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Voci silenti
Collettiva di arte contemporanea sul tema della censura
Comunicato stampa
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“Ci sono diversi modi per rompere un silenzio. Uno di questi è ridare voce alle parole messe a tacere”
Voci Silenti racconta quello che molti di noi non vorremmo sentirci dire. Tratta di ciò che nel tempo abbiamo letto, sentito, percepito senza mai aver avuto tempo, voglia o modo di approfondirlo. Vuol essere un’iniziativa culturale legata al mondo dell’arte che dia adito alla riflessione senza mai arrogarsi il diritto della polemica o dell’imposizione. L’arte difatti porta con sé un grande privilegio, ed è quello di trasmettere un messaggio che c’era sfuggito, o che volutamente avevamo allontanato, sia esso un problema, una notizia o un fatto di cronaca.
In questo specifico frangente l’arte diviene il mezzo con cui gli artisti invitati, affermati o promettenti giovani, affrontano in maniera personale e indipendente il tema della censura attraverso diversi canali artistici. Pittura, fotografia, scultura e video installazioni sono quindi gli strumenti per parlare di censura politica, militare, religiosa e mediatica per una mostra che ha lo scopo di essere indiretta e riflessiva. Il dialogo con lo spettatore è quindi aperto e soggettivo: sta a chi osserva trovare, capire e approfondire il tema che viene di volta in volta affrontato.
Molte delle opere presenti sono site-specific e realizzate dagli artisti appositamente per questa mostra
Nicola Vinci ci presenta due inediti dittici fotografici con cui affronta il tema della censura del corpo e dell’abuso di quello infantile con i lavori titolati “Passo dopo Passo”. Lavori forti ma al contempo fedeli alla poesia e all’impatto estetico dell’immagine a cui egli stesso ci ha abituati.
Sulla morale e la finta-morale lavora anche Pierluca Cetera, presentando alcuni dipinti tratti dal lavoro “Le Ore”.
Pier Paolo Koss affronta invece il tema della democrazia e dell’importanza del simbolismo corporeo e politico, incentrando il suo lavoro sulla Russia di ieri e di oggi, sul potere militare e istituzionale che imprigiona un Paese, portando alla luce una realtà spesso nascosta e censurata, attraverso diverse opere, tra video installazioni, sculture e fotografia.
I Koroo (Angelo Foschini e Lavinia Iacomelli), con l’installazione “Wash Your Soul”, affrontano invece i gialli italiani irrisolti, casi di omicidi divenuti affari di stato messi a tacere. Tra la censura politica e religiosa lavorano anche Michelangelo Galliani e Andrej Mussa, rispettivamente presenti in mostra con una statua in marmo di Carrara, “Per Grazia Ricevuta”, e con un video documentario sugli insabbiamenti dei così detti casi X-Files americani.
Michele Lombardelli chiude la rosa degli artisti più affermati con il video-choc “Suicide Solution”, già oggetto di censura. Il percorso espositivo non manca inoltre di dare spazio a tre giovanissimi artisti, Francesco Petrillo (classe 1981), Gloria Sulli (classe 1982) e lo spagnolo Emilio Cejalvo (classe 1981), che per l’occasione affrontano il tema della censura giornalistica e mediatica in senso più ampio, argomento prediletto anche da Filippo Borella che presenta l’installazione “Emittente Clandestina”, opera prodotta con lo Studio Trickster, associazione mobile di artisti da lui fondato nel 1998.
Voci Silenti racconta quello che molti di noi non vorremmo sentirci dire. Tratta di ciò che nel tempo abbiamo letto, sentito, percepito senza mai aver avuto tempo, voglia o modo di approfondirlo. Vuol essere un’iniziativa culturale legata al mondo dell’arte che dia adito alla riflessione senza mai arrogarsi il diritto della polemica o dell’imposizione. L’arte difatti porta con sé un grande privilegio, ed è quello di trasmettere un messaggio che c’era sfuggito, o che volutamente avevamo allontanato, sia esso un problema, una notizia o un fatto di cronaca.
In questo specifico frangente l’arte diviene il mezzo con cui gli artisti invitati, affermati o promettenti giovani, affrontano in maniera personale e indipendente il tema della censura attraverso diversi canali artistici. Pittura, fotografia, scultura e video installazioni sono quindi gli strumenti per parlare di censura politica, militare, religiosa e mediatica per una mostra che ha lo scopo di essere indiretta e riflessiva. Il dialogo con lo spettatore è quindi aperto e soggettivo: sta a chi osserva trovare, capire e approfondire il tema che viene di volta in volta affrontato.
Molte delle opere presenti sono site-specific e realizzate dagli artisti appositamente per questa mostra
Nicola Vinci ci presenta due inediti dittici fotografici con cui affronta il tema della censura del corpo e dell’abuso di quello infantile con i lavori titolati “Passo dopo Passo”. Lavori forti ma al contempo fedeli alla poesia e all’impatto estetico dell’immagine a cui egli stesso ci ha abituati.
Sulla morale e la finta-morale lavora anche Pierluca Cetera, presentando alcuni dipinti tratti dal lavoro “Le Ore”.
Pier Paolo Koss affronta invece il tema della democrazia e dell’importanza del simbolismo corporeo e politico, incentrando il suo lavoro sulla Russia di ieri e di oggi, sul potere militare e istituzionale che imprigiona un Paese, portando alla luce una realtà spesso nascosta e censurata, attraverso diverse opere, tra video installazioni, sculture e fotografia.
I Koroo (Angelo Foschini e Lavinia Iacomelli), con l’installazione “Wash Your Soul”, affrontano invece i gialli italiani irrisolti, casi di omicidi divenuti affari di stato messi a tacere. Tra la censura politica e religiosa lavorano anche Michelangelo Galliani e Andrej Mussa, rispettivamente presenti in mostra con una statua in marmo di Carrara, “Per Grazia Ricevuta”, e con un video documentario sugli insabbiamenti dei così detti casi X-Files americani.
Michele Lombardelli chiude la rosa degli artisti più affermati con il video-choc “Suicide Solution”, già oggetto di censura. Il percorso espositivo non manca inoltre di dare spazio a tre giovanissimi artisti, Francesco Petrillo (classe 1981), Gloria Sulli (classe 1982) e lo spagnolo Emilio Cejalvo (classe 1981), che per l’occasione affrontano il tema della censura giornalistica e mediatica in senso più ampio, argomento prediletto anche da Filippo Borella che presenta l’installazione “Emittente Clandestina”, opera prodotta con lo Studio Trickster, associazione mobile di artisti da lui fondato nel 1998.
16
novembre 2007
Voci silenti
Dal 16 novembre al 14 dicembre 2007
arte contemporanea
Location
ATRE SPAZIO
Milano, Via Giovanni Battista Pergolesi, 8, (Milano)
Milano, Via Giovanni Battista Pergolesi, 8, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle 10.30 alle 19.30; domenica dalle 11.00 alle 18.00. lunedì chiuso
Vernissage
16 Novembre 2007, ore 18.30 – 21.00
Sito web
www.erodoto.org
Autore
Curatore