Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Vlado Martek – Jezik u slobodi Linguaggio in libertà
Personale dedicata a uno dei più importanti artisti neo-concettuali croati: VLADO MARTEK, a cura di Dubravka Cherubini e Janka Vukmir, e con la collaborazione scientifica di Dubravka Đuric e Darko Šimicic; partecipa al progetto Words Room promosso dal network internazionale Continental Breakfast.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 16 aprile alle ore 18 allo Studio Tommaseo di Trieste si aprirà la personale di Vlado Martek Jezik u slobodi-Linguaggio in libertà, a cura di Dubravka Cherubini e Janka Vukmir, e con la collaborazione scientifica di Dubravka Đurić e Darko Šimičić. La mostra, con il patrocinio del Consolato Generale di Croazia e in collaborazione con l’Institute for Contemporary Art di Zagabria, è organizzata dal Comitato Trieste Contemporanea all’interno della sua attività di promozione e ricerca sull’arte dell’Europa centro orientale e partecipa al progetto Words Room promosso dal network internazionale Continental Breakfast.
Vlado Martek (Zagabria, 1951), poeta, pittore e saggista, è uno dei più importanti artisti neo-concettuali croati. Laureato in Lettere e Filosofia, lavora da tutta la vita in una biblioteca e fa il suo ingresso nel mondo delle arti visive scrivendo poesie. A metà degli anni Settanta, assieme, fra gli altri, a Mladen Stilinović e Željko Jerman, fonda il Group of Six Authors attivo a Zagabria dal 1975 al 1979 e impegnato nella decostruzione dell’ideologia dell’ultimo socialismo jugoslavo. Il gruppo, al cui interno ha elaborato il concetto di pre-poeta e pre-poesia, è stato il primo a uscire dagli spazi espositivi per lavorare sulle strade, principalmente in forma di azioni, mostre-azioni e interagendo con il pubblico. Da allora la comunicazione con il pubblico è diventata una componente fondamentale del lavoro di Martek.
Dopo aver praticato la scrittura in modo tradizionale, ha cominciato a produrre oggetti poetici, scrittura mista con altri oggetti e ricomposta in arte visiva. È stato un artista trans-mediale durante tutta la sua carriera e ancora oggi lavora simultaneamente con diversi media, passando dall’arte visiva alla poesia, dalla fotografia alla scrittura, dall’azione e dalla performance al disegno e all’installazione. In moto costante (e influenzato da Fluxus), tende a un’arte di provenienza Duchampiana, alla poesia concreta e all’esempio delle Avanguardie Storiche. Martek infine, non abbandonando mai la sua formazione filosofica, ha realizzato molte opere riguardanti la filosofia o rilevanti figure filosofiche del Ventesimo secolo europeo, e ha pubblicato numerosi libri d’artista e samizdats (letteratura clandestina dissidente), considerandoli una forma di attivismo sociale.
Le opere in mostra, ben 101 lavori, coprono quasi 30 anni di attività, dai primi anni Ottanta ai giorni nostri, e sono mescolate in gruppi tematici, a prescindere dall’anno di realizzazione o dalla tecnica, per sottolineare la libertà d’uso del linguaggio e per dimostrare la continuità e coerenza dei suoi interessi. Fra le altre, tre importanti opere sono dedicate alla nostra città con cui l’artista ha intrecciato un legame particolare: Trieste (1985), Being Trieste in Art (2007) e I’m idealising boundaries between Trieste and artists (2010). L’inaugurazione sarà un’occasione imperdibile per approfondire il valore storico della figura dell’artista e della sua ricerca con i critici Dubravka Đurić e Darko Šimičić, insieme ai quali lo stesso Martek condurrà una sorta di visita guidata-performance alla mostra.
una produzione Trieste Contemporanea e Studio Tommaseo; nell’ambito del progetto Words Room del network internazionale Continental Breakfast; con il patrocinio del Consolato Generale della Repubblica di Croazia a Trieste; con la collaborazione dell’Institute for Contemporary Art di Zagabria; con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia; con l’adesione della Casa dell’Arte di Trieste e con la partecipazione di Media Digital Business.
Vlado Martek (Zagabria, 1951), poeta, pittore e saggista, è uno dei più importanti artisti neo-concettuali croati. Laureato in Lettere e Filosofia, lavora da tutta la vita in una biblioteca e fa il suo ingresso nel mondo delle arti visive scrivendo poesie. A metà degli anni Settanta, assieme, fra gli altri, a Mladen Stilinović e Željko Jerman, fonda il Group of Six Authors attivo a Zagabria dal 1975 al 1979 e impegnato nella decostruzione dell’ideologia dell’ultimo socialismo jugoslavo. Il gruppo, al cui interno ha elaborato il concetto di pre-poeta e pre-poesia, è stato il primo a uscire dagli spazi espositivi per lavorare sulle strade, principalmente in forma di azioni, mostre-azioni e interagendo con il pubblico. Da allora la comunicazione con il pubblico è diventata una componente fondamentale del lavoro di Martek.
Dopo aver praticato la scrittura in modo tradizionale, ha cominciato a produrre oggetti poetici, scrittura mista con altri oggetti e ricomposta in arte visiva. È stato un artista trans-mediale durante tutta la sua carriera e ancora oggi lavora simultaneamente con diversi media, passando dall’arte visiva alla poesia, dalla fotografia alla scrittura, dall’azione e dalla performance al disegno e all’installazione. In moto costante (e influenzato da Fluxus), tende a un’arte di provenienza Duchampiana, alla poesia concreta e all’esempio delle Avanguardie Storiche. Martek infine, non abbandonando mai la sua formazione filosofica, ha realizzato molte opere riguardanti la filosofia o rilevanti figure filosofiche del Ventesimo secolo europeo, e ha pubblicato numerosi libri d’artista e samizdats (letteratura clandestina dissidente), considerandoli una forma di attivismo sociale.
Le opere in mostra, ben 101 lavori, coprono quasi 30 anni di attività, dai primi anni Ottanta ai giorni nostri, e sono mescolate in gruppi tematici, a prescindere dall’anno di realizzazione o dalla tecnica, per sottolineare la libertà d’uso del linguaggio e per dimostrare la continuità e coerenza dei suoi interessi. Fra le altre, tre importanti opere sono dedicate alla nostra città con cui l’artista ha intrecciato un legame particolare: Trieste (1985), Being Trieste in Art (2007) e I’m idealising boundaries between Trieste and artists (2010). L’inaugurazione sarà un’occasione imperdibile per approfondire il valore storico della figura dell’artista e della sua ricerca con i critici Dubravka Đurić e Darko Šimičić, insieme ai quali lo stesso Martek condurrà una sorta di visita guidata-performance alla mostra.
una produzione Trieste Contemporanea e Studio Tommaseo; nell’ambito del progetto Words Room del network internazionale Continental Breakfast; con il patrocinio del Consolato Generale della Repubblica di Croazia a Trieste; con la collaborazione dell’Institute for Contemporary Art di Zagabria; con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia; con l’adesione della Casa dell’Arte di Trieste e con la partecipazione di Media Digital Business.
16
aprile 2011
Vlado Martek – Jezik u slobodi Linguaggio in libertà
Dal 16 aprile al 18 giugno 2011
arte contemporanea
Location
STUDIO TOMMASEO
Trieste, Via Del Monte, 2/1, (Trieste)
Trieste, Via Del Monte, 2/1, (Trieste)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 17-20
Vernissage
16 Aprile 2011, ore 18.00
Autore
Curatore