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Were, There, Severe, (thin line)
WERE, THERE, SEVERE, (thin line) è una collettiva che indaga la possibile reazione di sconfinamento e di perdizione all’interno delle maglie di una forma essenziale e sottile, e l’incontro poetico tra opera e spettatore.
Comunicato stampa
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La Galleria Alessandro De March presenta Were, There, Severe, (thin line), mostra collettiva con gli artisti Kitty Kraus, Nick Mauss, Judith Hopf/Henrik Olesen, Giulia Piscitelli a cura di Gigiotto Del Vecchio.
La forma non è più rappresentativa di un contenuto standard, la riduzione dei segni non per forza tende ad essere avulsa da possibilità narrative, poetiche, emozionali. Una riflessione sul processo cognitivo in una dimensione articolata. La possibilità di guardare ad un approccio compositivo che separa dati certi dal corpo principale per sottoporli ad analisi separatamente.
Una mostra sulla dichiarata possibilità di sconfinamento e perdizione all’interno delle sottili maglie della forma, del racconto, dell’essenzialità, dello scontro e dell’incontro poetico, del rapporto fisico tra opera e spettatore. Una linea sottile quella che ci separa dalla definizione, una linea sottile che demarca forma e contenuto ma che volontariamente tende all’esclusione di ogni possibile costrizione di genere, di puro gesto o unicamente estetico o unicamente intellettuale. La scelta di un’essenzialità estetica però decisamente emozionale, spingendo la propria ragion d’essere oltre il puro risultato formale per aprirsi sentimentalmente.
Gli artisti di Were, There, Severe, (a thin line) lavorano al limite, in quella zona di confine tra apparizione e sparizione, tra definibile ed indefinibile, tra detto e non detto, tra attualità e citazione. E’ difficile incanalare all’interno dello stabilito una possibilità culturale, sebbene si presenti apparentemente definibile sul piano formale.
Kitty Kraus, Heidelberg - D (1976). Vive e lavora a Berlino. Mostre Selezionate: Galleria Neu, Berlino; Kunsthalle Zurigo; Porzadki Uronje. So ist es und anders, Museo Sztuki, Museo Lods, Monchengladbach; Optik Schroder. werke aus der sammlung schroder, Kunsthalle Braunschweig; The gone wait, 4th Berlin Biennial for contemporary art, Berlino.
Nick Mauss, D (1980). Vive e lavora a New York. Mostre Selezionate: Galleria Neu, Berlino; Have meant, Hiromi Yoshii Gallery, Tokyo; A fair to meddling story, Kunstlerhaus Stoccarda; I love the horizon, Magasin, Grenoble; When riss say we, Artist's space, New York.
Judith Hopf, Karlsruhe - D (1969). Vive e lavora a Berlino. Mostre Selezionate: Doors (con Henrik Olesen), Portikus, Francoforte; Galerie Andreas Huber, Vienna; Secession, Vienna; What do you look like, a crypto damonic mystery, Caso Institute for Art and Design, Utrecht; No matter how bright the light, the Crossing Occurs at Night, Kunstwerke, Berlino; FIKTION.NARRATION.STRUKTUR, Artnews Projects, Berlino. Konzepte der liebe, Kolnischer Kunstverein, Colonia; Happyness, Berlin Biennale, Berlino; 100 Radiodays, De Appel, Amsterdam; Universal experience: art, life and the tourist's eye, Museum of Contemporary Art Chicago; Das Politische ist privat – und peinlich, Kunsthalle Exnergasse, Vienna.
Henrik Olesen, Esbjerg - DK (1967). Vive a Berlino. Mostre Selezionate: Italia, Italie, Italien, Italy Wlochy, Arcos, Benevento; Migros Museum fur Gegenwartskunst, Zurigo; Daniel Buchholz Gallery, Cologne; Wiener Secession, Vienna; Kunstverein Salisburgo; Kritisk Form, Skulpturi.dk, Copenhagen;
Collage: the unmonumental picture, New Museum of contemporary art, New York; BODYPOLITCX, Witte de With Center for contemporary art, Rotterdam; Doors (con Judith Hopf), Portikus, Francoforte; Faster! Bigger! Better!, ZKM, Karlsruhe. Made in Germany, Sprengelmuseum, Hannover.
Giulia Piscitelli, Napoli – I (1965). Vive e lavora a Napoli. Mostre Selezionate: Galleria Fonti, Napoli; Vesuvius, Moderna Museet, Stoccolma; 5th Berlin Biennale, Berlino; Ballhaus, Riso, museo d'arte contemporanea della Sicilia, Palermo; Da tempo al tempo, Palazzo Re Rebaudengo, Guarene D'Alba; Italia Italie Italien. Italy wlochy, Arcos, Benevento.
La forma non è più rappresentativa di un contenuto standard, la riduzione dei segni non per forza tende ad essere avulsa da possibilità narrative, poetiche, emozionali. Una riflessione sul processo cognitivo in una dimensione articolata. La possibilità di guardare ad un approccio compositivo che separa dati certi dal corpo principale per sottoporli ad analisi separatamente.
Una mostra sulla dichiarata possibilità di sconfinamento e perdizione all’interno delle sottili maglie della forma, del racconto, dell’essenzialità, dello scontro e dell’incontro poetico, del rapporto fisico tra opera e spettatore. Una linea sottile quella che ci separa dalla definizione, una linea sottile che demarca forma e contenuto ma che volontariamente tende all’esclusione di ogni possibile costrizione di genere, di puro gesto o unicamente estetico o unicamente intellettuale. La scelta di un’essenzialità estetica però decisamente emozionale, spingendo la propria ragion d’essere oltre il puro risultato formale per aprirsi sentimentalmente.
Gli artisti di Were, There, Severe, (a thin line) lavorano al limite, in quella zona di confine tra apparizione e sparizione, tra definibile ed indefinibile, tra detto e non detto, tra attualità e citazione. E’ difficile incanalare all’interno dello stabilito una possibilità culturale, sebbene si presenti apparentemente definibile sul piano formale.
Kitty Kraus, Heidelberg - D (1976). Vive e lavora a Berlino. Mostre Selezionate: Galleria Neu, Berlino; Kunsthalle Zurigo; Porzadki Uronje. So ist es und anders, Museo Sztuki, Museo Lods, Monchengladbach; Optik Schroder. werke aus der sammlung schroder, Kunsthalle Braunschweig; The gone wait, 4th Berlin Biennial for contemporary art, Berlino.
Nick Mauss, D (1980). Vive e lavora a New York. Mostre Selezionate: Galleria Neu, Berlino; Have meant, Hiromi Yoshii Gallery, Tokyo; A fair to meddling story, Kunstlerhaus Stoccarda; I love the horizon, Magasin, Grenoble; When riss say we, Artist's space, New York.
Judith Hopf, Karlsruhe - D (1969). Vive e lavora a Berlino. Mostre Selezionate: Doors (con Henrik Olesen), Portikus, Francoforte; Galerie Andreas Huber, Vienna; Secession, Vienna; What do you look like, a crypto damonic mystery, Caso Institute for Art and Design, Utrecht; No matter how bright the light, the Crossing Occurs at Night, Kunstwerke, Berlino; FIKTION.NARRATION.STRUKTUR, Artnews Projects, Berlino. Konzepte der liebe, Kolnischer Kunstverein, Colonia; Happyness, Berlin Biennale, Berlino; 100 Radiodays, De Appel, Amsterdam; Universal experience: art, life and the tourist's eye, Museum of Contemporary Art Chicago; Das Politische ist privat – und peinlich, Kunsthalle Exnergasse, Vienna.
Henrik Olesen, Esbjerg - DK (1967). Vive a Berlino. Mostre Selezionate: Italia, Italie, Italien, Italy Wlochy, Arcos, Benevento; Migros Museum fur Gegenwartskunst, Zurigo; Daniel Buchholz Gallery, Cologne; Wiener Secession, Vienna; Kunstverein Salisburgo; Kritisk Form, Skulpturi.dk, Copenhagen;
Collage: the unmonumental picture, New Museum of contemporary art, New York; BODYPOLITCX, Witte de With Center for contemporary art, Rotterdam; Doors (con Judith Hopf), Portikus, Francoforte; Faster! Bigger! Better!, ZKM, Karlsruhe. Made in Germany, Sprengelmuseum, Hannover.
Giulia Piscitelli, Napoli – I (1965). Vive e lavora a Napoli. Mostre Selezionate: Galleria Fonti, Napoli; Vesuvius, Moderna Museet, Stoccolma; 5th Berlin Biennale, Berlino; Ballhaus, Riso, museo d'arte contemporanea della Sicilia, Palermo; Da tempo al tempo, Palazzo Re Rebaudengo, Guarene D'Alba; Italia Italie Italien. Italy wlochy, Arcos, Benevento.
19
settembre 2008
Were, There, Severe, (thin line)
Dal 19 settembre al 31 ottobre 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA ALESSANDRO DE MARCH
Milano, Via Massimiano, 25, (Milano)
Milano, Via Massimiano, 25, (Milano)
Orario di apertura
martedì - sabato 15-19
Vernissage
19 Settembre 2008, ore 18,00
Autore
Curatore