casa della Carità, Risfor, Assoetica e l'AIF - Associazione Italiana Formatori, S.I.Co. Lombardia, Donnesenzaguscio, il Piccolo Teatro, CNA, Fondazione A. Petrov, Affaritaliani.it, etc. A La Casa di Vetro sono stati presentati libri, è stato dimostrato perché “Per le donne il lavoro è un'arte”, sono state vissute storie d'adozione e realizzati incontri sul tema della qabbalah, sono stati fatti reading e seminari, è stata incontrata la figlia più giovane di Gregory Bateson, è stata raccontata l'epopea del Bosone di Higgs e la storia dell'Albero della Vita, si è parlato di Giorgio Gaber, è stato intervistato Gherardo Colombo, etc.
SISTEMA COUNSELING – Sistema, sponsor tecnico della mostra per la cui realizzazione concede i propri spazi, non è solo una scuola di counseling ma un vero e proprio insieme di opportunità di aggiornamento. Le lezioni della scuola sono infatti affiancate dalle proposte de La Casa di Vetro: incontri culturali di vario genere, mostre, seminari, presentazioni di modelli e esperienze innovative. Collabora nella stessa sede con EFF&Ci – Facciamo Cose, Assoetica, AIF, e molte altre associazioni culturali e sociali. Proprietaria della scuola è Maria Cristina Koch, epistemologa, psicoterapeuta, saggista che opera a Milano nell'ambito della relazione umana da più di quarant'anni con un'attenzione particolare ai diversi registri della comunicazione e al loro intrecciarsi.
17
maggio 2014
Vive la Liberté. La Battaglia di Normandia: dal D-Day alla liberazione di Parigi
Dal 17 al 28 maggio 2014
fotografia
Location
LA CASA DI VETRO
Milano, Via Luisa Sanfelice, 3 , (Milano)
Milano, Via Luisa Sanfelice, 3 , (Milano)
Orario di apertura
Da lunedì a sabato dalle 14.30 alle 19.30
Vernissage
17 Maggio 2014, dalle ore 15.00 alle 19.00
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