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Wael Shawky
Il lavoro di Wael Shawky ha origine da ricerche e viaggi intrapresi nel tempo dall’artista nel suo paese natale e si serve delle tecniche e dei media più disparati: dal disegno alla scultura, ma soprattutto film, performance e storytelling,utilizzati per esprimere una poetica che combina elementi tradizionali alla contemporaneità della cultura araba.
Comunicato stampa
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La Galleria Lia Rumma è lieta di annunciare la prima mostra personale dell’artista egiziano Wael Shawky, che inaugurerà giovedì 28 giugno 2018 presso la sede di Napoli.
Il lavoro di Wael Shawky ha origine da ricerche e viaggi intrapresi nel tempo dall’artista nel suo paese natale e si serve delle tecniche e dei media più disparati: dal disegno alla scultura, ma soprattutto film, performance e storytelling, utilizzati per esprimere una poetica che combina elementi tradizionali alla contemporaneità della cultura araba. Con uno sguardo fisso alle vicende odierne, l’artista rilegge i caratteri culturali, religiosi ed artistici della storia medio-orientale, creando realtà terze che vivono e prosperano in un luogo immaginario.
Per la mostra di Napoli Shawky ha realizzato una serie inedita di sculture in bronzo, esposte nello spazio della prima sala, che raffigurano esseri poliformi, con una fisionomia inconsueta ed elaborata. Queste creature mitiche sono presenze antiche o preistoriche, dalle sembianze animalesche, che mutano e si trasformano in città fortificate, in rocche che sormontano aspre pendici, ma anche in piccoli borghi isolati o navi al largo di oceani immaginari. Tali figure fiabesche sembrano richiamare iconograficamente, allo stesso tempo, aspetti della cultura araba, riferimenti della civiltà medievale europea, o creature concepite dalla fantasia degli artisti surrealisti.
Alle pareti della stessa stanza sono esposti disegni, dai tratti leggeri e puliti, che ci riconducono allo stesso immaginario animato dalle creature rappresentate nelle sculture in bronzo.
Come dichiara Shawky in una conversazione con Carolyn Christov-Bakargiev, curatrice della mostra personale a lui dedicata al Castello di Rivoli nel 2016: “Il disegno non è mai qualcosa che posso prevedere. Può diventare un animale collegato a una città, per esempio. Ciò che voglio dall’opera è che alla fine sia sufficientemente precisa nei suoi dettagli da non poterne più criticare le singole parti, perché essa sembra esistere realmente, da qualche parte. Il paesaggio, la forma è lì, un animale a quattro zampe”.
Il percorso espositivo si conclude con la proiezione di Cabaret Crusades: The Horror Show Files (2010) primo film della trilogia Cabaret Crusades, iniziata nel 2010 e conclusa nel 2015, nella quale Shawky rilegge e racconta le vicende delle Crociate dalla prospettiva e con gli occhi del mondo arabo. I protagonisti sono marionette realizzate con diversi materiali come legno, argilla e vetro, che in modo straordinario sono mosse ad interpretare una storia mai scontata ed emozionante. Il film in mostra narra le vicende delle prime Crociate, dal 1096 al 1099, e l’artista si serve di antichi burattini provenienti dalla Collezione Lupi di Torino. Il film fu presentato anche al MoMA PS1 di New York nel 2015, insieme agli altri due che concludono la trilogia, in una mostra personale dedicata all’artista.
Il lavoro di Wael Shawky ha origine da ricerche e viaggi intrapresi nel tempo dall’artista nel suo paese natale e si serve delle tecniche e dei media più disparati: dal disegno alla scultura, ma soprattutto film, performance e storytelling, utilizzati per esprimere una poetica che combina elementi tradizionali alla contemporaneità della cultura araba. Con uno sguardo fisso alle vicende odierne, l’artista rilegge i caratteri culturali, religiosi ed artistici della storia medio-orientale, creando realtà terze che vivono e prosperano in un luogo immaginario.
Per la mostra di Napoli Shawky ha realizzato una serie inedita di sculture in bronzo, esposte nello spazio della prima sala, che raffigurano esseri poliformi, con una fisionomia inconsueta ed elaborata. Queste creature mitiche sono presenze antiche o preistoriche, dalle sembianze animalesche, che mutano e si trasformano in città fortificate, in rocche che sormontano aspre pendici, ma anche in piccoli borghi isolati o navi al largo di oceani immaginari. Tali figure fiabesche sembrano richiamare iconograficamente, allo stesso tempo, aspetti della cultura araba, riferimenti della civiltà medievale europea, o creature concepite dalla fantasia degli artisti surrealisti.
Alle pareti della stessa stanza sono esposti disegni, dai tratti leggeri e puliti, che ci riconducono allo stesso immaginario animato dalle creature rappresentate nelle sculture in bronzo.
Come dichiara Shawky in una conversazione con Carolyn Christov-Bakargiev, curatrice della mostra personale a lui dedicata al Castello di Rivoli nel 2016: “Il disegno non è mai qualcosa che posso prevedere. Può diventare un animale collegato a una città, per esempio. Ciò che voglio dall’opera è che alla fine sia sufficientemente precisa nei suoi dettagli da non poterne più criticare le singole parti, perché essa sembra esistere realmente, da qualche parte. Il paesaggio, la forma è lì, un animale a quattro zampe”.
Il percorso espositivo si conclude con la proiezione di Cabaret Crusades: The Horror Show Files (2010) primo film della trilogia Cabaret Crusades, iniziata nel 2010 e conclusa nel 2015, nella quale Shawky rilegge e racconta le vicende delle Crociate dalla prospettiva e con gli occhi del mondo arabo. I protagonisti sono marionette realizzate con diversi materiali come legno, argilla e vetro, che in modo straordinario sono mosse ad interpretare una storia mai scontata ed emozionante. Il film in mostra narra le vicende delle prime Crociate, dal 1096 al 1099, e l’artista si serve di antichi burattini provenienti dalla Collezione Lupi di Torino. Il film fu presentato anche al MoMA PS1 di New York nel 2015, insieme agli altri due che concludono la trilogia, in una mostra personale dedicata all’artista.
28
giugno 2018
Wael Shawky
Dal 28 giugno al 28 luglio 2018
arte contemporanea
Location
GALLERIA LIA RUMMA
Napoli, Via Vannella Gaetani, 12, (Napoli)
Napoli, Via Vannella Gaetani, 12, (Napoli)
Orario di apertura
Martedì – Sabato 11.00 – 13.30 / 14.30 – 19.00
Vernissage
28 Giugno 2018, ore 18,30
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