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Walter Chendi – La porta di Sion
Mostra di originali a fumetti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 26 febbraio 2010, alle ore 20.45, presso la sede del Consorzio Culturale del Monfalconese (Villa Vicentini Miniussi di Ronchi dei Legionari) il disegnatore triestino Walter Chendi presenta il suo ultimo lavoro La porta di Sion (edito da BD Edizioni, Milano).
L’evento è promosso dal CCM – Consorzio Culturale del Monfalconese, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Ronchi dei Legionari e dall’Associazione Culturale ARTeFUMETTO di Monfalcone.
L’incontro, intitolato Walter Chendi. La porta di Sion (Trieste 1938). Il romanzo a fumetti come strumento filologico si inserisce nel programma Esercizi di Memoria 2010, organizzato dal Consorzio Culturale del Monfalconese ed è moderato da un personaggio d’eccezione, l’autore di fumetti di fama internazionale Vittorio Giardino.
La presentazione è accompagnata da alcune letture sul tema, a cura del gruppo Daidaloi di Periferia Nord Est, e da musiche tradizionali yiddish interpretate da Alessandra Franco (voce) e Sergio Giangaspero (chitarra).
Nella stessa sala, inoltre, sono visibili le tavole originali ed i bozzetti realizzati dall’autore per il volume: la mostra, a cura dell’Associazione Culturale ARTeFUMETTO di Monfalcone, prende il titolo dal nuovo volume e si inaugura venerdì 19 febbraio , alle ore 11.30 alla presenza degli studenti e degli insegnanti di alcune classi delle scuole medie e superiori. La mostra è visitabile fino a domenica 28 febbraio 2010 con i seguenti orari: da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12; lunedì e mercoledì anche nel pomeriggio, dalle 16 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 12.
La porta di Sion è ambientato nel 1938, in coincidenza con il discorso di Mussolini (18 settembre) sulla difesa della razza. Le vicende scorrono seguendo il percorso di Jacob Ferrara, un diciannovenne ebreo di Trieste: attraverso i suoi occhi, le sue esperienze, le sue amicizie e le sue scoperte adolescenziali (sempre in primo piano nel romanzo) si staglia sullo sfondo, abilmente e affettuosamente descritta dalla narrazione di Chendi, la Trieste ebraica di quegli anni, la sua vivacità sociale ed economica nel panorama cittadino e, insieme, le difficoltà e le contraddizioni dell’essere minoranza ebraica in quel momento: la paura, la violenza, la solidarietà, il riparo verso la terra promessa (vd. Sinossi allegata)
Walter Chendi nasce a Trieste nel 1950. Racconta di sé: “… ho dedicato dieci anni ad un grosso computer che all'epoca si chiamava calcolatore elettronico e occupava uno stanzone. Poi, a quarant’anni smisi di fumare e scoprii i fumetti. […] Il primo fumetto vero e proprio lo mostrai a Vittorio Giardino […]Ricevetti molti consigli. Li ricevo ancora. Giardino mi presentò alla casa editrice Comic Art, che accettò la storia Ritocco di cronaca, ispirata ad un episodio della vita di Rembrandt e pubblicò quindi anche alcuni racconti della serie Nuvola Rossa. […] Ebbi quindi la possibilità di sceneggiare Vedrò Singapore? di Piero Chiara, facendone un romanzo a fumetti. Iniziò così, nel 2004, la mia collaborazione con la Lizard Edizioni, che pubblicherà anche i volumi Mont Uant (2005) e Est Nord Est (2007). Nel frattempo escono per la casa editrice Luglio di Trieste due volumi ispirati alle Maldobrie, racconti sulla Trieste asburgica scritti dal duo Carpinteri & Faraguna.”
Vittorio Giardino (1946) vive e lavora a Bologna, sua città natale. I suoi fumetti (dal 1978), con protagonisti, tra gli altri, i personaggi da lui creati di Sam Pezzo, Max Fridman, Little Ego
e Jonas Fink, gli sono valsi numerosi premi e una fama internazionale, che si è estesa anche alla
sua attività di illustratore. È considerato uno dei maestri del fumetto italiano.
il gruppo Daidaloi nasce in seno all’Associazione Periferia Nordest (Monfalcone) e annovera al suo interno alcuni attori provenienti dall’esperienza del laboratorio Fare Teatro del Comune di Monfalcone, guidato da Luisa Vermiglio. Ad interpretare le letture scelte alla presentazione di Ronchi sono Stefano Paradisi, Donato Acampora e Matteo Della Schiava.
Alessandra Franco, cantante, è una talentuosissima performer di musica jazz e di improvvisazione e collabora con i più importanti strumentisti jazz a livello regionale e nazionale. Nel suo repertorio le musiche popolari di tutto il mondo, il jazz, la musica elettronica.
Sergio Giangaspero, chitarrista, compositore e arrangiatore, è specializzato in particolare nella letteratura musicale del Brasile, ma la sua versatilità lo porta a dedicarsi ai più diversi repertori, dal fado portoghese al tango argentino, dalle canciones spagnole alla musica yiddish.
CCM – Consorzio Culturale del Monfalconese
Villa Vicentini Miniussi, piazza Unità d’Italia, 24 – Ronchi dei Legionari (GO)
venerdì 26 febbraio 2010, ore 20.45
Walter Chendi. La porta di Sion (Trieste 1938)
Il romanzo a fumetti come strumento filologico.
Incontro con Walter Chendi, modera Vittorio Giardino
letture a cura di Daidaloi di Periferia Nord Est
musiche a cura di Alessandra Franco (voce) e Sergio Giangaspero (chitarra)
Walter Chendi. La porta di Sion (Trieste 1938).
Il romanzo a fumetti come strumento filologico
CCM – Consorzio Culturale del Monfalconese
venerdì 26 febbraio 2010, ore 20.45
SINOSSI DEL ROMANZO
La porta di Sion è ambientato nel settembre 1938. Jacob Ferrara, un diciannovenne ebreo di Trieste, lavora come garzone nella macelleria kosher del signor Oberwald, ex socio di suo padre morto qualche anno prima. È amico di Ernesto, giovane smaliziato di 21 anni che lavora all’Hotel de la Ville anche se è il nipote del macellaio. Jacob vive con la madre Elsa ed il nonno che infarcisce i suoi discorsi con i proverbi di Salomone, perlopiù incomprensibili al nipote. Jacob, frequentando la casa di sua cugina Liliana, sposata col dottor Zeiss, allievo di Freud, si trova a rivivere un episodio infantile che lo ha reso allergico ai rapporti, di qualsiasi tipo, con le ragazze e con sua cugina in particolare. Il 18 settembre, Mussolini, a Trieste, pronuncia il discorso sulla difesa della razza che produce uno strano fenomeno negli ebrei della città. Anche Jacob sarà sconvolto da quel evento,ma altri fatti più quotidiani e inerenti alla vita di un ragazzo lo coinvolgono. Nell’appartamento della cugina trovano alloggio due famiglie di Polacchi, per i pochi giorni di attesa prima della partenza con la nave per la Palestina. Jacob, fatta una consegna, vede la sua Beatrice, una bionda bellezza che non apre bocca, ma che lo colpisce come un pugno. Ernesto tenterà di portare Jacob al casino per fargli perdere il suo … timore con le donne, ma inutilmente. Intanto Oberwald viene mandato all’ospedale da un gruppo di fascisti.
Andatolo a trovare, Jacob scopre che il macellaio, come promesso al padre del ragazzo, aveva già pensato al futuro del giovane e, visti i tempi, sembra gli abbia trovato lavoro sulla Tel Aviv che fa spola tra Trieste e Caifa, con l’intenzione, in accordo con la madre, di mettere al sicuro Jacob in Palestina, Eretz Israel, la terra promessa.
Dopo varie traversie Jacob trova conforto nelle parole del dottor Zeiss e accetta il suo stato ed il nuovo lavoro. Anche la ragazza polacca sarà su quella nave.
L’incontro finale dei due ragazzi cela il significato di quel viaggio iniziatico ed il valore del passaggio all’età adulta attraverso una qualsiasi ”porta”.
note biografiche complete dEGLI ARTISTI
Walter Chendi nasce a Trieste nel 1950. Racconta di sé: “Nato al mattino presto, in una giornata di Bora scura. Alto 180 centimetri, pesante 120 chili. Acquario ascendente Orso. Sposato. Due figli. Un cane. Un gatto. Un limone. Un abete. Un tavolo da disegnatore. Un computer. Tre paia di occhiali. Dopo alcune esperienze nel mondo del calcio ed altre in alcuni mestieri, ho dedicato dieci anni ad un grosso computer che all'epoca si chiamava calcolatore elettronico e occupava uno stanzone. Poi, a quarant’anni smisi di fumare e scoprii i fumetti. È inutile dire che la cosa è più difficile di quanto sembri. Credevo di saper disegnare e, ancora oggi, consumo molte matite e moltissima gomma. Credevo di saper raccontare e ancora oggi ho grossi dubbi ad ogni scena. Il primo fumetto vero e proprio lo mostrai a Vittorio Giardino, quando entrambi avevamo più capelli, durante una visita-lezione al suo studio. Ricevetti molti consigli. Li ricevo ancora. A Lucca, quell'anno, Giardino mi presentò alla casa editrice Comic Art, che accettò la storia Ritocco di cronaca, ispirata ad un episodio della vita di Rembrandt. Comic Art pubblicò quindi anche alcuni racconti della serie Nuvola Rossa. Poi vennero altri lavori, altre vicende, qualche mostra di quadri e gli anni corsero. Ebbi quindi la possibilità di sceneggiare Vedrò Singapore? di Piero Chiara, facendone un romanzo a fumetti. Iniziò così, nel 2004, la mia collaborazione con la Lizard Edizioni, che pubblicherà anche i volumi Mont Uant (2005) e Est Nord Est (2007). Nel frattempo escono per la casa editrice Luglio di Trieste due volumi ispirati alle Maldobrie, racconti sulla Trieste asburgica scritti dal duo Carpinteri & Faraguna.”
Vittorio Giardino, disegnatore di fama internazionale, nasce a Bologna nel 1946. Laureatosi come ingegnere elettronico sceglie di dedicarsi professionalmente al fumetto e all’illustrazione. Il suo esordio avviene nel 1978 sulle pagine de La città futura. Nel 1979 Giardino crea per la rivista Il Mago l’investigatore Sam Pezzo, uno dei suoi personaggi più rappresentativi assieme a Max Fridman, protagonista dei volumi Rapsodia ungherese (premio “Yellow Kid” al festival di Lucca nel 1982 e il premio “St. Michel” al festival di Bruxelles), La porta d’Oriente (1985) e del ciclo in tre volumi No pasarán (2000-2001-2008). Sue le microstorie di Little Ego e le storie autoconclusive raccolte poi nei volumi Vacanze fatali, Viaggi inquieti e Viaggi di sogno. La storia Jonas Fink. L’enfance viene pubblicata in Francia nel 1994, ricevendo nel 1995 il premio “Alfred” come miglior album straniero al festival di Angoulême in Francia e l’”Harvey Award” a San Diego in California. Nel 1998 esce la seconda parte della trilogia: Jonas Fink. L’adolescenza.
Ha sviluppato parallelamente una proficua attività come illustratore, lavorando tra l’altro per varie riviste italiane e straniere tra le quali Vogue. Giardino vive e lavora a Bologna.
il gruppo Daidaloi nasce in seno all’Associazione Periferia Nordest (Monfalcone) e annovera al suo interno alcuni attori provenienti dall’esperienza del laboratorio Fare Teatro del Comune di Monfalcone, guidato da Luisa Vermiglio. Ad interpretare le letture scelte alla presentazione di Ronchi sono Stefano Paradisi, Donato Acampora e Matteo Della Schiava.
Alessandra Franco, cantante triestina, è una talentuosissima performer di musica jazz e di improvvisazione e collabora con i più importanti strumentisti jazz a livello regionale e nazionale. La sua sensibilità interpretativa e la duttilità dell’espressione le consentono di percorrere con disinvoltura e grande personalità i più diversi territori: dalle musiche popolari di tutto il mondo (Sudamerica, Capo Verde, Grecia, i Balcani, la musica ebraica e russa, la musica popolare napoletana) alla musica elettronica, alla sperimentazione.
Sergio Giangaspero, chitarrista monfalconese, compositore e arrangiatore, è specializzato nella letteratura musicale popolare e d’autore del Brasile, ma la sua versatilità lo porta a dedicarsi ai più diversi repertori, dal fado portoghese al tango argentino, dalle canciones spagnole alla musica yiddish. L’energia della sue interpretazioni trova l’espressione più diretta nella cura degli arrangiamenti di cui si occupa per i diversi organici con i quali suona (duo, trio, quartetto ed ensemble di ogni tipo, con diverse combinazioni vocali e strumentali).
L’evento è promosso dal CCM – Consorzio Culturale del Monfalconese, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Ronchi dei Legionari e dall’Associazione Culturale ARTeFUMETTO di Monfalcone.
L’incontro, intitolato Walter Chendi. La porta di Sion (Trieste 1938). Il romanzo a fumetti come strumento filologico si inserisce nel programma Esercizi di Memoria 2010, organizzato dal Consorzio Culturale del Monfalconese ed è moderato da un personaggio d’eccezione, l’autore di fumetti di fama internazionale Vittorio Giardino.
La presentazione è accompagnata da alcune letture sul tema, a cura del gruppo Daidaloi di Periferia Nord Est, e da musiche tradizionali yiddish interpretate da Alessandra Franco (voce) e Sergio Giangaspero (chitarra).
Nella stessa sala, inoltre, sono visibili le tavole originali ed i bozzetti realizzati dall’autore per il volume: la mostra, a cura dell’Associazione Culturale ARTeFUMETTO di Monfalcone, prende il titolo dal nuovo volume e si inaugura venerdì 19 febbraio , alle ore 11.30 alla presenza degli studenti e degli insegnanti di alcune classi delle scuole medie e superiori. La mostra è visitabile fino a domenica 28 febbraio 2010 con i seguenti orari: da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12; lunedì e mercoledì anche nel pomeriggio, dalle 16 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 12.
La porta di Sion è ambientato nel 1938, in coincidenza con il discorso di Mussolini (18 settembre) sulla difesa della razza. Le vicende scorrono seguendo il percorso di Jacob Ferrara, un diciannovenne ebreo di Trieste: attraverso i suoi occhi, le sue esperienze, le sue amicizie e le sue scoperte adolescenziali (sempre in primo piano nel romanzo) si staglia sullo sfondo, abilmente e affettuosamente descritta dalla narrazione di Chendi, la Trieste ebraica di quegli anni, la sua vivacità sociale ed economica nel panorama cittadino e, insieme, le difficoltà e le contraddizioni dell’essere minoranza ebraica in quel momento: la paura, la violenza, la solidarietà, il riparo verso la terra promessa (vd. Sinossi allegata)
Walter Chendi nasce a Trieste nel 1950. Racconta di sé: “… ho dedicato dieci anni ad un grosso computer che all'epoca si chiamava calcolatore elettronico e occupava uno stanzone. Poi, a quarant’anni smisi di fumare e scoprii i fumetti. […] Il primo fumetto vero e proprio lo mostrai a Vittorio Giardino […]Ricevetti molti consigli. Li ricevo ancora. Giardino mi presentò alla casa editrice Comic Art, che accettò la storia Ritocco di cronaca, ispirata ad un episodio della vita di Rembrandt e pubblicò quindi anche alcuni racconti della serie Nuvola Rossa. […] Ebbi quindi la possibilità di sceneggiare Vedrò Singapore? di Piero Chiara, facendone un romanzo a fumetti. Iniziò così, nel 2004, la mia collaborazione con la Lizard Edizioni, che pubblicherà anche i volumi Mont Uant (2005) e Est Nord Est (2007). Nel frattempo escono per la casa editrice Luglio di Trieste due volumi ispirati alle Maldobrie, racconti sulla Trieste asburgica scritti dal duo Carpinteri & Faraguna.”
Vittorio Giardino (1946) vive e lavora a Bologna, sua città natale. I suoi fumetti (dal 1978), con protagonisti, tra gli altri, i personaggi da lui creati di Sam Pezzo, Max Fridman, Little Ego
e Jonas Fink, gli sono valsi numerosi premi e una fama internazionale, che si è estesa anche alla
sua attività di illustratore. È considerato uno dei maestri del fumetto italiano.
il gruppo Daidaloi nasce in seno all’Associazione Periferia Nordest (Monfalcone) e annovera al suo interno alcuni attori provenienti dall’esperienza del laboratorio Fare Teatro del Comune di Monfalcone, guidato da Luisa Vermiglio. Ad interpretare le letture scelte alla presentazione di Ronchi sono Stefano Paradisi, Donato Acampora e Matteo Della Schiava.
Alessandra Franco, cantante, è una talentuosissima performer di musica jazz e di improvvisazione e collabora con i più importanti strumentisti jazz a livello regionale e nazionale. Nel suo repertorio le musiche popolari di tutto il mondo, il jazz, la musica elettronica.
Sergio Giangaspero, chitarrista, compositore e arrangiatore, è specializzato in particolare nella letteratura musicale del Brasile, ma la sua versatilità lo porta a dedicarsi ai più diversi repertori, dal fado portoghese al tango argentino, dalle canciones spagnole alla musica yiddish.
CCM – Consorzio Culturale del Monfalconese
Villa Vicentini Miniussi, piazza Unità d’Italia, 24 – Ronchi dei Legionari (GO)
venerdì 26 febbraio 2010, ore 20.45
Walter Chendi. La porta di Sion (Trieste 1938)
Il romanzo a fumetti come strumento filologico.
Incontro con Walter Chendi, modera Vittorio Giardino
letture a cura di Daidaloi di Periferia Nord Est
musiche a cura di Alessandra Franco (voce) e Sergio Giangaspero (chitarra)
Walter Chendi. La porta di Sion (Trieste 1938).
Il romanzo a fumetti come strumento filologico
CCM – Consorzio Culturale del Monfalconese
venerdì 26 febbraio 2010, ore 20.45
SINOSSI DEL ROMANZO
La porta di Sion è ambientato nel settembre 1938. Jacob Ferrara, un diciannovenne ebreo di Trieste, lavora come garzone nella macelleria kosher del signor Oberwald, ex socio di suo padre morto qualche anno prima. È amico di Ernesto, giovane smaliziato di 21 anni che lavora all’Hotel de la Ville anche se è il nipote del macellaio. Jacob vive con la madre Elsa ed il nonno che infarcisce i suoi discorsi con i proverbi di Salomone, perlopiù incomprensibili al nipote. Jacob, frequentando la casa di sua cugina Liliana, sposata col dottor Zeiss, allievo di Freud, si trova a rivivere un episodio infantile che lo ha reso allergico ai rapporti, di qualsiasi tipo, con le ragazze e con sua cugina in particolare. Il 18 settembre, Mussolini, a Trieste, pronuncia il discorso sulla difesa della razza che produce uno strano fenomeno negli ebrei della città. Anche Jacob sarà sconvolto da quel evento,ma altri fatti più quotidiani e inerenti alla vita di un ragazzo lo coinvolgono. Nell’appartamento della cugina trovano alloggio due famiglie di Polacchi, per i pochi giorni di attesa prima della partenza con la nave per la Palestina. Jacob, fatta una consegna, vede la sua Beatrice, una bionda bellezza che non apre bocca, ma che lo colpisce come un pugno. Ernesto tenterà di portare Jacob al casino per fargli perdere il suo … timore con le donne, ma inutilmente. Intanto Oberwald viene mandato all’ospedale da un gruppo di fascisti.
Andatolo a trovare, Jacob scopre che il macellaio, come promesso al padre del ragazzo, aveva già pensato al futuro del giovane e, visti i tempi, sembra gli abbia trovato lavoro sulla Tel Aviv che fa spola tra Trieste e Caifa, con l’intenzione, in accordo con la madre, di mettere al sicuro Jacob in Palestina, Eretz Israel, la terra promessa.
Dopo varie traversie Jacob trova conforto nelle parole del dottor Zeiss e accetta il suo stato ed il nuovo lavoro. Anche la ragazza polacca sarà su quella nave.
L’incontro finale dei due ragazzi cela il significato di quel viaggio iniziatico ed il valore del passaggio all’età adulta attraverso una qualsiasi ”porta”.
note biografiche complete dEGLI ARTISTI
Walter Chendi nasce a Trieste nel 1950. Racconta di sé: “Nato al mattino presto, in una giornata di Bora scura. Alto 180 centimetri, pesante 120 chili. Acquario ascendente Orso. Sposato. Due figli. Un cane. Un gatto. Un limone. Un abete. Un tavolo da disegnatore. Un computer. Tre paia di occhiali. Dopo alcune esperienze nel mondo del calcio ed altre in alcuni mestieri, ho dedicato dieci anni ad un grosso computer che all'epoca si chiamava calcolatore elettronico e occupava uno stanzone. Poi, a quarant’anni smisi di fumare e scoprii i fumetti. È inutile dire che la cosa è più difficile di quanto sembri. Credevo di saper disegnare e, ancora oggi, consumo molte matite e moltissima gomma. Credevo di saper raccontare e ancora oggi ho grossi dubbi ad ogni scena. Il primo fumetto vero e proprio lo mostrai a Vittorio Giardino, quando entrambi avevamo più capelli, durante una visita-lezione al suo studio. Ricevetti molti consigli. Li ricevo ancora. A Lucca, quell'anno, Giardino mi presentò alla casa editrice Comic Art, che accettò la storia Ritocco di cronaca, ispirata ad un episodio della vita di Rembrandt. Comic Art pubblicò quindi anche alcuni racconti della serie Nuvola Rossa. Poi vennero altri lavori, altre vicende, qualche mostra di quadri e gli anni corsero. Ebbi quindi la possibilità di sceneggiare Vedrò Singapore? di Piero Chiara, facendone un romanzo a fumetti. Iniziò così, nel 2004, la mia collaborazione con la Lizard Edizioni, che pubblicherà anche i volumi Mont Uant (2005) e Est Nord Est (2007). Nel frattempo escono per la casa editrice Luglio di Trieste due volumi ispirati alle Maldobrie, racconti sulla Trieste asburgica scritti dal duo Carpinteri & Faraguna.”
Vittorio Giardino, disegnatore di fama internazionale, nasce a Bologna nel 1946. Laureatosi come ingegnere elettronico sceglie di dedicarsi professionalmente al fumetto e all’illustrazione. Il suo esordio avviene nel 1978 sulle pagine de La città futura. Nel 1979 Giardino crea per la rivista Il Mago l’investigatore Sam Pezzo, uno dei suoi personaggi più rappresentativi assieme a Max Fridman, protagonista dei volumi Rapsodia ungherese (premio “Yellow Kid” al festival di Lucca nel 1982 e il premio “St. Michel” al festival di Bruxelles), La porta d’Oriente (1985) e del ciclo in tre volumi No pasarán (2000-2001-2008). Sue le microstorie di Little Ego e le storie autoconclusive raccolte poi nei volumi Vacanze fatali, Viaggi inquieti e Viaggi di sogno. La storia Jonas Fink. L’enfance viene pubblicata in Francia nel 1994, ricevendo nel 1995 il premio “Alfred” come miglior album straniero al festival di Angoulême in Francia e l’”Harvey Award” a San Diego in California. Nel 1998 esce la seconda parte della trilogia: Jonas Fink. L’adolescenza.
Ha sviluppato parallelamente una proficua attività come illustratore, lavorando tra l’altro per varie riviste italiane e straniere tra le quali Vogue. Giardino vive e lavora a Bologna.
il gruppo Daidaloi nasce in seno all’Associazione Periferia Nordest (Monfalcone) e annovera al suo interno alcuni attori provenienti dall’esperienza del laboratorio Fare Teatro del Comune di Monfalcone, guidato da Luisa Vermiglio. Ad interpretare le letture scelte alla presentazione di Ronchi sono Stefano Paradisi, Donato Acampora e Matteo Della Schiava.
Alessandra Franco, cantante triestina, è una talentuosissima performer di musica jazz e di improvvisazione e collabora con i più importanti strumentisti jazz a livello regionale e nazionale. La sua sensibilità interpretativa e la duttilità dell’espressione le consentono di percorrere con disinvoltura e grande personalità i più diversi territori: dalle musiche popolari di tutto il mondo (Sudamerica, Capo Verde, Grecia, i Balcani, la musica ebraica e russa, la musica popolare napoletana) alla musica elettronica, alla sperimentazione.
Sergio Giangaspero, chitarrista monfalconese, compositore e arrangiatore, è specializzato nella letteratura musicale popolare e d’autore del Brasile, ma la sua versatilità lo porta a dedicarsi ai più diversi repertori, dal fado portoghese al tango argentino, dalle canciones spagnole alla musica yiddish. L’energia della sue interpretazioni trova l’espressione più diretta nella cura degli arrangiamenti di cui si occupa per i diversi organici con i quali suona (duo, trio, quartetto ed ensemble di ogni tipo, con diverse combinazioni vocali e strumentali).
19
febbraio 2010
Walter Chendi – La porta di Sion
Dal 19 al 28 febbraio 2010
disegno e grafica
Location
CCM – CONSORZIO CULTURALE DEL MONFALCONESE
Ronchi Dei Legionari, piazza Unità d’Italia, 24, (Gorizia)
Ronchi Dei Legionari, piazza Unità d’Italia, 24, (Gorizia)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12;
lunedì e mercoledì anche dalle 16 alle 19;
sabato e domenica dalle 10 alle 12.
Vernissage
19 Febbraio 2010, ore 11.30
Autore