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WITHIN OUR SHAPES
Tempesta Gallery è lieta di annunciare la nuova esposizione WITHIN OUR SHAPES, curata da Domenico de Chirico, che esplora la complessità e la fluidità del concetto di forma attraverso le opere di Nicolas Pelzer e Tal Regev.
Comunicato stampa
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Il percorso espositivo propone una riflessione profonda sul concetto di forma come spazio liminale, un luogo di transito e metamorfosi che esiste tra il reale e l'astratto, l’organico e l’inorganico. In un mondo dove, come teorizzato da Guy Debord, “la vita si presenta come un'immensa accumulazione di spettacoli”, Pelzer e Regev esplorano il rapporto tra la figura e la sua trasformazione, tra il visibile e l’invisibile.
Qui, il senso di sopravvivenza aumentata assume via via un carattere sempre più fluido seppur qualitativamente statico, all'interno di un'organizzazione che non apre ferite nei corpi poiché non incita i senzienti. Così, portandosi intenzionalmente verso i meandri più reconditi dell'ignoto eppur al contempo manifesti di una forma eloquente ma elusiva, lo spazio circostante e quello occupato dall'opera acquisiscono una vibrazione duplice, qui resa bifide da uno studio considerevole da un lato su una tridimensionalità articolata e dall'altro su una bidimensionalità eterea. Ciò che ne consegue è la naturale inversione di marcia che si compie dalla graffiante consistenza materica fino alla cedevolezza evanescente del gesto pittorico, compimenti vicendevolmente delicati e abissali, leggeri e ardui. Ben oltre il concetto di forma definita, il gioco si fa danzante, la linea di demarcazione vacilla tra vaporosità e fisicità, tra l'effluvio del subliminale e lo sberleffo della rivelazione, alla ricerca di un dialogo perenne sullo spazio e nello spazio che possa enunciare ma senza compiersi mai del tutto. Ed è così che nasce questo inedito capitolo espositivo sotto il nome di WITHIN OUR SHAPES. Domenico De Chirico, curatore.
Nicolas Pelzer, con le sue installazioni scultoree multimediali, si concentra sul ruolo della tecnologia e sui suoi effetti nel mondo fisico. Le sue opere, che oscillano tra sperimentazione e veridicità, affrontano il distacco tra corpo organico e tecnologia, suggerendo un futuro in cui questi due elementi si separano ulteriormente. Pelzer invita il pubblico a riflettere su come la tecnologia sta ridefinendo i nostri confini fisici e percettivi.
Tal Regev, con i suoi dipinti delicati e stratificati, esplora la tensione tra l'interiorità e l'apparenza esteriore. Le sue opere, caratterizzate da luminosità e trasparenza, rivelano figure umane appena accennate e oggetti che sembrano fluttuare in un misterioso territorio fatto di luce e ombra. Regev cattura la sottile energia che permea il rapporto tra il visibile e il nascosto, tra il detto e il non detto, offrendo al pubblico una visione intima e contemplativa del mondo.
WITHIN OUR SHAPES rappresenta un dialogo tra il fisico e il metafisico, tra la solidità della materia e la leggerezza dell'evanescente, invitando i visitatori a esplorare queste dualità attraverso le opere di due artisti che sfidano le tradizionali definizioni di forma e spazio.
Qui, il senso di sopravvivenza aumentata assume via via un carattere sempre più fluido seppur qualitativamente statico, all'interno di un'organizzazione che non apre ferite nei corpi poiché non incita i senzienti. Così, portandosi intenzionalmente verso i meandri più reconditi dell'ignoto eppur al contempo manifesti di una forma eloquente ma elusiva, lo spazio circostante e quello occupato dall'opera acquisiscono una vibrazione duplice, qui resa bifide da uno studio considerevole da un lato su una tridimensionalità articolata e dall'altro su una bidimensionalità eterea. Ciò che ne consegue è la naturale inversione di marcia che si compie dalla graffiante consistenza materica fino alla cedevolezza evanescente del gesto pittorico, compimenti vicendevolmente delicati e abissali, leggeri e ardui. Ben oltre il concetto di forma definita, il gioco si fa danzante, la linea di demarcazione vacilla tra vaporosità e fisicità, tra l'effluvio del subliminale e lo sberleffo della rivelazione, alla ricerca di un dialogo perenne sullo spazio e nello spazio che possa enunciare ma senza compiersi mai del tutto. Ed è così che nasce questo inedito capitolo espositivo sotto il nome di WITHIN OUR SHAPES. Domenico De Chirico, curatore.
Nicolas Pelzer, con le sue installazioni scultoree multimediali, si concentra sul ruolo della tecnologia e sui suoi effetti nel mondo fisico. Le sue opere, che oscillano tra sperimentazione e veridicità, affrontano il distacco tra corpo organico e tecnologia, suggerendo un futuro in cui questi due elementi si separano ulteriormente. Pelzer invita il pubblico a riflettere su come la tecnologia sta ridefinendo i nostri confini fisici e percettivi.
Tal Regev, con i suoi dipinti delicati e stratificati, esplora la tensione tra l'interiorità e l'apparenza esteriore. Le sue opere, caratterizzate da luminosità e trasparenza, rivelano figure umane appena accennate e oggetti che sembrano fluttuare in un misterioso territorio fatto di luce e ombra. Regev cattura la sottile energia che permea il rapporto tra il visibile e il nascosto, tra il detto e il non detto, offrendo al pubblico una visione intima e contemplativa del mondo.
WITHIN OUR SHAPES rappresenta un dialogo tra il fisico e il metafisico, tra la solidità della materia e la leggerezza dell'evanescente, invitando i visitatori a esplorare queste dualità attraverso le opere di due artisti che sfidano le tradizionali definizioni di forma e spazio.
20
settembre 2024
WITHIN OUR SHAPES
Dal 20 settembre al 06 dicembre 2024
arte contemporanea
Location
Tempesta Gallery
Milano, Foro Buonaparte, 68, (MI)
Milano, Foro Buonaparte, 68, (MI)
Orario di apertura
Martedì - Venerdì | 15:00 - 19:00
Vernissage
19 Settembre 2024, 19:00
Ufficio stampa
Elena Di Marco
Autore
Curatore
Autore testo critico