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Walter Cascio – LTZ
Mostra personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Walter Cascio - LTZ
a cura di Umberto Zampini
dal 18 al 27 aprile 2014
Chiamare “originale” il lavoro di un artista può, nel dire comune, sembrare piuttosto
banale, ma se si scava nel termine, se lo si indaga, ecco che “originale” diventa
tutt’altro che ovvio e la sua importanza appare in tutta la sua forza. Originale significa,
infatti, attiguo all’origine, talmente attiguo da conservare un rapporto continuo con
essa.
Le opere di Cascio sono originali. Portano in sé e parlano, senza dubbio, dell’origine.
Opere che narrano se stesse, quello che sono, non sono piegate dalla necessità di
raffigurare qualcosa al di fuori del proprio esistere; non sono rappresentazioni di altre
esistenze, ma realtà altre, scaturiscono dal pensiero e dalla tana misteriosa dei nostri
archetipi.
Le sculture e i dipinti che Walter Cascio espone a Spazio Lavì! sono questo. Il lavoro di
Cascio crea spazi e tempi del suo stesso esistere. Si autoregola e automisura.
Scandisce un tempo autonomo, non cerca conforto nei cronometri e calendari con cui
misuriamo il nostro tempo. Sa che esiste un luogo in cui tutto ha origine e in cui tutto
continua ad originarsi. L'artista creatore conosce quel luogo perché ne è parte
integrante. Nei dipinti la stesura successiva dei pigmenti e il loro divenire campitura di
colore accompagna sguardi ed emozioni attraverso una lunga e imprevedibile
successione di tempi in cui le forme, apparentemente perfette, della rappresentazione
si animano dell’energia stessa dell’osservatore: pittura dell’anima per l’anima.
La scelta del materiale della scultura è fortemente simbolica: con l'argilla si creano le
forme, come racconta la Genesi. L'argilla, acqua e terra, è materiale da creatori. La
forma bisogna crearla, plasmarla, definirla, inventarla, poi passarla nell'aria rovente del
forno e dominarne la fiamma, sapere per quanto tempo. La terracotta è tutto questo,
il processo alchemico in cui nasce è frutto dell'interazione di fuoco, aria, acqua e terra,
i quattro elementi archetipici nati dal caos primordiale e costitutivi dell'universo.
Utilizzando questo materiale Cascio afferma la forza creatrice dell'arte, la sua
possibilità di poter accedere alle radici dell'esistere. Il radicarsi nell'ancestrale fa sì che
queste sculture ci appaiano familiari anche se non le abbiamo mai viste prima. Le
modulazioni cromatiche ci riportano a memorie antiche, fanno scorrere un tempo che
sembra quello che conosciamo anche se è scandito da regole ignote. Sono oggetti
estremamente umani, danno serenità, avvolgono di quiete, raccontano di un tempo
perduto ma non distrutto, un tempo che esiste ancora perché, nascosto, appartiene
ancora a ciascun essere vivente, alla nostra origine.
Walter Cascio, nato a Bologna il 9 novembre 1958, vive a Bologna.
Mostre Personali
1982 - Bologna, Galleria “Il Navile”.
1986 - Budrio, “Ca’ Ed Metusco”.
1988 - Bologna, Galleria “Biloba”.
1989 - Alessandria, Galleria “Triangolo Nero”.
1992 - Cesena, “Ex pescherie”.
1993 - Saint-Étienne, “La Serre”.
1993 - Salonicco, “Istituto Italiano di Cultura”.
1994 - Bologna, Galleria “San Luca”.
1998 - Pontedera, Galleria “Liba”.
1998 - Bologna, Galleria “G 7”, Variazioni.
2003 - Milano, Galleria “Grossetti Arte Contemporanea”, Walter Cascio Recent Works.
2004 - Bologna, Galleria “G 7”, “Cascio”.
2006 - Londra, “Barbara Behan Contemporary Art”, Touching the void.
2013 - Modena, “Galleria Mies”, Walter Cascio.
spaziolavi.wordpress.com - spazio.lavi@gmail.com - (+39) 3892862551
Via Roma 8, 62028 Sarnano (MC)
a cura di Umberto Zampini
dal 18 al 27 aprile 2014
Chiamare “originale” il lavoro di un artista può, nel dire comune, sembrare piuttosto
banale, ma se si scava nel termine, se lo si indaga, ecco che “originale” diventa
tutt’altro che ovvio e la sua importanza appare in tutta la sua forza. Originale significa,
infatti, attiguo all’origine, talmente attiguo da conservare un rapporto continuo con
essa.
Le opere di Cascio sono originali. Portano in sé e parlano, senza dubbio, dell’origine.
Opere che narrano se stesse, quello che sono, non sono piegate dalla necessità di
raffigurare qualcosa al di fuori del proprio esistere; non sono rappresentazioni di altre
esistenze, ma realtà altre, scaturiscono dal pensiero e dalla tana misteriosa dei nostri
archetipi.
Le sculture e i dipinti che Walter Cascio espone a Spazio Lavì! sono questo. Il lavoro di
Cascio crea spazi e tempi del suo stesso esistere. Si autoregola e automisura.
Scandisce un tempo autonomo, non cerca conforto nei cronometri e calendari con cui
misuriamo il nostro tempo. Sa che esiste un luogo in cui tutto ha origine e in cui tutto
continua ad originarsi. L'artista creatore conosce quel luogo perché ne è parte
integrante. Nei dipinti la stesura successiva dei pigmenti e il loro divenire campitura di
colore accompagna sguardi ed emozioni attraverso una lunga e imprevedibile
successione di tempi in cui le forme, apparentemente perfette, della rappresentazione
si animano dell’energia stessa dell’osservatore: pittura dell’anima per l’anima.
La scelta del materiale della scultura è fortemente simbolica: con l'argilla si creano le
forme, come racconta la Genesi. L'argilla, acqua e terra, è materiale da creatori. La
forma bisogna crearla, plasmarla, definirla, inventarla, poi passarla nell'aria rovente del
forno e dominarne la fiamma, sapere per quanto tempo. La terracotta è tutto questo,
il processo alchemico in cui nasce è frutto dell'interazione di fuoco, aria, acqua e terra,
i quattro elementi archetipici nati dal caos primordiale e costitutivi dell'universo.
Utilizzando questo materiale Cascio afferma la forza creatrice dell'arte, la sua
possibilità di poter accedere alle radici dell'esistere. Il radicarsi nell'ancestrale fa sì che
queste sculture ci appaiano familiari anche se non le abbiamo mai viste prima. Le
modulazioni cromatiche ci riportano a memorie antiche, fanno scorrere un tempo che
sembra quello che conosciamo anche se è scandito da regole ignote. Sono oggetti
estremamente umani, danno serenità, avvolgono di quiete, raccontano di un tempo
perduto ma non distrutto, un tempo che esiste ancora perché, nascosto, appartiene
ancora a ciascun essere vivente, alla nostra origine.
Walter Cascio, nato a Bologna il 9 novembre 1958, vive a Bologna.
Mostre Personali
1982 - Bologna, Galleria “Il Navile”.
1986 - Budrio, “Ca’ Ed Metusco”.
1988 - Bologna, Galleria “Biloba”.
1989 - Alessandria, Galleria “Triangolo Nero”.
1992 - Cesena, “Ex pescherie”.
1993 - Saint-Étienne, “La Serre”.
1993 - Salonicco, “Istituto Italiano di Cultura”.
1994 - Bologna, Galleria “San Luca”.
1998 - Pontedera, Galleria “Liba”.
1998 - Bologna, Galleria “G 7”, Variazioni.
2003 - Milano, Galleria “Grossetti Arte Contemporanea”, Walter Cascio Recent Works.
2004 - Bologna, Galleria “G 7”, “Cascio”.
2006 - Londra, “Barbara Behan Contemporary Art”, Touching the void.
2013 - Modena, “Galleria Mies”, Walter Cascio.
spaziolavi.wordpress.com - spazio.lavi@gmail.com - (+39) 3892862551
Via Roma 8, 62028 Sarnano (MC)
18
aprile 2014
Walter Cascio – LTZ
Dal 18 al 27 aprile 2014
arte contemporanea
Location
SPAZIO LAVI’!
Sarnano, Via Roma, 8, (Macerata)
Sarnano, Via Roma, 8, (Macerata)
Vernissage
18 Aprile 2014, ore 18
Autore
Curatore