Il 9 e il 10 giugno si svolgeranno a Roma, presso l’Aula Odeion del Museo dell’Arte Classica (Facoltà di Scienze Umanistiche / Facoltà di Lettere), due giornate internazionali di studio sul tema “Voce come soffio / Voce come gesto. Omaggio a Michiko Hirayama”, dedicate alla celebre interprete giapponese e alla sua lunga carriera artistica e musicale.
Nata nel 1923 a Tokyo, ove si è laureata in Arte Vocale, l’Hirayama si è stabilita sin dagli anni Cinquanta in Europa e ha contribuito alla definizione di alcuni eventi cruciali nella storia dell’avanguardia musicale del secondo dopoguerra, grazie ai ben noti sodalizi con Giacinto Scelsi e Domenico Guaccero e alle numerose collaborazioni con una vasta cerchia di artisti di varia nazionalità e generazione di appartenenza.
Nel corso delle quattro sedute previste verranno presentate relazioni inerenti al tema della voce nell’ambito della cultura occidentale e delle altre culture, in particolar modo di quella giapponese, della vocalità nella musica contemporanea attraverso sondaggi molteplici nei territori dell’avanguardia musicale, del teatro musicale, delle interazioni tra la voce e i generatori di suono elettroacustico, infine in alcune aree disciplinari adiacenti a quella musicale ove il legame con la voce, con il respiro, con il corpo ha creato le premesse per proficue e innovative interazioni.
Lo svolgimento delle due giornate vedrà la partecipazione di studiosi, musicologi, musicisti e artisti di varia e qualificata provenienza (tra gli altri: Mario Baroni, Corrado Bologna, Mauro Bortolotti, Paolo Emilio Carapezza, Alvin Curran, Rossana Dalmonte, Agostino Di Scipio, Jürgen Maehder, Veniero Rizzardi, Ivanka Stoianova) ed inoltre l’esibizione di alcuni cantanti formatisi alla scuola di Michiko Hirayama.