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Walker Evans – Anonymous / Walker Evans. Italia
Due mostre – oltre 200 fotografie, magazine, edizioni rare e documenti. Gli scatti del maestro che ha scritto alcune delle pagine più memorabili. “Anonymous” presenta il lavoro foto-redazionale sviluppato da Evans su numerose riviste americane a partire dal 1929.
“Walker Evans. Italia” Italia, prodotta espressamente per Fotografia Europea 2016 e per Palazzo Magnani, propone una selezione di fotografie del maestro americano – provenienti da collezioni pubbliche e private italiane – che hanno ispirato il linguaggio poetico di numerosi fotografi dell’immediato dopoguerra come Gabriele Basilico, Olivo Barbieri, Guido Guidi, Luigi Ghirri
Comunicato stampa
Segnala l'evento
WALKER EVANS
Due mostre – oltre 200 fotografie, magazine, edizioni rare e documenti.
Gli scatti del maestro che ha scritto alcune delle pagine più memorabili
del Novecento americano.
Un appuntamento imperdibile con la storia della fotografia.
Divenuto celebre per aver immortalato gli Stati Uniti della crisi economica degli anni trenta, Walker Evans
ha influenzato con le sue immagini il modo di fotografare di diverse generazioni di fotografi, da Robert
Frank a Henry Callahan a Luigi Ghirri, fino ad arrivare alle basi della corrente neorealista italiana.
Una fotografia, la sua, capace di impressionare per la semplicità ed efficacia nella descrizione di luoghi e
persone e che lo ha portato ad essere definito pioniere della “straight photography”. I suoi scatti, infatti,
prevalentemente in bianco e nero e con uno stile documentaristico austero e distaccato, hanno saputo
rappresentare brani di quotidianità – persone, paesaggi, edifici, oggetti – casuali e volutamente
impersonali, divenuti simboli del mondo da cui sono tratti e della cultura americana degli anni del New
Deal. Uno degli aspetti che rendono grande Walker Evans è la sua capacità di donare alla realtà ritratta,
umile e schietta, non solo bellezza ma anche, e soprattutto, dignità.
Palazzo Magnani di Reggio Emilia ospita dal 6 maggio al 10 luglio 2016, nella XI edizione di Fotografia
Europea, un evento unico, in anteprima nazionale, dedicato al grande Walker Evans: DUE MOSTRE,
appunto, che intendono indagare il sapore realistico e la valenza socio-culturale della sua ricerca fotografica
e il suo apporto alla storia della fotografia americana e a quella italiana.
La mostra WALKER EVANS. Anonymous, arriva in Italia, a Palazzo Magnani, dopo le tappe europee di Arles
e Bruxelles. Presenta il lavoro foto-redazionale sviluppato da Evans su numerose riviste americane a partire
dal 1929.
La mostra WALKER EVANS. Italia, prodotta espressamente per Fotografia Europea 2016 e per Palazzo
Magnani, propone una selezione di fotografie del maestro americano – provenienti da collezioni pubbliche
e private italiane – che hanno ispirato il linguaggio poetico di numerosi fotografi dell’immediato
dopoguerra come Gabriele Basilico, Olivo Barbieri, Guido Guidi, Luigi Ghirri.
L’approfondimento proposto da Palazzo Magnani sulla figura di Walker Evans offre un contributo
significativo al concept del Festival Fotografia Europea 2016, che invita ad un’ampia riflessione sul concetto
di “strade, viaggi, confini” dentro al racconto fotografico. Le due mostre, infatti, conducono il visitatore in
un viaggio tra realtà nude, incontri casuali, luoghi e strade pulsanti di quotidianità e evidenziano
contestualmente le potenzialità e i confini che il mezzo fotografico ha saputo esprimere grazie alla visione e
alle mani sapienti di uno dei suoi maestri indiscussi.
LE MOSTRE
Palazzo Magnani Reggio Emilia – 6 maggio/10 luglio 2016
WALKER EVANS. Anonymous
a cura di David Campany, Jean-Paul Deridder e Sam Stourdzé
prodotta da A Stichting Foundation, Bruxelles e da Rencontres d’Arles
promossa da Fondazione Palazzo Magnani e Comune di Reggio Emilia
catalogo: David Campany, Walker Evans, The Magazine Work, Steidl, 2014.
La mostra – che arriva a Palazzo Magnani in anteprima nazionale dopo le tappe europee di Arles e Bruxelles
– indaga un aspetto meno noto della produzione di Walker Evans, ponendo l'accento sulle immagini
pubblicate nelle riviste americane di grande diffusione a partire dal 1929.
Nel corso di questa esperienza, Evans sviluppa un metodo e una poetica basati su una stretta connessione e
complementarietà tra immagini e testi. A differenza di molti fotografi, infatti, Walker Evans non lavorava
per i magazine esclusivamente come fotografo, ma seguiva l’intero processo che conduceva alla
pubblicazione delle sue immagini. Era lui stesso spesso a scegliere il tema, a scrivere i testi, a selezionare
le foto e a curare l’impaginazione. Usava il bianco e nero, ma anche il colore.
Nel corso di quasi quattro decenni Evans ha utilizzato le pagine della rivista popolare per diffondere un suo
“contro-commento” alla società americana e ai suoi valori, una sorta di “resistenza culturale”. Mentre i
mass media indugiavano sul culto della celebrità, Evans fotografava anonimi cittadini, creando immagini
dirette e frontali delle condizioni del paese, con uno stile austero, di una chiarezza e semplicità prive di
ogni forma di idealismo romantico. Là dove i mass media hanno promosso il consumismo, Evans ha
indagato gli oggetti che hanno caratterizzato la vita quotidiana degli americani e le tracce del passato e
dello scorrere del tempo che permeano il presente. Era interessato a soggetti “diversi” come le automobili
delle discariche, i graffiti, le vetrine dei negozi e le cartoline.
I “foto-racconti” di Evans, sicuramente innovativi, ma dotati di un linguaggio visivo classico, sono stati
trascurati dalla storia e dalla critica fotografica fino a poco tempo fa. La mostra Anonymous – curata da
David Campany, Jean-Paul Deridder e Sam Stourdzé – presenta numerose riviste originali, stampe d'epoca
oltre a diversi documenti e materiali (oltre 100 fotografie e 80 riviste e magazine) che illustrano questo
aspetto inedito del lavoro di Walker Evans che può essere definito un pioniere della fotografia moderna,
dell'editing, della scrittura e del design grafico.
In mostra sono esposti inoltre gli scatti con cui Evans – armato di una fotocamera Contax formato 35 mm
nascosta sotto il cappotto – ha voluto immortalare cittadini senza nome sulle strade americane e nella
metropolitana di New York. Le immagini, di sapore amatoriale e vernacolare, sono una straordinaria
celebrazione della vita quotidiana.
WALKER EVANS. Italia
a cura di Laura Gasparini
prodotta e promossa da
Fondazione Palazzo Magnani, Comune di Reggio Emilia e Biblioteca Panizzi
catalogo a cura di Laura Gasparini, Walker Evans. Italia, Silvana Editoriale, 2016
Accanto alla mostra dedicata al Anonymous di Walker Evans, la Fondazione Palazzo Magnani propone una
esposizione, prodotta per l’occasione e presentata in anteprima nazionale, di grande originalità e interesse
rivolta alla fortuna che il maestro americano ha riscosso in Italia a partire dagli anni cinquanta.
La mostra, intitolata Walker Evans. Italia, desidera sottolineare lo stretto rapporto tra la generazione dei
fotografi dell’immediato dopoguerra, in particolare Gabriele Basilico, Olivo Barbieri, Guido Guidi, Luigi
Ghirri e l’opera di Walker Evans che, come quella di Lee Friedlander, Robert Franck, William Eggleston, è
stata fondamentale riferimento per la cultura visiva italiana dell’epoca, influenzando la ricerca artistica in
ambito fotografico e non solo, e andando ad arricchire spesso le collezioni pubbliche e private. Indagando
gli archivi di questi autori, infatti, sono emerse fotografie di Evans, ma anche cartoline, monografie e libri
rari - come le edizioni della mostra antologica, prima della storia intitolata a un singolo fotografo, che il
MoMa di New York dedica a Evans nel 1971. Ne è risultato uno spaccato generazionale culturalmente
attento non solo al linguaggio fotografico ma anche all’aspetto narrativo ed editoriale.
L’esposizione, curata da Laura Gasparini, è fotografica e bibliografica insieme. Sarà possibile infatti
ammirare, accanto ad oltre 50 opere di Evans provenienti da collezioni pubbliche (Centro Studi e Archivio
della Comunicazione–CSAC dell’Università di Parma, Galleria Civica di Modena) e private (Fondazione Mast,
la collezione di Guido Bertero e Marco Antonetto, la collezione di Giovanna Calvenzi e Gabriele Basilico),
anche numerosi libri ed edizioni rare presenti nelle raccolte personali di Ghirri, Basilico, Barbieri e Guidi,
insieme ad alcuni esemplari scatti degli stessi maestri italiani scaturiti dalla riflessione sulla lezione del
grande maestro americano.
Le immagini in mostra evidenziano la profonda influenza di Evans su questi fotografi dal punto di vista
formale e compositivo, nell’accuratezza dell’immagine e nella ricerca di equilibrio tra documentazione e
interpretazione, e motivano anche il grande interesse riservato dalla critica a loro e a Evans, a
testimonianza di quanto il gusto e l'attenzione per la fotografia documentale, una volta relegata al mondo
degli archivi e della documentazione, abbia subito un’evoluzione straordinaria , rientrando a pieno titolo
nelle collezioni d’arte.
BREVE BIOGRAFIA
Walker Evans (3 novembre 1903, St. Louis, Missouri - 10 aprile 1975, New Haven, Connecticut)
appassionato di letteratura - Flaubert, Baudelaire, Joyce, Hemingway - dopo aver trascorso un anno a
Parigi, studiano alla Sorbona, torna a New York nel 1927 con l'intenzione di diventare uno scrittore. I suoi
primi soggetti fotografici sono dedicati alla vita urbana di Manhattan alla fine del 1920, immagini
fortemente influenzate dal modernismo europeo.
Nel 1934 inizia la sua collaborazione con la rivista Fortune. Dal 1935 al 1937, Evans lavora per la
Resettlement Administration, in seguito ribattezzata Farm Security Administration o FSA. La mission di
questa agenzia governativa del Ministero dell'Agricoltura era quello di fornire uno spaccato fotografico
dell'America rurale nel periodo della Grande Depressione per sostenere la politica progressista
dell’amministrazione del presidente Franklin Roosevelt.
Walker Evans attraverserà molti stati americani - Pennsylvania, West Virginia, South Carolina, Georgia,
Alabama, Mississippi e Louisiana - dotato di un fotocamera di grande formato (8x10 pollici). Qui realizzerà
la maggior parte delle sue immagini divenute leggendarie. Nutrito della fotografia di Mathew Brady, Paul
Strand, Ralph Steiner e soprattutto Eugène Atget e August Sander, Evans associa a un'immagine
documentaria (sintesi del mondo tangibile, immagine chiara, pulita, silenziosa) la sua traduzione soggettiva,
la sua interpretazione poetica. Usa il termine di stile documentario [documentary style] e parla di
documentario lirico per descrivere il suo approccio. Nell’estate 1936, Walker Evans lascia la FSA e parte in
direzione Alabama con il suo amico, lo scrittore James Agee, assunto da Fortune per realizzare un reportage
sulla mezzadria del cotone. Vivranno per diverse settimane con le famiglie Burroughs, Tingle e Fields. Il libro
Let Us Now Praise Famous Men sarà pubblicato nel 1941.
Nel 1938 il Museum of Modern Art di New York pubblica American Photographs in occasione della prima
retrospettiva dell'opera di Walker Evans. Questo libro rimane una delle opere chiave della storia della
fotografia. Bisognerà attendere il 1971 affinché il MoMA lo consacri con una nuova mostra.
Tra il 1938 e il 1941, Evans realizza una considerevole serie di ritratti nella metropolitana di New York
(Many are Called pubblicato nel 1966). Dotato di una Contax 35 mm nascosta sotto il cappotto invernale,
Evans fotografa, a breve distanza, passeggeri “inconsapevoli” seduti di fronte a lui, immersi nei loro
pensieri. Diffidando sempre della dimensione arty di una certa fotografia, aperta alla cultura popolare,
all’architettura vernacolare, va rapidamente ad interessarsi alla stampa illustrata. Raccoglie o colleziona
immagini di diversa tipologia, cartoline, cartelloni pubblicitari, ritagli di giornale ... Collabora con numerose
riviste come Harper 's Bazaar, Vogue, Architectural Forum e Life.
"Labor Anonymous" è pubblicato sulla rivista Fortune nel novembre 1946. Nel 1948, Walker Evans è
nominato redattore fotografico a Fortune, una posizione che occuperà per diciassette anni e che gli
permetterà di affinare la sua analisi sulla messa in sequenza delle immagini e sul rapporto tra immagine e
parola. Nel 1973, Evans scopre la tecnica a stampa istantanea Polaroid SX70. Trae così un’importante serie
di fotografie a colori incentrate sull’interpretazione geometrica di segnali stradali, oggetti dipinti, insegne, e
rifiuti... Queste Polaroids rivelano molto anche dei suoi ritratti personali, le sue ultime immagini.
A city street will tell you as much in its way as your morning newspaper tells. One fact it will not
only tell you but rub into you hard: everybody works.
Walker Evans, unpublished notes for ‘Labor Anonymous’, August 23, 1946,
Walker Evans Archive, The Metropolitan Museum of Art, New York.
Le mostre sono realizzate grazie al contributo di:
Camera di Commercio di Reggio Emilia
Fondazione Pietro Manodori
PM Interni
Studio Legale Sutich Barbieri Sutich
Venturini Baldini
Zanfi – pavimenti in legno
EVENTI
SABATO 7 MAGGIO
ore 10.00
Palazzo Magnani, Corso Garibaldi, 29 – Reggio Emilia
Visita guidata alla mostra “WALKER EVANS. ANONYMOUS”
condotta dai curatori Jean-Paul Deridder, Sam Stourdzé e da Jerry Thompson.
Consigliata la prenotazione
ore 19.00
Palazzo Magnani, Corso Garibaldi, 29 – Reggio Emilia
Visita guidata alle mostre “WALKER EVANS. ANONYMOUS” e “WALKER EVANS. ITALIA”
con gli storici dell’arte della Fondazione Palazzo Magnani
Consigliata la prenotazione
ore 21.00
Teatro Cavallerizza, Viale Allegri – Reggio Emilia
OMAGGIO A WALKER EVANS. MUSICA DAL NUOVO MONDO
lezione-concerto al pianoforte del Maestro Marcello Mazzoni
DOMENICA 8 MAGGIO
ore 12.00
Teatro Cavallerizza, Viale Allegri – Reggio Emilia
Conferenza “WALKER EVANS. ANONYMOUS”
Jean-Paul Deridder e Jerry Thompson dialogano con Michele Smargiassi
ore 15.00
Palazzo Magnani, Corso Garibaldi, 29 – Reggio Emilia
Visita guidata alla mostra “WALKER EVANS. ITALIA”
condotta dalla curatrice Laura Gasparini insieme agli autori Olivo Barbieri e Giovanna Calvenzi.
Consigliata la prenotazione.
ore 18.00
Palazzo Magnani, Corso Garibaldi, 29 – Reggio Emilia
Visita guidata alle mostre “WALKER EVANS. ANONYMOUS” e “WALKER EVANS. ITALIA”
con gli storici dell’arte della Fondazione Palazzo Magnani
Consigliata la prenotazione.
VENERDI’ 13 MAGGIO
ore 18.30
Palazzo Magnani, Corso Garibaldi, 29 – Reggio Emilia
Aperitivo con l’autore: GIOVANNA CALVENZI
e con Laura Gasparini curatrice di “WALKER EVANS. ITALIA”
conversazione e aperitivo con l’autore, 5€
conversazione e aperitivo con l’autore con visita alla mostra, biglietto + 5€
Consigliata la prenotazione
SABATO 14 MAGGIO
dalle ore 16.00 alle ore 20.00
Corso Garibaldi – Reggio Emilia
“È TEMPO DI STRADA”
Un viaggio nel tempo alla scoperta della storia di Via della Ghiara (Corso Garibaldi)
Antichi mestieri e giochi tradizionali di strada
ore 21.00
Sala conferenze “Gualdi” Palazzo Magnani, Corso Garibaldi 31
EXTREMEIZMS, arpa, violino, violoncello
Forme musicali sulla linea di confine tra composizione e improvvisazione
musica di Philip Corner
Silvia Tarozzi, violino
Rhodri Davies, arpa
Deborah Walker, violoncello
VENERDÌ 20 MAGGIO
ore 18.30
Palazzo Magnani, Corso Garibaldi, 29 – Reggio Emilia
Aperitivo con l’autore: GUIDO GUIDI
e con Laura Gasparini curatrice di “WALKER EVANS. ITALIA”
conversazione e aperitivo con l’autore, 5€
conversazione e aperitivo con l’autore con visita alla mostra, biglietto + 5€
Consigliata la prenotazione
MERCOLEDI’ 25 MAGGIO
ore 21
Sala conferenze “Gualdi” Palazzo Magnani, Corso Garibaldi 31
“ALL’INTERSEZIONE DI ORIENTE E OCCIDENTE” contaminazioni tra fotografia e cinema, a cura di Luca Panaro
Festival EstAsia – evento collaterale
VENERDI’ 27 MAGGIO
ore 18.30
Palazzo Magnani, Corso Garibaldi, 29 – Reggio Emilia
Aperitivo con l’autore: OLIVO BARBIERI
e con Laura Gasparini curatrice di “WALKER EVANS. ITALIA”
conversazione e aperitivo con l’autore, 5€
conversazione e aperitivo con l’autore con visita alla mostra, biglietto + 5€
Consigliata la prenotazione
MERCOLEDI’ 1 GIUGNO
Ore 21.00
Sala conferenze “Gualdi” Palazzo Magnani, Corso Garibaldi 31
“COME UNA FAVOLA …” - audiovisivi di Ivano Bolondi
Festival EstAsia – evento collaterale
SABATO 4 GIUGNO
dalle ore 22.00 alle 02.00
Palazzo Magnani, Corso Garibaldi, 29 – Reggio Emilia
LA NOTTE DEGLI ANONIMI
Evento performativo dentro le sale delle mostre dedicate a Walker Evans
(evento a pagamento) in collaborazione con Spazio Gerra e Bottega Burger Bar
Ogni venerdì e sabato, alle ore 21.30 (dal 13 maggio al 10 luglio)
Ogni domenica alle ore 11(dal 15 maggio al 12 giugno)
Palazzo Magnani, Corso Garibaldi, 29 – Reggio Emilia
VISITE GUIDATE PER VISITATORI SINGOLI
condotte dagli storici dell’arte della Fondazione Palazzo Magnani
necessaria la prenotazione, fino ad esaurimento posti
biglietto ingresso + 3,00 euro a persona
Durante tutto il periodo di mostra (a partire dall’11 maggio)
VISITE GUIDATE PER GRUPPI
necessaria la prenotazione, fino ad esaurimento posti
- per gruppi fino massimo 26 persone: 3,00 euro a persona
- visita guidata in lingua (inglese, francese): 5,00 euro a persona
Durante tutto il periodo di mostra (a partire dall’11 maggio)
VISITE GUIDATE PER LE SCUOLE necessaria la prenotazione
- per le Scuole di ogni ordine e grado: 3€ a studente, biglietto gratuito
Per informazioni e prenotazioni
Palazzo Magnani, tel. 0522/454437-444446, info@palazzomagnani.it
Due mostre – oltre 200 fotografie, magazine, edizioni rare e documenti.
Gli scatti del maestro che ha scritto alcune delle pagine più memorabili
del Novecento americano.
Un appuntamento imperdibile con la storia della fotografia.
Divenuto celebre per aver immortalato gli Stati Uniti della crisi economica degli anni trenta, Walker Evans
ha influenzato con le sue immagini il modo di fotografare di diverse generazioni di fotografi, da Robert
Frank a Henry Callahan a Luigi Ghirri, fino ad arrivare alle basi della corrente neorealista italiana.
Una fotografia, la sua, capace di impressionare per la semplicità ed efficacia nella descrizione di luoghi e
persone e che lo ha portato ad essere definito pioniere della “straight photography”. I suoi scatti, infatti,
prevalentemente in bianco e nero e con uno stile documentaristico austero e distaccato, hanno saputo
rappresentare brani di quotidianità – persone, paesaggi, edifici, oggetti – casuali e volutamente
impersonali, divenuti simboli del mondo da cui sono tratti e della cultura americana degli anni del New
Deal. Uno degli aspetti che rendono grande Walker Evans è la sua capacità di donare alla realtà ritratta,
umile e schietta, non solo bellezza ma anche, e soprattutto, dignità.
Palazzo Magnani di Reggio Emilia ospita dal 6 maggio al 10 luglio 2016, nella XI edizione di Fotografia
Europea, un evento unico, in anteprima nazionale, dedicato al grande Walker Evans: DUE MOSTRE,
appunto, che intendono indagare il sapore realistico e la valenza socio-culturale della sua ricerca fotografica
e il suo apporto alla storia della fotografia americana e a quella italiana.
La mostra WALKER EVANS. Anonymous, arriva in Italia, a Palazzo Magnani, dopo le tappe europee di Arles
e Bruxelles. Presenta il lavoro foto-redazionale sviluppato da Evans su numerose riviste americane a partire
dal 1929.
La mostra WALKER EVANS. Italia, prodotta espressamente per Fotografia Europea 2016 e per Palazzo
Magnani, propone una selezione di fotografie del maestro americano – provenienti da collezioni pubbliche
e private italiane – che hanno ispirato il linguaggio poetico di numerosi fotografi dell’immediato
dopoguerra come Gabriele Basilico, Olivo Barbieri, Guido Guidi, Luigi Ghirri.
L’approfondimento proposto da Palazzo Magnani sulla figura di Walker Evans offre un contributo
significativo al concept del Festival Fotografia Europea 2016, che invita ad un’ampia riflessione sul concetto
di “strade, viaggi, confini” dentro al racconto fotografico. Le due mostre, infatti, conducono il visitatore in
un viaggio tra realtà nude, incontri casuali, luoghi e strade pulsanti di quotidianità e evidenziano
contestualmente le potenzialità e i confini che il mezzo fotografico ha saputo esprimere grazie alla visione e
alle mani sapienti di uno dei suoi maestri indiscussi.
LE MOSTRE
Palazzo Magnani Reggio Emilia – 6 maggio/10 luglio 2016
WALKER EVANS. Anonymous
a cura di David Campany, Jean-Paul Deridder e Sam Stourdzé
prodotta da A Stichting Foundation, Bruxelles e da Rencontres d’Arles
promossa da Fondazione Palazzo Magnani e Comune di Reggio Emilia
catalogo: David Campany, Walker Evans, The Magazine Work, Steidl, 2014.
La mostra – che arriva a Palazzo Magnani in anteprima nazionale dopo le tappe europee di Arles e Bruxelles
– indaga un aspetto meno noto della produzione di Walker Evans, ponendo l'accento sulle immagini
pubblicate nelle riviste americane di grande diffusione a partire dal 1929.
Nel corso di questa esperienza, Evans sviluppa un metodo e una poetica basati su una stretta connessione e
complementarietà tra immagini e testi. A differenza di molti fotografi, infatti, Walker Evans non lavorava
per i magazine esclusivamente come fotografo, ma seguiva l’intero processo che conduceva alla
pubblicazione delle sue immagini. Era lui stesso spesso a scegliere il tema, a scrivere i testi, a selezionare
le foto e a curare l’impaginazione. Usava il bianco e nero, ma anche il colore.
Nel corso di quasi quattro decenni Evans ha utilizzato le pagine della rivista popolare per diffondere un suo
“contro-commento” alla società americana e ai suoi valori, una sorta di “resistenza culturale”. Mentre i
mass media indugiavano sul culto della celebrità, Evans fotografava anonimi cittadini, creando immagini
dirette e frontali delle condizioni del paese, con uno stile austero, di una chiarezza e semplicità prive di
ogni forma di idealismo romantico. Là dove i mass media hanno promosso il consumismo, Evans ha
indagato gli oggetti che hanno caratterizzato la vita quotidiana degli americani e le tracce del passato e
dello scorrere del tempo che permeano il presente. Era interessato a soggetti “diversi” come le automobili
delle discariche, i graffiti, le vetrine dei negozi e le cartoline.
I “foto-racconti” di Evans, sicuramente innovativi, ma dotati di un linguaggio visivo classico, sono stati
trascurati dalla storia e dalla critica fotografica fino a poco tempo fa. La mostra Anonymous – curata da
David Campany, Jean-Paul Deridder e Sam Stourdzé – presenta numerose riviste originali, stampe d'epoca
oltre a diversi documenti e materiali (oltre 100 fotografie e 80 riviste e magazine) che illustrano questo
aspetto inedito del lavoro di Walker Evans che può essere definito un pioniere della fotografia moderna,
dell'editing, della scrittura e del design grafico.
In mostra sono esposti inoltre gli scatti con cui Evans – armato di una fotocamera Contax formato 35 mm
nascosta sotto il cappotto – ha voluto immortalare cittadini senza nome sulle strade americane e nella
metropolitana di New York. Le immagini, di sapore amatoriale e vernacolare, sono una straordinaria
celebrazione della vita quotidiana.
WALKER EVANS. Italia
a cura di Laura Gasparini
prodotta e promossa da
Fondazione Palazzo Magnani, Comune di Reggio Emilia e Biblioteca Panizzi
catalogo a cura di Laura Gasparini, Walker Evans. Italia, Silvana Editoriale, 2016
Accanto alla mostra dedicata al Anonymous di Walker Evans, la Fondazione Palazzo Magnani propone una
esposizione, prodotta per l’occasione e presentata in anteprima nazionale, di grande originalità e interesse
rivolta alla fortuna che il maestro americano ha riscosso in Italia a partire dagli anni cinquanta.
La mostra, intitolata Walker Evans. Italia, desidera sottolineare lo stretto rapporto tra la generazione dei
fotografi dell’immediato dopoguerra, in particolare Gabriele Basilico, Olivo Barbieri, Guido Guidi, Luigi
Ghirri e l’opera di Walker Evans che, come quella di Lee Friedlander, Robert Franck, William Eggleston, è
stata fondamentale riferimento per la cultura visiva italiana dell’epoca, influenzando la ricerca artistica in
ambito fotografico e non solo, e andando ad arricchire spesso le collezioni pubbliche e private. Indagando
gli archivi di questi autori, infatti, sono emerse fotografie di Evans, ma anche cartoline, monografie e libri
rari - come le edizioni della mostra antologica, prima della storia intitolata a un singolo fotografo, che il
MoMa di New York dedica a Evans nel 1971. Ne è risultato uno spaccato generazionale culturalmente
attento non solo al linguaggio fotografico ma anche all’aspetto narrativo ed editoriale.
L’esposizione, curata da Laura Gasparini, è fotografica e bibliografica insieme. Sarà possibile infatti
ammirare, accanto ad oltre 50 opere di Evans provenienti da collezioni pubbliche (Centro Studi e Archivio
della Comunicazione–CSAC dell’Università di Parma, Galleria Civica di Modena) e private (Fondazione Mast,
la collezione di Guido Bertero e Marco Antonetto, la collezione di Giovanna Calvenzi e Gabriele Basilico),
anche numerosi libri ed edizioni rare presenti nelle raccolte personali di Ghirri, Basilico, Barbieri e Guidi,
insieme ad alcuni esemplari scatti degli stessi maestri italiani scaturiti dalla riflessione sulla lezione del
grande maestro americano.
Le immagini in mostra evidenziano la profonda influenza di Evans su questi fotografi dal punto di vista
formale e compositivo, nell’accuratezza dell’immagine e nella ricerca di equilibrio tra documentazione e
interpretazione, e motivano anche il grande interesse riservato dalla critica a loro e a Evans, a
testimonianza di quanto il gusto e l'attenzione per la fotografia documentale, una volta relegata al mondo
degli archivi e della documentazione, abbia subito un’evoluzione straordinaria , rientrando a pieno titolo
nelle collezioni d’arte.
BREVE BIOGRAFIA
Walker Evans (3 novembre 1903, St. Louis, Missouri - 10 aprile 1975, New Haven, Connecticut)
appassionato di letteratura - Flaubert, Baudelaire, Joyce, Hemingway - dopo aver trascorso un anno a
Parigi, studiano alla Sorbona, torna a New York nel 1927 con l'intenzione di diventare uno scrittore. I suoi
primi soggetti fotografici sono dedicati alla vita urbana di Manhattan alla fine del 1920, immagini
fortemente influenzate dal modernismo europeo.
Nel 1934 inizia la sua collaborazione con la rivista Fortune. Dal 1935 al 1937, Evans lavora per la
Resettlement Administration, in seguito ribattezzata Farm Security Administration o FSA. La mission di
questa agenzia governativa del Ministero dell'Agricoltura era quello di fornire uno spaccato fotografico
dell'America rurale nel periodo della Grande Depressione per sostenere la politica progressista
dell’amministrazione del presidente Franklin Roosevelt.
Walker Evans attraverserà molti stati americani - Pennsylvania, West Virginia, South Carolina, Georgia,
Alabama, Mississippi e Louisiana - dotato di un fotocamera di grande formato (8x10 pollici). Qui realizzerà
la maggior parte delle sue immagini divenute leggendarie. Nutrito della fotografia di Mathew Brady, Paul
Strand, Ralph Steiner e soprattutto Eugène Atget e August Sander, Evans associa a un'immagine
documentaria (sintesi del mondo tangibile, immagine chiara, pulita, silenziosa) la sua traduzione soggettiva,
la sua interpretazione poetica. Usa il termine di stile documentario [documentary style] e parla di
documentario lirico per descrivere il suo approccio. Nell’estate 1936, Walker Evans lascia la FSA e parte in
direzione Alabama con il suo amico, lo scrittore James Agee, assunto da Fortune per realizzare un reportage
sulla mezzadria del cotone. Vivranno per diverse settimane con le famiglie Burroughs, Tingle e Fields. Il libro
Let Us Now Praise Famous Men sarà pubblicato nel 1941.
Nel 1938 il Museum of Modern Art di New York pubblica American Photographs in occasione della prima
retrospettiva dell'opera di Walker Evans. Questo libro rimane una delle opere chiave della storia della
fotografia. Bisognerà attendere il 1971 affinché il MoMA lo consacri con una nuova mostra.
Tra il 1938 e il 1941, Evans realizza una considerevole serie di ritratti nella metropolitana di New York
(Many are Called pubblicato nel 1966). Dotato di una Contax 35 mm nascosta sotto il cappotto invernale,
Evans fotografa, a breve distanza, passeggeri “inconsapevoli” seduti di fronte a lui, immersi nei loro
pensieri. Diffidando sempre della dimensione arty di una certa fotografia, aperta alla cultura popolare,
all’architettura vernacolare, va rapidamente ad interessarsi alla stampa illustrata. Raccoglie o colleziona
immagini di diversa tipologia, cartoline, cartelloni pubblicitari, ritagli di giornale ... Collabora con numerose
riviste come Harper 's Bazaar, Vogue, Architectural Forum e Life.
"Labor Anonymous" è pubblicato sulla rivista Fortune nel novembre 1946. Nel 1948, Walker Evans è
nominato redattore fotografico a Fortune, una posizione che occuperà per diciassette anni e che gli
permetterà di affinare la sua analisi sulla messa in sequenza delle immagini e sul rapporto tra immagine e
parola. Nel 1973, Evans scopre la tecnica a stampa istantanea Polaroid SX70. Trae così un’importante serie
di fotografie a colori incentrate sull’interpretazione geometrica di segnali stradali, oggetti dipinti, insegne, e
rifiuti... Queste Polaroids rivelano molto anche dei suoi ritratti personali, le sue ultime immagini.
A city street will tell you as much in its way as your morning newspaper tells. One fact it will not
only tell you but rub into you hard: everybody works.
Walker Evans, unpublished notes for ‘Labor Anonymous’, August 23, 1946,
Walker Evans Archive, The Metropolitan Museum of Art, New York.
Le mostre sono realizzate grazie al contributo di:
Camera di Commercio di Reggio Emilia
Fondazione Pietro Manodori
PM Interni
Studio Legale Sutich Barbieri Sutich
Venturini Baldini
Zanfi – pavimenti in legno
EVENTI
SABATO 7 MAGGIO
ore 10.00
Palazzo Magnani, Corso Garibaldi, 29 – Reggio Emilia
Visita guidata alla mostra “WALKER EVANS. ANONYMOUS”
condotta dai curatori Jean-Paul Deridder, Sam Stourdzé e da Jerry Thompson.
Consigliata la prenotazione
ore 19.00
Palazzo Magnani, Corso Garibaldi, 29 – Reggio Emilia
Visita guidata alle mostre “WALKER EVANS. ANONYMOUS” e “WALKER EVANS. ITALIA”
con gli storici dell’arte della Fondazione Palazzo Magnani
Consigliata la prenotazione
ore 21.00
Teatro Cavallerizza, Viale Allegri – Reggio Emilia
OMAGGIO A WALKER EVANS. MUSICA DAL NUOVO MONDO
lezione-concerto al pianoforte del Maestro Marcello Mazzoni
DOMENICA 8 MAGGIO
ore 12.00
Teatro Cavallerizza, Viale Allegri – Reggio Emilia
Conferenza “WALKER EVANS. ANONYMOUS”
Jean-Paul Deridder e Jerry Thompson dialogano con Michele Smargiassi
ore 15.00
Palazzo Magnani, Corso Garibaldi, 29 – Reggio Emilia
Visita guidata alla mostra “WALKER EVANS. ITALIA”
condotta dalla curatrice Laura Gasparini insieme agli autori Olivo Barbieri e Giovanna Calvenzi.
Consigliata la prenotazione.
ore 18.00
Palazzo Magnani, Corso Garibaldi, 29 – Reggio Emilia
Visita guidata alle mostre “WALKER EVANS. ANONYMOUS” e “WALKER EVANS. ITALIA”
con gli storici dell’arte della Fondazione Palazzo Magnani
Consigliata la prenotazione.
VENERDI’ 13 MAGGIO
ore 18.30
Palazzo Magnani, Corso Garibaldi, 29 – Reggio Emilia
Aperitivo con l’autore: GIOVANNA CALVENZI
e con Laura Gasparini curatrice di “WALKER EVANS. ITALIA”
conversazione e aperitivo con l’autore, 5€
conversazione e aperitivo con l’autore con visita alla mostra, biglietto + 5€
Consigliata la prenotazione
SABATO 14 MAGGIO
dalle ore 16.00 alle ore 20.00
Corso Garibaldi – Reggio Emilia
“È TEMPO DI STRADA”
Un viaggio nel tempo alla scoperta della storia di Via della Ghiara (Corso Garibaldi)
Antichi mestieri e giochi tradizionali di strada
ore 21.00
Sala conferenze “Gualdi” Palazzo Magnani, Corso Garibaldi 31
EXTREMEIZMS, arpa, violino, violoncello
Forme musicali sulla linea di confine tra composizione e improvvisazione
musica di Philip Corner
Silvia Tarozzi, violino
Rhodri Davies, arpa
Deborah Walker, violoncello
VENERDÌ 20 MAGGIO
ore 18.30
Palazzo Magnani, Corso Garibaldi, 29 – Reggio Emilia
Aperitivo con l’autore: GUIDO GUIDI
e con Laura Gasparini curatrice di “WALKER EVANS. ITALIA”
conversazione e aperitivo con l’autore, 5€
conversazione e aperitivo con l’autore con visita alla mostra, biglietto + 5€
Consigliata la prenotazione
MERCOLEDI’ 25 MAGGIO
ore 21
Sala conferenze “Gualdi” Palazzo Magnani, Corso Garibaldi 31
“ALL’INTERSEZIONE DI ORIENTE E OCCIDENTE” contaminazioni tra fotografia e cinema, a cura di Luca Panaro
Festival EstAsia – evento collaterale
VENERDI’ 27 MAGGIO
ore 18.30
Palazzo Magnani, Corso Garibaldi, 29 – Reggio Emilia
Aperitivo con l’autore: OLIVO BARBIERI
e con Laura Gasparini curatrice di “WALKER EVANS. ITALIA”
conversazione e aperitivo con l’autore, 5€
conversazione e aperitivo con l’autore con visita alla mostra, biglietto + 5€
Consigliata la prenotazione
MERCOLEDI’ 1 GIUGNO
Ore 21.00
Sala conferenze “Gualdi” Palazzo Magnani, Corso Garibaldi 31
“COME UNA FAVOLA …” - audiovisivi di Ivano Bolondi
Festival EstAsia – evento collaterale
SABATO 4 GIUGNO
dalle ore 22.00 alle 02.00
Palazzo Magnani, Corso Garibaldi, 29 – Reggio Emilia
LA NOTTE DEGLI ANONIMI
Evento performativo dentro le sale delle mostre dedicate a Walker Evans
(evento a pagamento) in collaborazione con Spazio Gerra e Bottega Burger Bar
Ogni venerdì e sabato, alle ore 21.30 (dal 13 maggio al 10 luglio)
Ogni domenica alle ore 11(dal 15 maggio al 12 giugno)
Palazzo Magnani, Corso Garibaldi, 29 – Reggio Emilia
VISITE GUIDATE PER VISITATORI SINGOLI
condotte dagli storici dell’arte della Fondazione Palazzo Magnani
necessaria la prenotazione, fino ad esaurimento posti
biglietto ingresso + 3,00 euro a persona
Durante tutto il periodo di mostra (a partire dall’11 maggio)
VISITE GUIDATE PER GRUPPI
necessaria la prenotazione, fino ad esaurimento posti
- per gruppi fino massimo 26 persone: 3,00 euro a persona
- visita guidata in lingua (inglese, francese): 5,00 euro a persona
Durante tutto il periodo di mostra (a partire dall’11 maggio)
VISITE GUIDATE PER LE SCUOLE necessaria la prenotazione
- per le Scuole di ogni ordine e grado: 3€ a studente, biglietto gratuito
Per informazioni e prenotazioni
Palazzo Magnani, tel. 0522/454437-444446, info@palazzomagnani.it
05
maggio 2016
Walker Evans – Anonymous / Walker Evans. Italia
Dal 05 maggio al 10 luglio 2016
fotografia
Location
PALAZZO MAGNANI
Reggio Nell'emilia, Corso Giuseppe Garibaldi, 29, (Reggio Nell'emilia)
Reggio Nell'emilia, Corso Giuseppe Garibaldi, 29, (Reggio Nell'emilia)
Biglietti
Biglietto unico per accedere a tutte le mostre, valido dal 6 maggio al 10 luglio
INTERO € 15,00
RIDOTTO € 12,00:
Orario di apertura
venerdì 6 maggio: 19.00 – 23.00
apertura della biglietteria, ore 17.30
dalle 19 alle 21 ingresso libero (contingentato)
dalle 21 alle 23 ingresso con biglietto
sabato 7 maggio: 10.00 – 23.00
domenica 8 maggio: 10.00 – 23.00
Dall’11 maggio al 12 giugno
mercoledì e giovedì 10.00/13.00 - 16.00/19.00
venerdì 16.00/23.00 - sabato 10.00/23.00 - domenica 10.00/20.00
lunedì e martedì chiuso
Dal
Vernissage
5 Maggio 2016, preview stampa ore 11 presso i Chiostri di San Pietro, alle 15.00 presso Palazzo Magnani
Ufficio stampa
CLP
Autore
Curatore