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William E. Jones – Holes in the Historical Record
Jones presenta un video e opere fotografiche che rielaborano fonti documentari provenienti dalla Farm Security Administration, uno dei programmi statali americani nato alla scopo di documentare la recessione agricola dilagante nel Paese attraverso fotografie scattate tra il 1935 e il 1944
Comunicato stampa
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Galleria Raffaella Cortese ha il piacere di annunciare la terza mostra personale dell’artista William E. Jones.
Il lavoro di Jones è principalmente caratterizzato dallo studio di materiali d’archivio che l’artista/regista ri- organizza e ri-contestualizza nella produzione di lm, video, fotogra e, stampe, testi. Offrendo l’interpretazione di alcune tematiche trasversali della società americana, Jones si focalizza su episodi della storia recente che sono stati casualmente ignorati o forzatamente dimenticati. L’artista unisce la ricerca con la sperimentazione formale rivelando un’estrema passione per le dinamiche socio-politiche, l’analisi di documenti di Stato volontariamente censurati e la decostruzione di alcuni mezzi di comunicazione popolari.
Per la realizzazione del video e delle fotogra e presenti nello spazio di via Stradella 7, Jones si è servito dell’enorme quantità di documenti custoditi alla Library of Congress di Washington. Farm Security Administration (FSA) fu uno dei programmi statali nato alla scopo di documentare la recessione agricola dilagante nel Paese attraverso fotogra e scattate tra il 1935 e il 1944, anno in cui tutta la documentazione fu trasferita alla Library of Congress. La Information Division fu gestita da Roy E. Stryker e i fotogra che presero parte al programma – tra cui Ben Shahn, Walker Evans, Dorothea Lange – dovettero attenersi a speci ci soggetti e temi, diversamente venivano censurati. I negativi inviati all’uf cio centrale di Washington e controllati da Roy E. Stryker, se ritenuti sconvenienti o difettosi, venivano chiamati “killed” e successivamente forati così da non poter essere pubblicati.
Per decenni la maggioranza delle immagini di questi negativi rimasero ignote. Una selezione di scatti di questi grandi fotogra è presentata da Jones nel video e nei dittici e trittici seguendo un criterio formale/estetico o tematico. Le immagini presentano un piccolo foro della stessa grandezza e sono state tagliate in modo che la posizione della fessura sia analoga per tutte, uniformando cosi anche la scala delle gure, simili le une alle altre.
In questa nuova mostra, come già nelle precedenti del 2010 e del 2015, il punto di partenza è la ricerca e lo studio delle fonti. Tra gli argomenti presi in considerazione vi sono sono l’universo omosessuale e alla modalità in cui è stato percepito nella recente cultura americana, la Storia e il potere, delle quali fa emergere le strategie che hanno orientato il nostro modo di pensare il recente passato e il presente. Tutto il suo lavoro è basato sulla ri essione di questi temi e sulla consapevole responsabilità critica che deve sempre contraddistinguere un artista.
Le immagini riacquistano la loro originaria libertà conquistando altresì lo status di opere d’arte: “Concentrandomi sui fori fatti da Stryker cerco di enfatizzare l’aspetto estetico di gesti che normalmente sarebbero considerati arbitrari e, così facendo, salvare una parte di storia americana del XX secolo dall’oblio” — W. E. Jones, 2018
Il lavoro di Jones è principalmente caratterizzato dallo studio di materiali d’archivio che l’artista/regista ri- organizza e ri-contestualizza nella produzione di lm, video, fotogra e, stampe, testi. Offrendo l’interpretazione di alcune tematiche trasversali della società americana, Jones si focalizza su episodi della storia recente che sono stati casualmente ignorati o forzatamente dimenticati. L’artista unisce la ricerca con la sperimentazione formale rivelando un’estrema passione per le dinamiche socio-politiche, l’analisi di documenti di Stato volontariamente censurati e la decostruzione di alcuni mezzi di comunicazione popolari.
Per la realizzazione del video e delle fotogra e presenti nello spazio di via Stradella 7, Jones si è servito dell’enorme quantità di documenti custoditi alla Library of Congress di Washington. Farm Security Administration (FSA) fu uno dei programmi statali nato alla scopo di documentare la recessione agricola dilagante nel Paese attraverso fotogra e scattate tra il 1935 e il 1944, anno in cui tutta la documentazione fu trasferita alla Library of Congress. La Information Division fu gestita da Roy E. Stryker e i fotogra che presero parte al programma – tra cui Ben Shahn, Walker Evans, Dorothea Lange – dovettero attenersi a speci ci soggetti e temi, diversamente venivano censurati. I negativi inviati all’uf cio centrale di Washington e controllati da Roy E. Stryker, se ritenuti sconvenienti o difettosi, venivano chiamati “killed” e successivamente forati così da non poter essere pubblicati.
Per decenni la maggioranza delle immagini di questi negativi rimasero ignote. Una selezione di scatti di questi grandi fotogra è presentata da Jones nel video e nei dittici e trittici seguendo un criterio formale/estetico o tematico. Le immagini presentano un piccolo foro della stessa grandezza e sono state tagliate in modo che la posizione della fessura sia analoga per tutte, uniformando cosi anche la scala delle gure, simili le une alle altre.
In questa nuova mostra, come già nelle precedenti del 2010 e del 2015, il punto di partenza è la ricerca e lo studio delle fonti. Tra gli argomenti presi in considerazione vi sono sono l’universo omosessuale e alla modalità in cui è stato percepito nella recente cultura americana, la Storia e il potere, delle quali fa emergere le strategie che hanno orientato il nostro modo di pensare il recente passato e il presente. Tutto il suo lavoro è basato sulla ri essione di questi temi e sulla consapevole responsabilità critica che deve sempre contraddistinguere un artista.
Le immagini riacquistano la loro originaria libertà conquistando altresì lo status di opere d’arte: “Concentrandomi sui fori fatti da Stryker cerco di enfatizzare l’aspetto estetico di gesti che normalmente sarebbero considerati arbitrari e, così facendo, salvare una parte di storia americana del XX secolo dall’oblio” — W. E. Jones, 2018
16
maggio 2018
William E. Jones – Holes in the Historical Record
Dal 16 maggio al 28 luglio 2018
arte contemporanea
Location
GALLERIA RAFFAELLA CORTESE
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Biglietti
Libero
Orario di apertura
Martedì - sabato 10 - 13 / 15 - 19:30
Vernissage
16 Maggio 2018, h 19 - 21
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