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Witherford Watson Mann – London Edges
La mostra si concentrerà sull’indagine condotta dallo studio sulle zone marginali e problematiche, le aree di confine che dividono la Londra del capitalismo globale da quella dei lavoratori migranti della periferia; le infrastrutture regionali e le strutture di intrattenimento locale dal paesaggio naturale intorno al fiume Lea.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Witherford Watson Mann, dopo le conferenze e le mostre di AOC e Carmody Groarke, è l’ultimo degli studi londinesi ad esporre nel ciclo London-Rome: Work in Process in programma all’Accademia Britannica di Roma. Con queste tre esposizioni si è cercato di mettere in evidenza la diversità di metodi e approcci di questi architetti nel loro lavoro, che riflette il dinamismo e la vivacità dell’architettura britannica contemporanea.
Gli architetti Stephen Witherford, Christopher Watson e William Mann hanno fondato lo studio nel 2001. Tuttavia la loro collaborazione, frutto di lunghe passeggiate e dell’approfondimento della storia e della vita quotidiana nella periferia londinese, era iniziata in modo informale già qualche anno prima.
Elemento fondamentale dell’attività dello studio è l’interesse per il rapporto tra città e paesaggio e l’interdipendenza di edifici pubblici, spazi collettivi e attività quotidiane, coniugato con l’obiettivo di esplorare i modi in cui l’architettura può sostenere l’impegno sociale. Tutti e tre gli architetti insegnano e sono autori di numerosi saggi.
“Teniamo sempre presente il fatto che, sia per i nostri committenti sia per la società nel suo complesso, l’architettura è un mezzo non un fine… Da un punto di vista sociale più ampio, prestiamo particolare attenzione al modo in cui il carattere e la struttura spaziale di un sito sono in grado di ‘suggerire comportamenti’, ricorrendo all’osservazione diretta e all’esperienza concreta per far sì che quel particolare luogo promuova la comunicazione e la socialità”.
London Edges
La mostra si concentrerà sull’indagine condotta dallo studio sulle zone marginali e problematiche, le aree di confine che dividono la Londra del capitalismo globale da quella dei lavoratori migranti della periferia; le infrastrutture regionali e le strutture di intrattenimento locale dal paesaggio naturale intorno al fiume Lea. La risposta dello studio, su scala urbana e architettonica, a queste condizioni altamente specifiche si potrà vedere nei progetti per la Bankside Urban Forest, in quelli per l’ampliamento e la ristrutturazione della Whitechapel Gallery e i progetti residenziali e paesaggistici per la Lea Valley.
In mostra anche il progetto per la rigenerazione di Ailsa Street e quello per la sede di Amnesty International Headquarters. Tramite le rappresentazioni di questi progetti e dei rispettivi contesti, lo studio mira a svelare una inedita topografia della capitale, ponendo l’accento sull’adattabilità dello spazio pubblico nel frammentato tessuto economico e architettonico della metropoli. Il visitatore sarà invitato ad attraversare varie sezioni di Londra con la guida di un insieme di mappe, plastici, disegni preparatori e fotografie.
Witherford Watson Mann hanno esposto nel padiglione britannico nella Biennale di Venezia 2008.
L’evento alla British School at Rome, a cura di Marina Engel, fa parte del programma London-Rome: Work in Process curato da Marina Engel e Gabriele Mastrigli, ed è realizzato in collaborazione con l’Architecture Foundation di Londra, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Fondazione MAXXI di Roma ed INARCH Lazio. Con il sostegno della John S. Cohen Foundation, del Bryan Guinness Charitable Trust e del British Council.
Gli architetti Stephen Witherford, Christopher Watson e William Mann hanno fondato lo studio nel 2001. Tuttavia la loro collaborazione, frutto di lunghe passeggiate e dell’approfondimento della storia e della vita quotidiana nella periferia londinese, era iniziata in modo informale già qualche anno prima.
Elemento fondamentale dell’attività dello studio è l’interesse per il rapporto tra città e paesaggio e l’interdipendenza di edifici pubblici, spazi collettivi e attività quotidiane, coniugato con l’obiettivo di esplorare i modi in cui l’architettura può sostenere l’impegno sociale. Tutti e tre gli architetti insegnano e sono autori di numerosi saggi.
“Teniamo sempre presente il fatto che, sia per i nostri committenti sia per la società nel suo complesso, l’architettura è un mezzo non un fine… Da un punto di vista sociale più ampio, prestiamo particolare attenzione al modo in cui il carattere e la struttura spaziale di un sito sono in grado di ‘suggerire comportamenti’, ricorrendo all’osservazione diretta e all’esperienza concreta per far sì che quel particolare luogo promuova la comunicazione e la socialità”.
London Edges
La mostra si concentrerà sull’indagine condotta dallo studio sulle zone marginali e problematiche, le aree di confine che dividono la Londra del capitalismo globale da quella dei lavoratori migranti della periferia; le infrastrutture regionali e le strutture di intrattenimento locale dal paesaggio naturale intorno al fiume Lea. La risposta dello studio, su scala urbana e architettonica, a queste condizioni altamente specifiche si potrà vedere nei progetti per la Bankside Urban Forest, in quelli per l’ampliamento e la ristrutturazione della Whitechapel Gallery e i progetti residenziali e paesaggistici per la Lea Valley.
In mostra anche il progetto per la rigenerazione di Ailsa Street e quello per la sede di Amnesty International Headquarters. Tramite le rappresentazioni di questi progetti e dei rispettivi contesti, lo studio mira a svelare una inedita topografia della capitale, ponendo l’accento sull’adattabilità dello spazio pubblico nel frammentato tessuto economico e architettonico della metropoli. Il visitatore sarà invitato ad attraversare varie sezioni di Londra con la guida di un insieme di mappe, plastici, disegni preparatori e fotografie.
Witherford Watson Mann hanno esposto nel padiglione britannico nella Biennale di Venezia 2008.
L’evento alla British School at Rome, a cura di Marina Engel, fa parte del programma London-Rome: Work in Process curato da Marina Engel e Gabriele Mastrigli, ed è realizzato in collaborazione con l’Architecture Foundation di Londra, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Fondazione MAXXI di Roma ed INARCH Lazio. Con il sostegno della John S. Cohen Foundation, del Bryan Guinness Charitable Trust e del British Council.
16
novembre 2009
Witherford Watson Mann – London Edges
Dal 16 novembre al 04 dicembre 2009
architettura
Location
THE BRITISH SCHOOL AT ROME
Roma, Via Antonio Gramsci, 61, (Roma)
Roma, Via Antonio Gramsci, 61, (Roma)
Orario di apertura
lunedì-sabato 16.30-19
Vernissage
16 Novembre 2009, ore 19.30 / h. 18.00 Conferenza di Stephen Witherford e William Mann presentata da Pippo Ciorra
Autore
Curatore