Cos’è l’arte … un assurdo movimento di forme e colori, che ha per base la materia, il suo limite-imposizione: grassa, pesante, ma insostituibile. Da e con tutto questo il gioco serio e leggero dell’equilibrio precario tra l’assoluto, sfidato di volta in volta con mezzi tanto fragili, artigianali ed il divenire esistenziale ed artistico di chi opera. Questo vogliono dire, suggerire le opere di Wally Serra, in un piccolo percorso di passi e movimenti composto da piccoli quadri in cui appaiono scarpe da ragazzino, sportive, ad accennare un approccio iniziale ludico, che si fa via via più duro, impegnativo, dalle pitto-sculture, che sembrano voler uscire dalla superficie cui sono legate. Proseguendo, si sfiora il grottesco, nelle due alte ed allampanate sculture di ballerini dagli enormi piedi e dall’espressione determinata e si giunge ad una conclusione, forse apertura verso un mondo, il mondo, quale che sia, nel grande quadro che tra scorie urbane si schiude ad uno scorcio quasi rassicurante, in cui appaiono un azzurro cielo ed un palazzo dorato da una luce intensa. Un piccolo viaggio, una discesa e risalita nei e dai luoghi oscuri, adattato all’ambiente in cui le opere sono collocate: “il pozzo” e “la cisterna” di Satura. Un cammino verso una consapevolezza che va sempre riaffermata ogni volta nell’opera, in ogni opera e che non è mai definitiva, come ogni artista sa bene.