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Waiting for a landslide
Delle pietre in bronzo sostituiscono altrettante rocce, ponendo al centro il tempo geologico capace di riposizionare l’uomo e la natura in un unico e assoluto ecosistema
Comunicato stampa
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L’Associazione Culturale Dello Scompiglio presenta “Waiting for a landslide”, una nuova opera permanente di Andrea Nacciarriti, realizzata al termine del ciclo di residenze “Il giardino segreto” svolte tra l’autunno del 2023 e la primavera del 2024.
Delle pietre in bronzo sostituiscono altrettante rocce, da cui derivano i calchi, in un luogo del giardino dove un piccolo smottamento segna leggermente il paesaggio. Una frana è di per sé la visualizzazione geologica di una instabilità più profonda e invisibile ai nostri occhi. Protagonista del progetto è il tempo geologico che cambia inevitabilmente il punto di vista, riposizionando l’uomo e la natura in un unico enorme e assoluto ecosistema. Il prefisso eco deriva da oikos ossia casa o abitazione, quindi ambiente, che etimologicamente parlando, comprende tutto ciò che ci circonda anche ciò che non vediamo o percepiamo. L’ecosistema è dunque, seguendo la radice greca di sunistemi (raccogliere, mettere insieme) il luogo che unisce elementi biologici e non biologici.
Sostituire delle filladi, delle rocce presenti in quel lembo di frana con i loro omologhi in bronzo, materiale nobile della scultura, presuppone la perdita sino alla scomparsa del processo artistico. Porre la scultura in un luogo di per sé instabile e potenzialmente mobile espone alla precarietà la forma e l’organizzazione. Il rame e lo stagno di cui è composto il bronzo non smettono di incedere nel loro instabile e infinito flusso geologico. Questo ci permette di riflettere su quanto la nostra percezione si limiti a concepire l’artificio, frutto della tecnologia e dell’ingegno, quale presenza perenne, trascurandone ingenuamente la sua inevitabile impermanenza, quindi la possibilità di lasciar scorrere, lasciarsi scorrere, perdersi nel processo e curarlo senza interromperlo, piuttosto affiancandolo.
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Nella stessa giornata, dalle ore 11.00 alle ore 19.00, si inaugura inoltre:
- “Le maniglie dell’amore", mostra di Chiara Ventura, a cura di Angel Moya Garcia, in cui centodieci maniglie - una per ogni femminicidio registrato in Italia nel corso dell’ultimo anno - riproducono l’immagine di un cimitero di corpi silenziosi e di storie di donne senza più voce (fino al 13 aprile);
- “D’un tratto nel folto del bosco", due interventi di Antonio Della Guardia e Valentina Furian, a cura di Vasco Forconi, in cui una grande scultura e un intervento sonoro diffuso sono proposti come apparizioni temporanee nel bosco della Tenuta (progetto vincitore del bando Il giardino segreto - fino al 13 aprile);
- ”Officine Oniriche", di Gianluca Trusso Forgia, restituzione del ritiro residenziale svoltosi presso la Tenuta e mirato a sperimentare una connessione più̀ profonda tra l’individuo, i propri ritmi biologici, e l’immaginario onirico (progetto vincitore del bando Il giardino segreto - fino al 17 novembre).
Le inaugurazioni sono proposte nell’ambito della XX Giornata del Contemporaneo, grande evento annuale organizzato da AMACI per la promozione dell’arte contemporanea in Italia, con ingresso libero agli spazi espositivi.
Il programma prosegue alle ore 19.30 con "Fàtico", progetto coreografico e musicale di Irene Russolillo, prodotto da Orbita | Spellbound, in cui il canto e la danza battono il tempo di tre orazioni, componendo un discorso laico sulla sacralità. In scena vi sono due performer dotati di un microfono che diviene estensione del corpo, punto di innesco della relazione quasi-fisica con gli spettatori, grazie allo strumento fornito dall'atto vocale. Qui il canto non è un atto di spontaneità, ma il prodotto di una modificazione e potenziamento dell'enciclopedia di questa corporeità. Procedendo per raccordi e collisioni tra le materie sonica e coreutica, la performance chiede al pubblico di lasciarsi indirizzare: il fàtico ascolta!
Negli spazi della Tenuta Dello Scompiglio sono inoltre visitabili le opere permanenti: Camera #3, installazione di Cecilia Bertoni e Claire Guerrier con Carl G. Beukman; In sosta di f.marquespenteado; There is not a priori answer to this dilemma (The Dolphin Hotel) di Francesca Banchelli; W18S di Antonio Rovaldi e Ettore Favini; Un Esilio di Valentina Vetturi; L'Attesa di Cecilia Bertoni con Carl G. Beukman; la mostra collettiva Il Cimitero della Memoria; Arie per lo Scompiglio di Alfredo Pirri; Sunday Lunch, di Eugenio Tibaldi.
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Il Progetto Dello Scompiglio ideato e diretto dalla regista e artista Cecilia Bertoni, prende vita nella omonima Tenuta, situata alle porte di Lucca, sulle colline di Vorno; una realtà in cui le attività legate alle arti visive e performatiche negli spazi interni ed esterni e il dialogo e le attività con la terra, con il bosco, con la fauna, con l’elemento architettonico contribuiscono a una ricerca di cultura. Ogni scelta relativa al Progetto è perciò valutata in relazione alla propria sostenibilità ambientale, attraverso forme di interazione e di responsabilità. All'interno della Tenuta Dello Scompiglio, accanto all'Azienda Agricola e alla Cucina Dello Scompiglio, opera l'omonima Associazione Culturale. L'Associazione dal 2007 crea, produce e ospita spettacoli, concerti, mostre, installazioni; realizza residenze di artisti, laboratori, corsi e workshop; organizza e propone itinerari performatici all’aperto, visite guidate, lezioni Metodo Feldenkrais®; gestisce lo Spazio Performatico ed Espositivo (SPE). Una particolare attenzione è dedicata infine alle attività culturali per bambini e ragazzi, con rassegne teatrali, laboratori e campi estivi. www.delloscompiglio.org
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Biglietti
Giornata del contemporaneo (ore 11.00-19.00) ingresso libero
Performance: intero € 15,00 | ridotto € 10,00
Delle pietre in bronzo sostituiscono altrettante rocce, da cui derivano i calchi, in un luogo del giardino dove un piccolo smottamento segna leggermente il paesaggio. Una frana è di per sé la visualizzazione geologica di una instabilità più profonda e invisibile ai nostri occhi. Protagonista del progetto è il tempo geologico che cambia inevitabilmente il punto di vista, riposizionando l’uomo e la natura in un unico enorme e assoluto ecosistema. Il prefisso eco deriva da oikos ossia casa o abitazione, quindi ambiente, che etimologicamente parlando, comprende tutto ciò che ci circonda anche ciò che non vediamo o percepiamo. L’ecosistema è dunque, seguendo la radice greca di sunistemi (raccogliere, mettere insieme) il luogo che unisce elementi biologici e non biologici.
Sostituire delle filladi, delle rocce presenti in quel lembo di frana con i loro omologhi in bronzo, materiale nobile della scultura, presuppone la perdita sino alla scomparsa del processo artistico. Porre la scultura in un luogo di per sé instabile e potenzialmente mobile espone alla precarietà la forma e l’organizzazione. Il rame e lo stagno di cui è composto il bronzo non smettono di incedere nel loro instabile e infinito flusso geologico. Questo ci permette di riflettere su quanto la nostra percezione si limiti a concepire l’artificio, frutto della tecnologia e dell’ingegno, quale presenza perenne, trascurandone ingenuamente la sua inevitabile impermanenza, quindi la possibilità di lasciar scorrere, lasciarsi scorrere, perdersi nel processo e curarlo senza interromperlo, piuttosto affiancandolo.
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Nella stessa giornata, dalle ore 11.00 alle ore 19.00, si inaugura inoltre:
- “Le maniglie dell’amore", mostra di Chiara Ventura, a cura di Angel Moya Garcia, in cui centodieci maniglie - una per ogni femminicidio registrato in Italia nel corso dell’ultimo anno - riproducono l’immagine di un cimitero di corpi silenziosi e di storie di donne senza più voce (fino al 13 aprile);
- “D’un tratto nel folto del bosco", due interventi di Antonio Della Guardia e Valentina Furian, a cura di Vasco Forconi, in cui una grande scultura e un intervento sonoro diffuso sono proposti come apparizioni temporanee nel bosco della Tenuta (progetto vincitore del bando Il giardino segreto - fino al 13 aprile);
- ”Officine Oniriche", di Gianluca Trusso Forgia, restituzione del ritiro residenziale svoltosi presso la Tenuta e mirato a sperimentare una connessione più̀ profonda tra l’individuo, i propri ritmi biologici, e l’immaginario onirico (progetto vincitore del bando Il giardino segreto - fino al 17 novembre).
Le inaugurazioni sono proposte nell’ambito della XX Giornata del Contemporaneo, grande evento annuale organizzato da AMACI per la promozione dell’arte contemporanea in Italia, con ingresso libero agli spazi espositivi.
Il programma prosegue alle ore 19.30 con "Fàtico", progetto coreografico e musicale di Irene Russolillo, prodotto da Orbita | Spellbound, in cui il canto e la danza battono il tempo di tre orazioni, componendo un discorso laico sulla sacralità. In scena vi sono due performer dotati di un microfono che diviene estensione del corpo, punto di innesco della relazione quasi-fisica con gli spettatori, grazie allo strumento fornito dall'atto vocale. Qui il canto non è un atto di spontaneità, ma il prodotto di una modificazione e potenziamento dell'enciclopedia di questa corporeità. Procedendo per raccordi e collisioni tra le materie sonica e coreutica, la performance chiede al pubblico di lasciarsi indirizzare: il fàtico ascolta!
Negli spazi della Tenuta Dello Scompiglio sono inoltre visitabili le opere permanenti: Camera #3, installazione di Cecilia Bertoni e Claire Guerrier con Carl G. Beukman; In sosta di f.marquespenteado; There is not a priori answer to this dilemma (The Dolphin Hotel) di Francesca Banchelli; W18S di Antonio Rovaldi e Ettore Favini; Un Esilio di Valentina Vetturi; L'Attesa di Cecilia Bertoni con Carl G. Beukman; la mostra collettiva Il Cimitero della Memoria; Arie per lo Scompiglio di Alfredo Pirri; Sunday Lunch, di Eugenio Tibaldi.
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Il Progetto Dello Scompiglio ideato e diretto dalla regista e artista Cecilia Bertoni, prende vita nella omonima Tenuta, situata alle porte di Lucca, sulle colline di Vorno; una realtà in cui le attività legate alle arti visive e performatiche negli spazi interni ed esterni e il dialogo e le attività con la terra, con il bosco, con la fauna, con l’elemento architettonico contribuiscono a una ricerca di cultura. Ogni scelta relativa al Progetto è perciò valutata in relazione alla propria sostenibilità ambientale, attraverso forme di interazione e di responsabilità. All'interno della Tenuta Dello Scompiglio, accanto all'Azienda Agricola e alla Cucina Dello Scompiglio, opera l'omonima Associazione Culturale. L'Associazione dal 2007 crea, produce e ospita spettacoli, concerti, mostre, installazioni; realizza residenze di artisti, laboratori, corsi e workshop; organizza e propone itinerari performatici all’aperto, visite guidate, lezioni Metodo Feldenkrais®; gestisce lo Spazio Performatico ed Espositivo (SPE). Una particolare attenzione è dedicata infine alle attività culturali per bambini e ragazzi, con rassegne teatrali, laboratori e campi estivi. www.delloscompiglio.org
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Biglietti
Giornata del contemporaneo (ore 11.00-19.00) ingresso libero
Performance: intero € 15,00 | ridotto € 10,00
12
ottobre 2024
Waiting for a landslide
Dal 12 ottobre 2024 al 31 dicembre 2034
arte contemporanea
Location
TENUTA DELLO SCOMPIGLIO
Capannori, Via Di Vorno, 67, (Lucca)
Capannori, Via Di Vorno, 67, (Lucca)
Biglietti
€ 5,00
Orario di apertura
giovedì-sabato ore 14.00-18.00, o su appuntamento
Vernissage
12 Ottobre 2024, ore 11.00-19.00
Sito web
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