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William Mafezzoni – Figure in viaggio
Affascinato ed attratto dalla natura, dalla materia e dalle possibilità di trasformarla, lavora indistintamente il legno, la carta, il rame, l’argento e l’argilla. Il suo lavoro risente molto delle emozioni che ha colto durante i viaggi attraverso i deserti africani ed australiani.
Comunicato stampa
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WILLIAM MAFEZZONI nasce a Fiorenzuola d’Arda (PC) nel 1965.
La sua iniziale formazione è di disegnatore tecnico-meccanico; non soddisfatto si iscrive a corsi privati di design industriale e creativo, contemporaneamente frequenta lo studio dell’artista Luciana Donà per dedicarsi al disegno della figura. L’impegno costante nel migliorare il suo percorso formativo lo porta ad iscriversi all’Istituto d’Arte Gazzola di Piacenza dove oltre ai corsi del prof. Carlo Scrocchi di nudo e figura segue anche i corsi di scultura tenuti dal prof. Paolo Perotti.
Affascinato ed attratto dalla natura, dalla materia e dalle possibilità di trasformarla, lavora indistintamente il legno, la carta, il rame, l’argento e l’argilla. Il suo lavoro risente molto delle emozioni che ha colto durante i viaggi attraverso i deserti africani ed australiani; infatti nelle sue opere si ritrovano tutte le tenui sfumature di sabbie e terre lontane. I suoi personaggi pur vivendo del quotidiano sono figli di quelle terre, di quelle cromie. Mafezzoni ha interiorizzato molto queste emozioni; è come se si nutrisse di granelli di sabbia e di terra raccolti là dove il cammino dell’uomo è l’elemento fondamentale per la sopravvivenza.
Presentazione in catalogo : Dr. Massimo Centini – Catalogo in galleria
“ …Partito da una matrice che non può essere che figurativa, il pittore ha poi elaborato le proprie linee guida adottando un modus operandi capace di andare oltre i ceppi delle convezioni formali, fino a strutturare un linguaggio personale, sia dal punto di vista eminentemente poetico che tecnico.
La scelta di adottare tonalità sostanzialmente omogenee, identifica la personalità dell’artista, che avvalendosi di pochi colori terrosi, definisce il proprio campo pittorico cercando di creare un sostanziale filo comune, che unisce i soggetti del suo umanissimo macrocosmo in una sola dimensione vocativa.
Il risultato è orientato a creare una dicotomia tra quello che il soggetto rappresenta, anche con l’ausilio di puntuali didascalie, e ciò che effettivamente è nella risultanza dialettica che scaturisce dall’incontro/scontro tra essere ed apparire.
È come se i soggetti fossero in continuo movimento in una scenografia che risulta sostanzialmente omogenea, ma che di fatto è dinamicamente inserita in un vortice di cambiamenti in cui spazio e tempo perdono di vista le loro coordinate peculiari. Infatti, è proprio il “territorio” in cui sono collocati i soggetti di Mafezzoni a svolgere un ruolo “filosofico” importante. Quella dimensione tendete al bruno, è palcoscenico di vita che ognuno può provare a dimensionare in funzione del proprio vissuto, del proprio meccanismo immaginario che è alla base del confronto empatico tra chi osserva e il soggetto dell’osservazione. …”
La sua iniziale formazione è di disegnatore tecnico-meccanico; non soddisfatto si iscrive a corsi privati di design industriale e creativo, contemporaneamente frequenta lo studio dell’artista Luciana Donà per dedicarsi al disegno della figura. L’impegno costante nel migliorare il suo percorso formativo lo porta ad iscriversi all’Istituto d’Arte Gazzola di Piacenza dove oltre ai corsi del prof. Carlo Scrocchi di nudo e figura segue anche i corsi di scultura tenuti dal prof. Paolo Perotti.
Affascinato ed attratto dalla natura, dalla materia e dalle possibilità di trasformarla, lavora indistintamente il legno, la carta, il rame, l’argento e l’argilla. Il suo lavoro risente molto delle emozioni che ha colto durante i viaggi attraverso i deserti africani ed australiani; infatti nelle sue opere si ritrovano tutte le tenui sfumature di sabbie e terre lontane. I suoi personaggi pur vivendo del quotidiano sono figli di quelle terre, di quelle cromie. Mafezzoni ha interiorizzato molto queste emozioni; è come se si nutrisse di granelli di sabbia e di terra raccolti là dove il cammino dell’uomo è l’elemento fondamentale per la sopravvivenza.
Presentazione in catalogo : Dr. Massimo Centini – Catalogo in galleria
“ …Partito da una matrice che non può essere che figurativa, il pittore ha poi elaborato le proprie linee guida adottando un modus operandi capace di andare oltre i ceppi delle convezioni formali, fino a strutturare un linguaggio personale, sia dal punto di vista eminentemente poetico che tecnico.
La scelta di adottare tonalità sostanzialmente omogenee, identifica la personalità dell’artista, che avvalendosi di pochi colori terrosi, definisce il proprio campo pittorico cercando di creare un sostanziale filo comune, che unisce i soggetti del suo umanissimo macrocosmo in una sola dimensione vocativa.
Il risultato è orientato a creare una dicotomia tra quello che il soggetto rappresenta, anche con l’ausilio di puntuali didascalie, e ciò che effettivamente è nella risultanza dialettica che scaturisce dall’incontro/scontro tra essere ed apparire.
È come se i soggetti fossero in continuo movimento in una scenografia che risulta sostanzialmente omogenea, ma che di fatto è dinamicamente inserita in un vortice di cambiamenti in cui spazio e tempo perdono di vista le loro coordinate peculiari. Infatti, è proprio il “territorio” in cui sono collocati i soggetti di Mafezzoni a svolgere un ruolo “filosofico” importante. Quella dimensione tendete al bruno, è palcoscenico di vita che ognuno può provare a dimensionare in funzione del proprio vissuto, del proprio meccanismo immaginario che è alla base del confronto empatico tra chi osserva e il soggetto dell’osservazione. …”
07
maggio 2009
William Mafezzoni – Figure in viaggio
Dal 07 al 23 maggio 2009
arte contemporanea
Location
STUDIO LABORATORIO ANNA VIRANDO
Torino, Corso Giovanni Lanza, 105, (Torino)
Torino, Corso Giovanni Lanza, 105, (Torino)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato dalle 16,30 alle 20,00-Fuori orario su appuntamento
Vernissage
7 Maggio 2009, dall 17,30 alle 23,00
Autore
Curatore