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Vladimir Pajevic – Paesaggi della memoria
Comunicato stampa
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Paesaggi della memoria
Vladimir Pajević è ormai famoso per i suoi dipinti di alberi. Partendo dalla matrice chiaramente düreriana, per lui l’albero simboleggia qualcosa di sacro, quasi sublime, che in sé porta incanto e tranquillità. Gli alberi di Pajević allungano i loro rami nelle ville e nei boschetti, nei parchi e nelle foreste, in tutte le fasi della loro crescita e nelle loro numerose, meravigliose varietà, come simboli della vita in continua trasformazione, rigenerazione ed eternità.
Però, a differenza dei quadri precedenti, Pajević ogni tanto aggiunge qualche figura solitaria, di un bambino, una bambina, un cane, una bicicletta abbandonata, di persone smarrite o di oggetti trascurati. I suoi quadri catturano il momento di assoluta solitudine che precede la totale immersione con la natura.
Anche se i quadri di Pajević sembrano essere una quasi iperrealistica riproduzione della natura, tuttavia, questo è il loro più grande paradosso, perché i suoi dipinti sono filtrati dalla memoria e dalla sensibilità emotiva dell’artista, e simboleggiano il momento in cui uno si ricorda bene dei diversi colori delle foglie, delle sfumature del cielo, delle tonalità della luce e dell’emozione del momento, ma non di quando e dove tutto questo sia successo, se nella realtà oppure in sogno. In questo senso, i suoi quadri si trasfigurano nei paesaggi della memoria, diventando quasi metafisici.
Aleksandra Jovićević
Biografia
Vladimir Pajevic è nato a Belgrado nel 1948, dove ha studiato all’Accademia di Belle Arti, conseguendo il Master in pittura nel 1973. Esponente della pittura figurativa, fin dall’inizio della propria attività fa parte di quella corrente d’arte metafisica rimasta ancora attiva alla scuola belgradese. Da giovane partecipa a numerose mostre internazionali in Jugoslavia, Svizzera e Principato di Monaco. Soggiorna in Svizzera, dove collabora con importanti gallerie d’arte quali Steinman, Mummental e Spirale, per trasferirsi poi dal 1978 in Italia. Rapporti di lavoro e di amicizia lo legano a persone come Giuliano de Marsanich, Tiziano e Paola Forni, Chiara Fasser, inaugurando nelle loro gallerie numerose mostre personali. Vive e lavora a Roma.
Mostre personali
1973 Galleria Protocollo, Belgrado (Serbia)
Galleria Marktgasse, San Gallo (Svizzera)
1974 Galleria Modern Art, Arbon (Svizzera)
Galleria Spirale, Wil (Svizzera)
Galleria Contemporary Art, Gossau (Svizzera)
1975 Galleria 58, Berna (Germania)
1976 Galleria Steinman, Zurigo (Svizzera)
1990 Galleria Cvijeta Zuzoric, Belgrado (Serbia)
1997 Galleria Don Chisciotte, Roma
1998 Galleria Kod Pozorista, Belgrado (Serbia)
1999 Galleria Vorpal, New York (Stati Uniti)
2001 Galleria dell’Incisione, Brescia
2002 Galleria Il Tempietto, Brindisi
2003 Galleria Davico, Torino
Galleria dell’incisione, Brescia
2004 Galleria Forni, Bologna
2005 Galleria La Conchiglia, Roma
2007 Galleria Forni, Bologna
2008 Galleria Don Chisciotte, Roma
Panorama Museum, Bad Frankenhausen (Germania)
2009 Galleria Le Muse, Andria
2010 Galleria Nathalia Laue, Francoforte sul Meno (Germania)
Galleria Forni, Bologna
2011 Galleria Incontro d’Arte, Roma
Museo della Civiltà Romana, Roma
2013 Galleria 9900, Lienz (Austria)
Galleria dell’Incisione, Brescia
2014 Koller Gallery, Budapest (Ungheria)
Galleria Nathalia Laue, Francoforte sul Meno (Germania)
2015 Associazione culturale Atelier, Roma
Gruppo Deutsche Bank, “Finanza & Futuro”
2016 Galleria Forni, Bologna
Mostre collettive
Dal 1995 ad oggi ha partecipato a numerose mostre collettive, fiere d’arte e premi in Italia, Francia, Germania, Serbia, Ungheria, Regno Unito, Stati Uniti e Hong Kong.
Hanno scritto sul suo lavoro
Fulvio Abbate, Alberto Agazzani, Franco Basile, Argano Brigante, Luca Beatrice, Luca Canali, Carlo Fabrizio Carli, Laura Catini, Carla Cerutti, Vincenzo Consolo, Tiziana D’Acchille, Camillo Langone, Daniela Del Moro, Marco Di Capua, Dejan Djoric, Rosaria Fabrizio, Anguéliki Gardis, Ingolf Glaser, Aleksandra Jovicevic, Ana Kapor, Tullio Kezich, Liane Kotsch, Gerd Lindner, Nathalia Laue, Renzo Margonari, Lea Mattarella, Jelica Milojkovic, Mario Penelope, Maurizio Scaparro, Maurizio Sciaccaluga, Vittorio Sgarbi, Robertomaria Siena, Carmine Siniscalco, Radmila Stankovic, Roberto Tabozzi, Giorgio Titonel, Ljuba Trifunovic
Vladimir Pajević è ormai famoso per i suoi dipinti di alberi. Partendo dalla matrice chiaramente düreriana, per lui l’albero simboleggia qualcosa di sacro, quasi sublime, che in sé porta incanto e tranquillità. Gli alberi di Pajević allungano i loro rami nelle ville e nei boschetti, nei parchi e nelle foreste, in tutte le fasi della loro crescita e nelle loro numerose, meravigliose varietà, come simboli della vita in continua trasformazione, rigenerazione ed eternità.
Però, a differenza dei quadri precedenti, Pajević ogni tanto aggiunge qualche figura solitaria, di un bambino, una bambina, un cane, una bicicletta abbandonata, di persone smarrite o di oggetti trascurati. I suoi quadri catturano il momento di assoluta solitudine che precede la totale immersione con la natura.
Anche se i quadri di Pajević sembrano essere una quasi iperrealistica riproduzione della natura, tuttavia, questo è il loro più grande paradosso, perché i suoi dipinti sono filtrati dalla memoria e dalla sensibilità emotiva dell’artista, e simboleggiano il momento in cui uno si ricorda bene dei diversi colori delle foglie, delle sfumature del cielo, delle tonalità della luce e dell’emozione del momento, ma non di quando e dove tutto questo sia successo, se nella realtà oppure in sogno. In questo senso, i suoi quadri si trasfigurano nei paesaggi della memoria, diventando quasi metafisici.
Aleksandra Jovićević
Biografia
Vladimir Pajevic è nato a Belgrado nel 1948, dove ha studiato all’Accademia di Belle Arti, conseguendo il Master in pittura nel 1973. Esponente della pittura figurativa, fin dall’inizio della propria attività fa parte di quella corrente d’arte metafisica rimasta ancora attiva alla scuola belgradese. Da giovane partecipa a numerose mostre internazionali in Jugoslavia, Svizzera e Principato di Monaco. Soggiorna in Svizzera, dove collabora con importanti gallerie d’arte quali Steinman, Mummental e Spirale, per trasferirsi poi dal 1978 in Italia. Rapporti di lavoro e di amicizia lo legano a persone come Giuliano de Marsanich, Tiziano e Paola Forni, Chiara Fasser, inaugurando nelle loro gallerie numerose mostre personali. Vive e lavora a Roma.
Mostre personali
1973 Galleria Protocollo, Belgrado (Serbia)
Galleria Marktgasse, San Gallo (Svizzera)
1974 Galleria Modern Art, Arbon (Svizzera)
Galleria Spirale, Wil (Svizzera)
Galleria Contemporary Art, Gossau (Svizzera)
1975 Galleria 58, Berna (Germania)
1976 Galleria Steinman, Zurigo (Svizzera)
1990 Galleria Cvijeta Zuzoric, Belgrado (Serbia)
1997 Galleria Don Chisciotte, Roma
1998 Galleria Kod Pozorista, Belgrado (Serbia)
1999 Galleria Vorpal, New York (Stati Uniti)
2001 Galleria dell’Incisione, Brescia
2002 Galleria Il Tempietto, Brindisi
2003 Galleria Davico, Torino
Galleria dell’incisione, Brescia
2004 Galleria Forni, Bologna
2005 Galleria La Conchiglia, Roma
2007 Galleria Forni, Bologna
2008 Galleria Don Chisciotte, Roma
Panorama Museum, Bad Frankenhausen (Germania)
2009 Galleria Le Muse, Andria
2010 Galleria Nathalia Laue, Francoforte sul Meno (Germania)
Galleria Forni, Bologna
2011 Galleria Incontro d’Arte, Roma
Museo della Civiltà Romana, Roma
2013 Galleria 9900, Lienz (Austria)
Galleria dell’Incisione, Brescia
2014 Koller Gallery, Budapest (Ungheria)
Galleria Nathalia Laue, Francoforte sul Meno (Germania)
2015 Associazione culturale Atelier, Roma
Gruppo Deutsche Bank, “Finanza & Futuro”
2016 Galleria Forni, Bologna
Mostre collettive
Dal 1995 ad oggi ha partecipato a numerose mostre collettive, fiere d’arte e premi in Italia, Francia, Germania, Serbia, Ungheria, Regno Unito, Stati Uniti e Hong Kong.
Hanno scritto sul suo lavoro
Fulvio Abbate, Alberto Agazzani, Franco Basile, Argano Brigante, Luca Beatrice, Luca Canali, Carlo Fabrizio Carli, Laura Catini, Carla Cerutti, Vincenzo Consolo, Tiziana D’Acchille, Camillo Langone, Daniela Del Moro, Marco Di Capua, Dejan Djoric, Rosaria Fabrizio, Anguéliki Gardis, Ingolf Glaser, Aleksandra Jovicevic, Ana Kapor, Tullio Kezich, Liane Kotsch, Gerd Lindner, Nathalia Laue, Renzo Margonari, Lea Mattarella, Jelica Milojkovic, Mario Penelope, Maurizio Scaparro, Maurizio Sciaccaluga, Vittorio Sgarbi, Robertomaria Siena, Carmine Siniscalco, Radmila Stankovic, Roberto Tabozzi, Giorgio Titonel, Ljuba Trifunovic
08
ottobre 2021
Vladimir Pajevic – Paesaggi della memoria
Dall'otto al 30 ottobre 2021
arte contemporanea
Location
ASSOCIAZIONE CULTURALE ATELIER
Roma, Via Panisperna, 236, (Roma)
Roma, Via Panisperna, 236, (Roma)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato 18 - 20 o su appuntamento
Vernissage
8 Ottobre 2021, ore 19.00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico