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Wanda Benatti / Alessandro Boracci
Doppia personale
Comunicato stampa
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Dopo la grande collettiva di artisti del Primo Concorso delle Arti che ha incoronato il veneto Fabiano Fiorin, la Galleria d’Arte 18 (via San Felice, 18), dal 17 aprile al 9 maggio, ospita - riproponendoli al pubblico bolognese a distanza di due anni - Wanda Benatti e Alessandro Boracci.
Wanda Benatti, diplomata all’Istituto Statale d’arte di Bologna, ha proseguito gli studi artistici ad Urbino frequentando il Magistero d’Arte presso la scuola internazionale di grafica e poi, di nuovo a Bologna, l’Accademia di Belle Arti. Subito dopo gli studi ha iniziato a collaborare con architetti ed arredatori nel progettare “quadri luce” di cui vanta la presenza in diverse collezioni, sia pubbliche che private. Varie, inoltre, le esposizioni cui ha partecipato. Tra le altre, oltre ad un vernissage presso la Galleria d’Arte 18 nel 2005, una personale negli spazi espositivi del Palazzo Ducale di Urbino, una partecipazione alla Biennale di Venezia nella sezione architettura, e una nell’ambito dell’esposizione “Sessantartisti” tenutasi a New York presso la Galleria d’Arte “Spazio Italia” di Soho. Tuttavia, come tiene a precisare l’artista, “più che essere legata all’ambiente artistico ufficiale, lo è alla propria armonia interiore” da cui scaturisce la ricerca di un continuo dialogo con le sue opere. Le sue vetrate artistiche, che cura dalla fase di progettazione fino alla fase dell’esecuzione pittorica, sono presenti in numerosi enti pubblici, banche e collezioni private. Inoltre, di molte di esse, è conservata documentazione fotografica presso il “Centre International du Vitrail” a Romont (Svizzera). Di lei il grande architetto Glauco Gresleri ha scritto: “Il rapporto che ella ha con la tela - ma lo stesso si deve dire per gli altri materiali che ella aggredisce come il vetro, il legno, il ferro e la carta - è così impetuoso e irruente da provocare sempre una catarsi diversificante.”
Alessandro Boracci, artista emiliano-romagnolo, espone alla Galleria d’Arte 18 dopo una doppia personale con Leonardo Fiaschetti. Già in quell’occasione dei suoi quadri fu notata la capacità di emozionare lo spettatore data dall’enorme passione di opere ricche di colori accesi e di pennellate nette e decise. Caratteristica principale dei suoi quadri è la trasformazione dell’uomo in un essere metafisico al cui interno, come ha argomentato la professoressa Angela Giusti “bene e male, peccato e purezza, si agitano e combattono ad armi pari, allo stesso modo di colori intensi che, nel loro scontrarsi, sembrano quasi uscire dalla tela tale è la loro forza”. In uno degli incontri più illuminanti della sua vita artistica, Boracci ebbe il privilegio di conoscere il maestro Aldo Borgonzoni che di lui, in seguito, disse: “mi colpì subito l’estro, la creatività e la visione ben chiara delle cose che, con semplicità disarmante, trasferiva sulla tela. Da non credere! Gli predissi un magnifico avvenire e a tutta forza lo incoraggiai a proseguire su questa strada perché gli avrebbe dato tante soddisfazioni.”
Wanda Benatti, diplomata all’Istituto Statale d’arte di Bologna, ha proseguito gli studi artistici ad Urbino frequentando il Magistero d’Arte presso la scuola internazionale di grafica e poi, di nuovo a Bologna, l’Accademia di Belle Arti. Subito dopo gli studi ha iniziato a collaborare con architetti ed arredatori nel progettare “quadri luce” di cui vanta la presenza in diverse collezioni, sia pubbliche che private. Varie, inoltre, le esposizioni cui ha partecipato. Tra le altre, oltre ad un vernissage presso la Galleria d’Arte 18 nel 2005, una personale negli spazi espositivi del Palazzo Ducale di Urbino, una partecipazione alla Biennale di Venezia nella sezione architettura, e una nell’ambito dell’esposizione “Sessantartisti” tenutasi a New York presso la Galleria d’Arte “Spazio Italia” di Soho. Tuttavia, come tiene a precisare l’artista, “più che essere legata all’ambiente artistico ufficiale, lo è alla propria armonia interiore” da cui scaturisce la ricerca di un continuo dialogo con le sue opere. Le sue vetrate artistiche, che cura dalla fase di progettazione fino alla fase dell’esecuzione pittorica, sono presenti in numerosi enti pubblici, banche e collezioni private. Inoltre, di molte di esse, è conservata documentazione fotografica presso il “Centre International du Vitrail” a Romont (Svizzera). Di lei il grande architetto Glauco Gresleri ha scritto: “Il rapporto che ella ha con la tela - ma lo stesso si deve dire per gli altri materiali che ella aggredisce come il vetro, il legno, il ferro e la carta - è così impetuoso e irruente da provocare sempre una catarsi diversificante.”
Alessandro Boracci, artista emiliano-romagnolo, espone alla Galleria d’Arte 18 dopo una doppia personale con Leonardo Fiaschetti. Già in quell’occasione dei suoi quadri fu notata la capacità di emozionare lo spettatore data dall’enorme passione di opere ricche di colori accesi e di pennellate nette e decise. Caratteristica principale dei suoi quadri è la trasformazione dell’uomo in un essere metafisico al cui interno, come ha argomentato la professoressa Angela Giusti “bene e male, peccato e purezza, si agitano e combattono ad armi pari, allo stesso modo di colori intensi che, nel loro scontrarsi, sembrano quasi uscire dalla tela tale è la loro forza”. In uno degli incontri più illuminanti della sua vita artistica, Boracci ebbe il privilegio di conoscere il maestro Aldo Borgonzoni che di lui, in seguito, disse: “mi colpì subito l’estro, la creatività e la visione ben chiara delle cose che, con semplicità disarmante, trasferiva sulla tela. Da non credere! Gli predissi un magnifico avvenire e a tutta forza lo incoraggiai a proseguire su questa strada perché gli avrebbe dato tante soddisfazioni.”
17
aprile 2007
Wanda Benatti / Alessandro Boracci
Dal 17 aprile al 09 maggio 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE 18
Bologna, Via San Felice, 18, (Bologna)
Bologna, Via San Felice, 18, (Bologna)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, dalle 15.30 alle 19.30
Vernissage
17 Aprile 2007, ore 19
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