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Walter Cascio – Un’origine plurale
E’ sempre il carboncino che l’artista usa sia per le grandi carte intelate che per i lavori tridimensionali di legno, ricoperti di carta: sagome di forme geometriche che, partendo da una idea originaria, sono destinate a modificarsi quasi all’infinito.
Comunicato stampa
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A distanza di sei anni Walter Cascio è alla sua seconda mostra personale allo Studio G7.
E’ sempre il carboncino che l’artista usa sia per le grandi carte intelate che per i lavori tridimensionali di legno, ricoperti di carta: sagome di forme geometriche che, partendo da una idea originaria, sono destinate a modificarsi quasi all’infinito.
Al primo impatto le sagome sembrano scure, quasi nere. Osservandole più attentamente si percepiscono tante tonalità diverse dal grigio al nero. “Non deve ingannare l’apparente severità, la minimalità formale. Anche l’oscurità delle superfici, ottenuta con carboni resi straordinariamente pittorici da stesure a pennello, rivela una ricchezza di intensità differenti. Intensità che permettono e suggeriscono la percezione dell’oggettualità delle sagome e la loro contemporanea leggerezza.” (Giovanni Maria Accame).
Le carte esposte, che sono in contrasto con le sagome per la loro tonalità: piani di grigi leggeri e delicati si sovrappongono, creano una sensazione di pieno e vuoto che è la stessa giocata dalle sagome scure. “Sulla tela l’immersione nei rapporti strutturali e spaziali si fa più lieve come immagine e più classica come concezione. Sembra di vedere tracce del pensiero, impronte di una configurazione solo concepita ma non materialmente costruita. Le delicate stesure di carboncino mettono continuamente in primo piano la presenza determinante del vuoto.” (Giovanni Maria Accame)
L’artista sembra divertirsi ad accostare sagome e tele di diverse forme e dimensioni, quasi come se la parete stessa fosse un grande quadro nel quale egli continua a sperimentare le variazioni possibili: Le installazioni di Walter Cascio non hanno mai uno schema fisso prestabilito, ma possono subire dei mutamenti a seconda del luogo per poi ricomporsi ogni volta in una maniera diversa.
Walter Cascio è nato a Bologna nel 1958, dove vive e lavora. Insegna all’Accademia di Belle Arti di Frosinone.
Ultime mostre personali: 2003: Galleria Grossetti, Milano
Ultime mostre collettive: 2003: Rocca de Bentivoglio, Bazzano: “La superficie inquieta” – 2002: Galleria Grossetti, Milano: “Pittura astratta” – 2001: Sala Baraccano, Bologna: “Questione di Segni” – 1998: Galleria D’Arte Moderna, Bologna: “Arte Italiana. Ultimi quarant’anni. Pittura aniconica”
E’ sempre il carboncino che l’artista usa sia per le grandi carte intelate che per i lavori tridimensionali di legno, ricoperti di carta: sagome di forme geometriche che, partendo da una idea originaria, sono destinate a modificarsi quasi all’infinito.
Al primo impatto le sagome sembrano scure, quasi nere. Osservandole più attentamente si percepiscono tante tonalità diverse dal grigio al nero. “Non deve ingannare l’apparente severità, la minimalità formale. Anche l’oscurità delle superfici, ottenuta con carboni resi straordinariamente pittorici da stesure a pennello, rivela una ricchezza di intensità differenti. Intensità che permettono e suggeriscono la percezione dell’oggettualità delle sagome e la loro contemporanea leggerezza.” (Giovanni Maria Accame).
Le carte esposte, che sono in contrasto con le sagome per la loro tonalità: piani di grigi leggeri e delicati si sovrappongono, creano una sensazione di pieno e vuoto che è la stessa giocata dalle sagome scure. “Sulla tela l’immersione nei rapporti strutturali e spaziali si fa più lieve come immagine e più classica come concezione. Sembra di vedere tracce del pensiero, impronte di una configurazione solo concepita ma non materialmente costruita. Le delicate stesure di carboncino mettono continuamente in primo piano la presenza determinante del vuoto.” (Giovanni Maria Accame)
L’artista sembra divertirsi ad accostare sagome e tele di diverse forme e dimensioni, quasi come se la parete stessa fosse un grande quadro nel quale egli continua a sperimentare le variazioni possibili: Le installazioni di Walter Cascio non hanno mai uno schema fisso prestabilito, ma possono subire dei mutamenti a seconda del luogo per poi ricomporsi ogni volta in una maniera diversa.
Walter Cascio è nato a Bologna nel 1958, dove vive e lavora. Insegna all’Accademia di Belle Arti di Frosinone.
Ultime mostre personali: 2003: Galleria Grossetti, Milano
Ultime mostre collettive: 2003: Rocca de Bentivoglio, Bazzano: “La superficie inquieta” – 2002: Galleria Grossetti, Milano: “Pittura astratta” – 2001: Sala Baraccano, Bologna: “Questione di Segni” – 1998: Galleria D’Arte Moderna, Bologna: “Arte Italiana. Ultimi quarant’anni. Pittura aniconica”
20
marzo 2004
Walter Cascio – Un’origine plurale
Dal 20 marzo al 24 aprile 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA STUDIO G7
Bologna, Via Val D'aposa, 4a, (Bologna)
Bologna, Via Val D'aposa, 4a, (Bologna)
Vernissage
20 Marzo 2004, ore 18.30
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