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Walter Fusi – Bagliori Pagani
Un’esposizione che ha lo scopo di rendere omaggio al ciclo pittorico denominato “Carmina Burana”, al quale il Maestro Walter Fusi ha dedicato circa trent’anni della sua carriera, attraverso circa 50 selezionatissime opere tra tele e carte.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A tre anni dalla scomparsa e dall’ultima importante monografica che gli sia stata dedicata, la Galleria Open Art di Prato dedica un omaggio a Walter Fusi, concentrando la propria attenzione al ciclo pittorico che lo ha quasi ossessionato negli ultimi lustri della sua lunga carriera: Carmina Burana.
Un ciclo fatto di frammenti, di memorie, dove quell’ “astrazione più energetica che cerebrale” – come la definì Tommaso Trini – si coniuga indissolubilmente con la cifra “concretista” che dalla fine degli anni Sessanta non abbandonerà più l’artista toscano.
Fantasia e metodo, manifestazione di un’esperienza creativa dove gesto e cromatismo possano essere assoggettate a una disciplina che le sappia controllare, progettare.
Fantasia e metodo che sembrano dispiegarsi nei Carmina Burana, ordalia pagana che riassume nel modo più compiuto lo sforzo in virtù del quale la composizione, nella scansione dei frammenti, un’intensità coerente, una musicalità dove pause e silenzi si intrecciano con le esplosioni vitalistiche del colore, con le melodie del gesto, con il rigore del segno.
Quasi si volesse raccontare una vicenda accumulando un’intensità e una ricchezza d’impulsi spaventosa. Partiture che istituiscono nuove unità di misura.
La mostra presenta circa cinquanta opere su tela e su carta, dal 1981 al 2011; a cura di Mauro Stefanini, l’esposizione è accompagnata da una monografia di 193 pagine con un saggio critico di Beatrice Buscaroli
Nato a Udine da genitori toscani nel 1924 (muore a Colle Val d’Elsa nel 2013), Fusi studiò presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e lì si formò come artista accostandosi all’informale per poi approdare ad una sorta di astrazione geometrica sempre dominata da un colore fortemente connotato, di estrema qualità espressiva.
Un ciclo fatto di frammenti, di memorie, dove quell’ “astrazione più energetica che cerebrale” – come la definì Tommaso Trini – si coniuga indissolubilmente con la cifra “concretista” che dalla fine degli anni Sessanta non abbandonerà più l’artista toscano.
Fantasia e metodo, manifestazione di un’esperienza creativa dove gesto e cromatismo possano essere assoggettate a una disciplina che le sappia controllare, progettare.
Fantasia e metodo che sembrano dispiegarsi nei Carmina Burana, ordalia pagana che riassume nel modo più compiuto lo sforzo in virtù del quale la composizione, nella scansione dei frammenti, un’intensità coerente, una musicalità dove pause e silenzi si intrecciano con le esplosioni vitalistiche del colore, con le melodie del gesto, con il rigore del segno.
Quasi si volesse raccontare una vicenda accumulando un’intensità e una ricchezza d’impulsi spaventosa. Partiture che istituiscono nuove unità di misura.
La mostra presenta circa cinquanta opere su tela e su carta, dal 1981 al 2011; a cura di Mauro Stefanini, l’esposizione è accompagnata da una monografia di 193 pagine con un saggio critico di Beatrice Buscaroli
Nato a Udine da genitori toscani nel 1924 (muore a Colle Val d’Elsa nel 2013), Fusi studiò presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e lì si formò come artista accostandosi all’informale per poi approdare ad una sorta di astrazione geometrica sempre dominata da un colore fortemente connotato, di estrema qualità espressiva.
10
giugno 2016
Walter Fusi – Bagliori Pagani
Dal 10 giugno al 24 settembre 2016
arte contemporanea
Location
GALLERIA OPEN ART
Prato, Viale Della Repubblica, 24, (Prato)
Prato, Viale Della Repubblica, 24, (Prato)
Biglietti
libero
Orario di apertura
lunedì - venerdì ore 15-19.30; sabato ore 10.30-12.30 15-19.30. Chiuso domenica e festivi
Vernissage
10 Giugno 2016, ore 18.30
Autore
Curatore