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Walker Evans – Argento e carbone
Gli effetti della “Grande Depressione” del 1929 raccontati da uno dei più rilevanti e raffinati fotografii americani della prima metà del Novecento, Walker Evans. Oltre 100 fotografie riprodotte in vari media: emulsioni tradizionali ai sali d’argento, stampe giclée, libri, riviste e documenti.
Comunicato stampa
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Nell’ambito della doppia esposizione della stagione autunnale del Museo Villa dei Cedri, dedicata quest’anno alla fotografia:
Tradurre la realtà. Walker Evans. Argento e Carbone e Theo Frey. Fotografie
che riunisce il lavoro svolto dal grande fotografo americano per il conto dell’amministrazione Roosvelt e quello di un importante fotografo svizzero attivo negli stessi anni per conto di enti governativi e caritativi elvetici. Questa esposizione, proveniente dalla Fondazione Svizzera per la Fotografia di Winterthur, affiancherà quindi quella curata da John T. Hill già mostrata in Italia presso il Museo Alinari della Fotografia, Il Museo della Città di Roma e la Galleria Carla Sozzani di Milano e promossa da Alinari 24ORE.
Il Novecento americano di Walker Evans
Gli effetti della “Grande Depressione” del 1929 raccontati da uno dei più rilevanti e raffinati fotografii americani della prima metà del Novecento, Walker Evans.
Oltre 100 fotografie riprodotte in vari media: emulsioni tradizionali ai sali d’argento, stampe giclée, libri, riviste e documenti.
Settantanove anni fa, il 29 ottobre del 1929, un colossale crack coinvolge la borsa di New York mandando sul lastrico milioni di individui e dando inizio a quella che il mondo intero avrebbe ricordato come "la Grande Depressione". Le quotazioni di 50 titoli perdono quasi 40 punti nel corso di una frenetica giornata di contrattazioni e gli Stati Uniti d’America entrano in una profonda crisi che interessa tutti gli strati sociali e tutte le professioni.
Per tre anni, dal 1935 al 1937, Walker Evans (1903 – 1975), fotografo americano, viaggia attraverso gli Stati del Sud e del Centro del paese raccogliendo le immagini di questa difficile situazione economica e sociale, soffermandosi su paesaggi, architetture e uomini. Una selezione dei principali lavori di questo artista e della loro trasformazione attraverso vari processi di stampa saranno esposti al Museo Villa dei Cedri di Bellinzona (Canton Ticino, Svizzer) dal 21 Settembre al 23 Novembre 2008.
La mostra promossa da Alinari 24ORE ripresa dal Museo Villa dei Cedri, è curata da John T. Hill e prodotta dalla Martson Hill Edition. L’evento si iscrive anche nell’ambito del festival di letteratura e traduzione Babel (18-21 settembre), che ospiterà quest’anno gli Stati Uniti.
Nel 1932 l'elezione del rappresentante democratico Franklin Delano Roosevelt alla Casa Bianca fa intravedere una soluzione alla grande crisi. Il nuovo Presidente lancia il New Deal, puntando all'uscita dalla depressione attraverso una maggiore stabilità dell'economia nazionale. La Farm Security Administration, agenzia governativa di sostegno ai piccoli agricoltori, incarica il fotografo Walker Evans di realizzare servizi fotografici a sostegno di questa nuova politica. E’ la stagione artistica più fertile e significativa di Evans, che segna il suo stile e la qualità delle sue immagini. Le oltre 100 fotografie, riprodotte in vari media, i libri, le riviste e i documenti esposti al Museo Villa dei Cedri, testimoniano questo lavoro di monitoraggio delle politiche e della situazione economica e sociale delle aree rurali del paese, le condizioni di vita dei contadini dopo la crisi del 1929, le loro case, i loro ambienti di lavoro e studio.
Le foto illustrano la realtà dell’epoca, ma non solo. Propongono una visione del tutto personale di Evans, una sua interpretazione della realtà in cui i dettagli assumono una grande importanza. Significativa in questo senso la sezione dedicata alle immagini di vetrine, insegne e negozi – case e cartelloni pubblicitari in Atlanta - che evidenzia il forte contrasto tra il virtuale mondo consumistico e la reale desolazione circostante. Attraverso i ritratti, con incisi nei volti i segni della Depressione, e le architetture, spoglie e deserte, leggiamo, come in un libro di John Steinbeck, la storia di quei drammatici anni e sentiamo, come nelle note del blues, la sofferenza delle persone.
Evans, nato a Saint Louis nel Missouri, allarga i suoi orizzonti culturali e passando un periodo di formazione a Parigi. Nel 1927 entra in contatto con la cerchia letteraria e artistica di New York, fraternizzando con figure importanti della cultura americana di quegli anni, come John Cheever e Lincoln Kirstein.
La sua personalità di artista si affina in quegli anni anche attraverso la sperimentazione di nuove tecniche e, approfittando anche della sua esperienza nel campo dell’incisione, apporta dei ritocchi alle foto che tendono a superare i limiti posti fino a quel momento dalla camera oscura.
Le stampe fotografiche presentate in mostra, alcune delle quali realizzate sotto la supervisione dell’artista, vanno dalle emulsioni tradizionali ai sali d’argento alla fotoincisione, dalla stampa litografica e la rilevografia fino alle rielaborazioni digitali al nerofumo.
Uno stile dunque semplice ed essenziale, ma anche un lavoro innovativo ed originale che distingue questo artista nel panorama della fotografia della prima metà del Novecento
Tradurre la realtà. Walker Evans. Argento e Carbone e Theo Frey. Fotografie
che riunisce il lavoro svolto dal grande fotografo americano per il conto dell’amministrazione Roosvelt e quello di un importante fotografo svizzero attivo negli stessi anni per conto di enti governativi e caritativi elvetici. Questa esposizione, proveniente dalla Fondazione Svizzera per la Fotografia di Winterthur, affiancherà quindi quella curata da John T. Hill già mostrata in Italia presso il Museo Alinari della Fotografia, Il Museo della Città di Roma e la Galleria Carla Sozzani di Milano e promossa da Alinari 24ORE.
Il Novecento americano di Walker Evans
Gli effetti della “Grande Depressione” del 1929 raccontati da uno dei più rilevanti e raffinati fotografii americani della prima metà del Novecento, Walker Evans.
Oltre 100 fotografie riprodotte in vari media: emulsioni tradizionali ai sali d’argento, stampe giclée, libri, riviste e documenti.
Settantanove anni fa, il 29 ottobre del 1929, un colossale crack coinvolge la borsa di New York mandando sul lastrico milioni di individui e dando inizio a quella che il mondo intero avrebbe ricordato come "la Grande Depressione". Le quotazioni di 50 titoli perdono quasi 40 punti nel corso di una frenetica giornata di contrattazioni e gli Stati Uniti d’America entrano in una profonda crisi che interessa tutti gli strati sociali e tutte le professioni.
Per tre anni, dal 1935 al 1937, Walker Evans (1903 – 1975), fotografo americano, viaggia attraverso gli Stati del Sud e del Centro del paese raccogliendo le immagini di questa difficile situazione economica e sociale, soffermandosi su paesaggi, architetture e uomini. Una selezione dei principali lavori di questo artista e della loro trasformazione attraverso vari processi di stampa saranno esposti al Museo Villa dei Cedri di Bellinzona (Canton Ticino, Svizzer) dal 21 Settembre al 23 Novembre 2008.
La mostra promossa da Alinari 24ORE ripresa dal Museo Villa dei Cedri, è curata da John T. Hill e prodotta dalla Martson Hill Edition. L’evento si iscrive anche nell’ambito del festival di letteratura e traduzione Babel (18-21 settembre), che ospiterà quest’anno gli Stati Uniti.
Nel 1932 l'elezione del rappresentante democratico Franklin Delano Roosevelt alla Casa Bianca fa intravedere una soluzione alla grande crisi. Il nuovo Presidente lancia il New Deal, puntando all'uscita dalla depressione attraverso una maggiore stabilità dell'economia nazionale. La Farm Security Administration, agenzia governativa di sostegno ai piccoli agricoltori, incarica il fotografo Walker Evans di realizzare servizi fotografici a sostegno di questa nuova politica. E’ la stagione artistica più fertile e significativa di Evans, che segna il suo stile e la qualità delle sue immagini. Le oltre 100 fotografie, riprodotte in vari media, i libri, le riviste e i documenti esposti al Museo Villa dei Cedri, testimoniano questo lavoro di monitoraggio delle politiche e della situazione economica e sociale delle aree rurali del paese, le condizioni di vita dei contadini dopo la crisi del 1929, le loro case, i loro ambienti di lavoro e studio.
Le foto illustrano la realtà dell’epoca, ma non solo. Propongono una visione del tutto personale di Evans, una sua interpretazione della realtà in cui i dettagli assumono una grande importanza. Significativa in questo senso la sezione dedicata alle immagini di vetrine, insegne e negozi – case e cartelloni pubblicitari in Atlanta - che evidenzia il forte contrasto tra il virtuale mondo consumistico e la reale desolazione circostante. Attraverso i ritratti, con incisi nei volti i segni della Depressione, e le architetture, spoglie e deserte, leggiamo, come in un libro di John Steinbeck, la storia di quei drammatici anni e sentiamo, come nelle note del blues, la sofferenza delle persone.
Evans, nato a Saint Louis nel Missouri, allarga i suoi orizzonti culturali e passando un periodo di formazione a Parigi. Nel 1927 entra in contatto con la cerchia letteraria e artistica di New York, fraternizzando con figure importanti della cultura americana di quegli anni, come John Cheever e Lincoln Kirstein.
La sua personalità di artista si affina in quegli anni anche attraverso la sperimentazione di nuove tecniche e, approfittando anche della sua esperienza nel campo dell’incisione, apporta dei ritocchi alle foto che tendono a superare i limiti posti fino a quel momento dalla camera oscura.
Le stampe fotografiche presentate in mostra, alcune delle quali realizzate sotto la supervisione dell’artista, vanno dalle emulsioni tradizionali ai sali d’argento alla fotoincisione, dalla stampa litografica e la rilevografia fino alle rielaborazioni digitali al nerofumo.
Uno stile dunque semplice ed essenziale, ma anche un lavoro innovativo ed originale che distingue questo artista nel panorama della fotografia della prima metà del Novecento
21
settembre 2008
Walker Evans – Argento e carbone
Dal 21 settembre al 23 novembre 2008
fotografia
Location
MUSEO VILLA DEI CEDRI
Bellinzona, Piazza San Biagio, 9, (Bellinzona)
Bellinzona, Piazza San Biagio, 9, (Bellinzona)
Orario di apertura
martedì – venerdi 14.00 -18.00, sabato, domenica e festivi 11.00 - 18.00.
Apertura serale fino alle 21.00 il primo giovedì di ogni mese
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