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White Statuary – Michele Chiossi
Nato a Lucca nel 1970, Michele Chiossi vive e lavora tra Milano e New York. Tra i più promettenti giovani artisti italiani, Chiossi ha al suo attivo numerose mostre in Italia e all’estero. E’ inoltre tra gli artisti presenti nel Dizionario della Giovane Arte Italiana edito quest’anno da Flash Art.
La sua ricerca artistica – realizzata con materiali tradizionali quali marmo, alluminio, bronzo, ed altri più tecnologici ed innovativi quali lucidi mattati – è una riflessione estetica sul modo di abitare il mondo dell’uomo contemporaneo.
Il tratto a zig zag, presente in tutte le sue opere, nei lucidi, nelle sculture, nelle nature morte, ci parla di un uomo frammentato, che ha perso il senso dei ritmi naturali, pressato da un mondo ipertecnologico – si pensa ai videogiochi, alla logica dei punteggi a premio e all’accelerazione del nostro tempo – che conosce solo scadenze sempre più incombenti.
Anche il cibo, che raccorda da sempre l’uomo all’ambiente in cui vive, diviene per l’artista metafora complessa delle deformazioni di questa realtà. La Nike del nostro tempo è un enorme rigatone con ali da pollo, simbolo delle alterazioni transgeniche attuate cinicamente dalle industrie. “Chiossi su questo punto cruciale e globale dell’alimentazione sfugge alla facile denuncia del fatto. Consapevole che l’arte e soprattutto la scultura vivono di una condizione speciale rispetto ai mezzi di comunicazione di massa, adotta lo stratagemma della seduzione che da gustativa si modifica in tattile. Provare a toccare quelle ciliege, quei grappoli d’uva, quei bacelli, quei rigatoni o quelle forme di parmigiano si rivela una esperienza della scultura che rinnova il suo stesso linguaggio. Tuttavia, e lo sappiamo bene, abbiamo a che fare con il cibo di Frankenstein e cioé con qualcosa di mostruoso che supera l’intelligenza della natura e per altri versi l’intelligenza dell’arte (Antonio d’Avossa). Il lavoro di Chiossi è, secondo d’Avossa, un “unicum” nel panorama italiano e internazionale dell’arte, anche se non mancano i riferimenti: “il rimando più semplice e immediato è alla Pop art, in particolare alle opere di Claes Oldenburg, ai suoi cibi esibiti con accentuata enfasi, capaci in verità di suscitare più la nausea che il desiderio” (Lia De Venere).
L’artista lucchese presenterà a Salerno circa 15 opere, tra cui Who am I , zigzagante forma in marmo bianco che rende omaggio a Boccioni e alla sua celebre scultura Forme uniche della continuità dello spazio, e Best Before , una scultura di marmo bianco che congela un gelato nel momento in cui inizia a disciogliersi.
White Statuary – Michele Chiossi
Salerno, Via Fieravecchia, 34, (Salerno)