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Viviana Valla – Beyond the White (Spaces)
Il progetto Beyond the White di Viviana Valla, curato da Ivan Quaroni negli spazi della Fondazione Rivoli2, ha origine da una riflessione sul modus operandi utilizzato nella realizzazione dei lavori pittorici dell’artista, e in particolare sulla definizione bidimensionale dello spazio offertale dalla tela bianca- da qui il titolo della mostra- cercando di trasporla nella terza dimensione.
Comunicato stampa
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Il progetto Beyond the White di Viviana Valla, curato da Ivan Quaroni negli spazi della Fondazione Rivoli2,
ha origine da una riflessione sul modus operandi utilizzato nella realizzazione dei lavori pittorici dell’artista,
e in particolare sulla definizione bidimensionale dello spazio offertale dalla tela bianca- da qui il titolo della
mostra- cercando di trasporla nella terza dimensione. Elemento chiave di questo dialogo tra pittura e spazialità
è l'idea di "occultamento/mascheramento" dell'immagine, che già si concretizza nelle sue tele nella forma di
un modulo bianco, che possiede una duplice funzione: da un lato, celare l'immagine del dipinto costituito da
geometriche campiture di colore e collage di vari materiali; dall'altro, far emergere ed evidenziare i medesimi
elementi, che si armonizzano in complessi giochi di velature e stratificazioni.
Questo modulo ambivalente, occultante e rivelatore al tempo stesso, è il perno centrale intorno a cui ruota la
mostra. Esso si traduce nella logica spaziale dell'installazione come una sorta di "schermo", non più inteso
come contenitore dell'immagine, ma come elemento destabilizzante dell’immagine, che invita lo sguardo a
non concentrarsi su di essa, bensì a indagare gli elementi pittorici che stanno al margine, di là dai tradizionali
confini percettivi.
Al piano terra accoglie i visitatori un’installazione ambientale What remains. Resurfaces - Ciò che resta,
Riaffiora- che consiste in una stratificazione sospesa da terra di diversi materiali che verranno per lo più
coperti alla visione da una grande tela bianca collocata tra due muri.
Al piano superiore le opere pittoriche This is the "where" e De-costriction: anche in questo caso il tema
portante è la stratificazione, concretizzato sulla superficie della tela. Le opere sono realizzate a tecnica mista.
Nel seminterrato accolgono i visitatori tre opere pittoriche: due installate a parete e una terza unica opera
retroilluminata che rivela l’intervento pittorico in modo inusuale.
Note biografiche
Viviana Valla (Voghera, 1986) vive e lavora tra Casteggio e Milano. Dopo essersi formata in Pittura all’Accademia di
Brera di Milano, si specializza in Comunicazione e Organizzazione per l’arte Contemporanea. Dal 2007 partecipa a
diversi eventi organizzati da: Arianna Baldoni, Ivan Quaroni, Andrea B. Del Guercio, Dany Vescovi. Nel 2010 espone al
Palazzo della Permanente di Milano in occasione del Salon Primo ed è tra i vincitori del premio Assogestioni (Palazzo
Mezzanotte). Nel 2011 partecipa alla mostra dei finalisti del Premio Nazionale delle Arti, tenutasi nello spazio espositivo
di San Carpoforo. La sua più recente mostra personale si è tenuta alla Galleria Monopoli di Milano nel maggio 2012. Nel
2013 è tra i finalisti della prima edizione del Premio Aop Academy, a maggio partecipa a “Panorama” mostra collettiva
tenutasi nello spazio espositivo di Circoloquadro e a Ottobre nella villa Brivio a Nova Milanese è tra gli artisti di Last
Young, mostra collettiva itinerante curata da Arianna Baldoni, Rossella Farinotti e Lorenzo Respi.
Fondazione Rivolidue.
La Fondazione Rivolidue nasce nel 2013 con lo scopo di promuovere, documentare e sperimentare, nell’ambito delle
realtà culturali, il percorso di artisti e curatori, mettendo a disposizione uno spazio per far conoscere progetti e lavoro di
ricerca e, al contempo, offrendo la possibilità di entrare in relazione con le diverse rappresentanze del mondo dell’arte e
con il pubblico.
Rivolidue si trova a Milano nel cuore di Brera, accanto al Piccolo Teatro Strehler.
Lo spazio è collocato all’interno di un tipico palazzo milanese e si affaccia su di un cortile con una vetrata che lo
caratterizza: 140 mq disposti su quattro livelli, di cui tre dedicati ad ospitare i progetti espositivi.
ha origine da una riflessione sul modus operandi utilizzato nella realizzazione dei lavori pittorici dell’artista,
e in particolare sulla definizione bidimensionale dello spazio offertale dalla tela bianca- da qui il titolo della
mostra- cercando di trasporla nella terza dimensione. Elemento chiave di questo dialogo tra pittura e spazialità
è l'idea di "occultamento/mascheramento" dell'immagine, che già si concretizza nelle sue tele nella forma di
un modulo bianco, che possiede una duplice funzione: da un lato, celare l'immagine del dipinto costituito da
geometriche campiture di colore e collage di vari materiali; dall'altro, far emergere ed evidenziare i medesimi
elementi, che si armonizzano in complessi giochi di velature e stratificazioni.
Questo modulo ambivalente, occultante e rivelatore al tempo stesso, è il perno centrale intorno a cui ruota la
mostra. Esso si traduce nella logica spaziale dell'installazione come una sorta di "schermo", non più inteso
come contenitore dell'immagine, ma come elemento destabilizzante dell’immagine, che invita lo sguardo a
non concentrarsi su di essa, bensì a indagare gli elementi pittorici che stanno al margine, di là dai tradizionali
confini percettivi.
Al piano terra accoglie i visitatori un’installazione ambientale What remains. Resurfaces - Ciò che resta,
Riaffiora- che consiste in una stratificazione sospesa da terra di diversi materiali che verranno per lo più
coperti alla visione da una grande tela bianca collocata tra due muri.
Al piano superiore le opere pittoriche This is the "where" e De-costriction: anche in questo caso il tema
portante è la stratificazione, concretizzato sulla superficie della tela. Le opere sono realizzate a tecnica mista.
Nel seminterrato accolgono i visitatori tre opere pittoriche: due installate a parete e una terza unica opera
retroilluminata che rivela l’intervento pittorico in modo inusuale.
Note biografiche
Viviana Valla (Voghera, 1986) vive e lavora tra Casteggio e Milano. Dopo essersi formata in Pittura all’Accademia di
Brera di Milano, si specializza in Comunicazione e Organizzazione per l’arte Contemporanea. Dal 2007 partecipa a
diversi eventi organizzati da: Arianna Baldoni, Ivan Quaroni, Andrea B. Del Guercio, Dany Vescovi. Nel 2010 espone al
Palazzo della Permanente di Milano in occasione del Salon Primo ed è tra i vincitori del premio Assogestioni (Palazzo
Mezzanotte). Nel 2011 partecipa alla mostra dei finalisti del Premio Nazionale delle Arti, tenutasi nello spazio espositivo
di San Carpoforo. La sua più recente mostra personale si è tenuta alla Galleria Monopoli di Milano nel maggio 2012. Nel
2013 è tra i finalisti della prima edizione del Premio Aop Academy, a maggio partecipa a “Panorama” mostra collettiva
tenutasi nello spazio espositivo di Circoloquadro e a Ottobre nella villa Brivio a Nova Milanese è tra gli artisti di Last
Young, mostra collettiva itinerante curata da Arianna Baldoni, Rossella Farinotti e Lorenzo Respi.
Fondazione Rivolidue.
La Fondazione Rivolidue nasce nel 2013 con lo scopo di promuovere, documentare e sperimentare, nell’ambito delle
realtà culturali, il percorso di artisti e curatori, mettendo a disposizione uno spazio per far conoscere progetti e lavoro di
ricerca e, al contempo, offrendo la possibilità di entrare in relazione con le diverse rappresentanze del mondo dell’arte e
con il pubblico.
Rivolidue si trova a Milano nel cuore di Brera, accanto al Piccolo Teatro Strehler.
Lo spazio è collocato all’interno di un tipico palazzo milanese e si affaccia su di un cortile con una vetrata che lo
caratterizza: 140 mq disposti su quattro livelli, di cui tre dedicati ad ospitare i progetti espositivi.
18
dicembre 2014
Viviana Valla – Beyond the White (Spaces)
Dal 18 dicembre 2014 al 10 gennaio 2015
arte contemporanea
Location
RIVOLI2 FONDAZIONE PER L’ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Rivoli, 2, (Milano)
Milano, Via Rivoli, 2, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 16.00-19.00; sabato 15.30 -19.30
In tutti gli altri giorni è possibile visitare la Fondazione su appuntamento
Vernissage
18 Dicembre 2014, ore 19.00
Autore
Curatore