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Volkan Diyaroglu – wormholes
I collages i Volkan Diyaroglu sono intrinsecamente legati al resto della sua produzione artistica. La loro ironica e sintetica intelligenza è lo specchio della profusione esplosiva delle sue enormi tele. Ne è la silhoutte, il filtro. Scarnifica fino all’essenziale quello che è il fulcro nevralgico dell’opera dell’artista: il cortocircuito (spazio) temporale.
Comunicato stampa
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WORMHOLES
Se vedeva un bambino davanti a uno specchio,
scuoteva il dito con aria d'ammonimento e diceva, tutto serio:
«Non avvicinarti troppo a quella falla.
Non vuoi essere risucchiato in un altro universo, vero?»
da La colazione dei campioni
di Kurt Vonnegut
I collages i Volkan Diyaroglu sono intrinsecamente legati al resto della sua produzione artistica. La loro ironica e sintetica intelligenza è lo specchio della profusione esplosiva delle sue enormi tele. Ne è la silhoutte, il filtro. Scarnifica fino all’essenziale quello che è il fulcro nevralgico dell’opera dell’artista: il cortocircuito (spazio) temporale.
Nelle tele, così come (e forse ancor più) nei suoi collage, Diyaroglu sembra proporre una “preistorica umanità del futuro.” Non è un gioco di parole, perché secondo Volkan “Noi veniamo da dove andremo.” Il futuro e il passato sono nella stessa direzione all’interno della sua opera. Guardare avanti significa guardare alla notte dei tempi, scavarci dentro.
Nei 12 collages proposti da AR / CONTEMPORARY, il presente e il passato, il passato e il futuro, si incontrano attraverso porte, buchi, finestre: tunnel spaziotemporali. Quelli che sono definiti, nella scienza più stretta come anche nella letteratura più fantasiosa, Wormholes. Nelle immagini create, anzi composte, dall’artista, gli spazi/tempi sono collegati da questi passaggi improvvisi di chiara matrice surreale. Mucche, uomini, pesci e mani appaiono o cercano la fuga. Falle perdono acqua. Finestre e armadi segnano la strada, aprendo uno strappo nella realtà.
L’ironia e un immediato e bilanciato senso compositivo permeano immagini con il gusto dell’assurdo, ma anche pregne della drammatica ricerca di una fuga, di un ingresso, di un wormhole.
Se vedeva un bambino davanti a uno specchio,
scuoteva il dito con aria d'ammonimento e diceva, tutto serio:
«Non avvicinarti troppo a quella falla.
Non vuoi essere risucchiato in un altro universo, vero?»
da La colazione dei campioni
di Kurt Vonnegut
I collages i Volkan Diyaroglu sono intrinsecamente legati al resto della sua produzione artistica. La loro ironica e sintetica intelligenza è lo specchio della profusione esplosiva delle sue enormi tele. Ne è la silhoutte, il filtro. Scarnifica fino all’essenziale quello che è il fulcro nevralgico dell’opera dell’artista: il cortocircuito (spazio) temporale.
Nelle tele, così come (e forse ancor più) nei suoi collage, Diyaroglu sembra proporre una “preistorica umanità del futuro.” Non è un gioco di parole, perché secondo Volkan “Noi veniamo da dove andremo.” Il futuro e il passato sono nella stessa direzione all’interno della sua opera. Guardare avanti significa guardare alla notte dei tempi, scavarci dentro.
Nei 12 collages proposti da AR / CONTEMPORARY, il presente e il passato, il passato e il futuro, si incontrano attraverso porte, buchi, finestre: tunnel spaziotemporali. Quelli che sono definiti, nella scienza più stretta come anche nella letteratura più fantasiosa, Wormholes. Nelle immagini create, anzi composte, dall’artista, gli spazi/tempi sono collegati da questi passaggi improvvisi di chiara matrice surreale. Mucche, uomini, pesci e mani appaiono o cercano la fuga. Falle perdono acqua. Finestre e armadi segnano la strada, aprendo uno strappo nella realtà.
L’ironia e un immediato e bilanciato senso compositivo permeano immagini con il gusto dell’assurdo, ma anche pregne della drammatica ricerca di una fuga, di un ingresso, di un wormhole.
01
febbraio 2010
Volkan Diyaroglu – wormholes
Dal primo febbraio al 15 aprile 2010
arte contemporanea
Location
AR CONTEMPORARY GALLERY
Milano, Via Marco Polo, 11, (Milano)
Milano, Via Marco Polo, 11, (Milano)
Orario di apertura
Private View su appuntamento da lunedì a venerdì.
Autore
Curatore