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Walter Davanzo
Il Comune di Vittorio Veneto, l’Ass.ne VenetoArte e la Galleria La Torre presentano la mostra personale dell’artista Walter Davanzo
Comunicato stampa
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Nuovo capitolo della cifra artistica di Walter Davanzo, pittore trevigiano che sta conquistando sempre più ampi successi e consensi non solo in Italia. A Vittorio Veneto, nella prestigiosa cornice di Palazzo Piazzoni Parravicini Serravalle, sabato 2 dicembre verrà inaugurata infatti la sua personale “Die Berliner bahnöfe”.
La mostra, organizzata dall’Associazione VenetoArte e dalla Galleria La Torre con il patrocinio di Regione del Veneto, Provincia di Treviso e Comune di Vittorio Veneto, presenta una selezione delle sue opere realizzate a Berlino lo scorso anno, tutte giocate su una raffinatissima gamma di sfumature tonali dall’indaco alla carta da zucchero, dal blu profondo ai grigi, e spesso improvvisamente ravvivate da uno squarcio di colore brillante. “Die Berliner bahnöfe” si potrà visitare a ingresso libero fino a domenica 7 gennaio (info: tel. 0438 554704).
Scrive dell’artista il critico Gianluca Ranzi: «Walter Davanzo, come l’Andreas Magnus di Klaus Mann nel romanzo “La pia danza”, arriva a Berlino per la prima volta, in viaggio, senza un’idea precisa di ciò che lo aspetta e subito si avventura, quasi alla deriva, nel labirintico ma razionalissimo intrico delle sue metropolitane. Nella serie di opere che Walter Davanzo ha dedicato a Berlino sono poche le vedute “en plein air”, quelle illuminate dalla luce diretta dal sole, fanno eccezione alcune vedute “esterne” che ritraggono la porta di Brandeburgo, Alexander Platz, la Siegessäule o Hakenschermarkt».
«La sua immaginazione non si esaurisce nel compiacimento descrittivo delle strutture architettoniche: nei suoi quadri spira un’aria immota, sospesa e meditativa, e le poche sagome umane ritratte non fanno che accentuare la qualità silente delle opere – continua Ranzi, sottolineando la paradossale distanza possedute dalle immagini create dall’artista –. Il racconto che Davanzo fa di Berlino e dei suoi luoghi raggiunge una indeterminazione che lo astrae dal quotidiano e lo spalanca verso una dimensione atemporale».
Walter Davanzo, classe 1952, è nato e risiede a Treviso. Si è dedicato fin dagli anni giovanili alla pittura, iniziando l’attività espositiva nel 1970 nella propria città. Si interessa soprattutto all’espressionismo tedesco, e diversi viaggi lo portano a visitare famose gallerie di capitali europee e in Africa nell’area mediterranea, rinforzando così il suo interesse per i segni primitivi e il grafismo infantile.
Dopo una prima fase astratto informale, Davanzo indirizza la sua pittura con forti componenti gestuali ad una figuratività libera e ingenua, fatta di immagini oniriche e grottesche tra sogno e realtà, con riferimenti all’infanzia e dando vita a figure di impianto fauve-espressionista. La sua è una continua ricerca di segni dell’uomo nella natura e della sua esistenza, e le tematiche sono a cicli: gambe, cani, aerei, paesaggi urbani, vasche, ritratti, segni e colori violenti, prevalentemente rossi, cadmio, verde acido e arancio.
Le opere di Walter Davanzo si trovano in musei e collezioni private, mentre la documentazione della sua attività artistica è ospitato presso l’Asac della Biennale di Venezia e nella biblioteca Ludwing Forum für internationale Kunst ad Aachen, in Germania.
La mostra, organizzata dall’Associazione VenetoArte e dalla Galleria La Torre con il patrocinio di Regione del Veneto, Provincia di Treviso e Comune di Vittorio Veneto, presenta una selezione delle sue opere realizzate a Berlino lo scorso anno, tutte giocate su una raffinatissima gamma di sfumature tonali dall’indaco alla carta da zucchero, dal blu profondo ai grigi, e spesso improvvisamente ravvivate da uno squarcio di colore brillante. “Die Berliner bahnöfe” si potrà visitare a ingresso libero fino a domenica 7 gennaio (info: tel. 0438 554704).
Scrive dell’artista il critico Gianluca Ranzi: «Walter Davanzo, come l’Andreas Magnus di Klaus Mann nel romanzo “La pia danza”, arriva a Berlino per la prima volta, in viaggio, senza un’idea precisa di ciò che lo aspetta e subito si avventura, quasi alla deriva, nel labirintico ma razionalissimo intrico delle sue metropolitane. Nella serie di opere che Walter Davanzo ha dedicato a Berlino sono poche le vedute “en plein air”, quelle illuminate dalla luce diretta dal sole, fanno eccezione alcune vedute “esterne” che ritraggono la porta di Brandeburgo, Alexander Platz, la Siegessäule o Hakenschermarkt».
«La sua immaginazione non si esaurisce nel compiacimento descrittivo delle strutture architettoniche: nei suoi quadri spira un’aria immota, sospesa e meditativa, e le poche sagome umane ritratte non fanno che accentuare la qualità silente delle opere – continua Ranzi, sottolineando la paradossale distanza possedute dalle immagini create dall’artista –. Il racconto che Davanzo fa di Berlino e dei suoi luoghi raggiunge una indeterminazione che lo astrae dal quotidiano e lo spalanca verso una dimensione atemporale».
Walter Davanzo, classe 1952, è nato e risiede a Treviso. Si è dedicato fin dagli anni giovanili alla pittura, iniziando l’attività espositiva nel 1970 nella propria città. Si interessa soprattutto all’espressionismo tedesco, e diversi viaggi lo portano a visitare famose gallerie di capitali europee e in Africa nell’area mediterranea, rinforzando così il suo interesse per i segni primitivi e il grafismo infantile.
Dopo una prima fase astratto informale, Davanzo indirizza la sua pittura con forti componenti gestuali ad una figuratività libera e ingenua, fatta di immagini oniriche e grottesche tra sogno e realtà, con riferimenti all’infanzia e dando vita a figure di impianto fauve-espressionista. La sua è una continua ricerca di segni dell’uomo nella natura e della sua esistenza, e le tematiche sono a cicli: gambe, cani, aerei, paesaggi urbani, vasche, ritratti, segni e colori violenti, prevalentemente rossi, cadmio, verde acido e arancio.
Le opere di Walter Davanzo si trovano in musei e collezioni private, mentre la documentazione della sua attività artistica è ospitato presso l’Asac della Biennale di Venezia e nella biblioteca Ludwing Forum für internationale Kunst ad Aachen, in Germania.
02
dicembre 2006
Walter Davanzo
Dal 02 dicembre 2006 al 07 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
PALAZZO PIAZZONI PARRAVICINI SERRAVALLE
Vittorio Veneto, Via Calcada, (Treviso)
Vittorio Veneto, Via Calcada, (Treviso)
Orario di apertura
merc – giov – vene – sab: dalle ore 17:00 alle 19:00
domenica: dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 19:00
Vernissage
2 Dicembre 2006, ore 18
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