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Wolfgang Berkowski – A close approximation of the absent (as close as can be)
Berkowski usa una grande varieta’ di mezzi espressivi, compresi video, segnaletica al neon, installazioni architettoniche, esibizioni, oggetti e disegni. Basandosi sull’idea di “laboratorio”, Ie sue opere scompongono ed analizzano la comunicazione e gli spazi psicologici per isolare i singoli elementi significanti, le loro relazioni e significati.
Comunicato stampa
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Wolfgang Berkowski e’ nato in Germania e dal 1999 vive e lavora a Roma.
Berkowski usa una grande varieta’ di mezzi espressivi, compresi video, segnaletica al neon, installazioni architettoniche, esibizioni, oggetti e disegni. Basandosi sull’idea di “laboratorio”, Ie sue opere scompongono ed analizzano la comunicazione e gli spazi psicologici per isolare i singoli elementi significanti, le loro relazioni e significati.
Le sue esposizioni piu’ recenti includono mostre personali e collettive a Palazzo Barberini, Roma; Gallery Seventeen, Londra; Re Rebaudengo, Guarente; Gallery Thaddeaus Ropac, Parigi; Orchard St. Gallery, New York, Galleria Paolo Bonzano, Roma.
‘A close approximation of the absent (as close as can be)’ “un quasi avvicinamento all'assenza (il più quasi possibile)” presenta una storia che si rivela attraverso la successione di trentadue fotografie. La loro natura piu’ intima rimane nascosta, proprio come le immagini stesse non sono mostrate: allo loro posto ci sono le voci registrate di dodici persone che, istruite dall’artista, descrivono quello che vedono, e sono presentate, ogni voce dal suo presentatore, in un'installazione audio. La descrizione si estende ad ampio spettro, da liste tecniche di contenuto, ad analisi strettamente personali, facendo crollare l’apparentemente inerente oggettivita’ del materiale e focalizzando invece sulla verita’ soggettiva del testimone, l'unico ad essere stato li'.
Berkowski usa una grande varieta’ di mezzi espressivi, compresi video, segnaletica al neon, installazioni architettoniche, esibizioni, oggetti e disegni. Basandosi sull’idea di “laboratorio”, Ie sue opere scompongono ed analizzano la comunicazione e gli spazi psicologici per isolare i singoli elementi significanti, le loro relazioni e significati.
Le sue esposizioni piu’ recenti includono mostre personali e collettive a Palazzo Barberini, Roma; Gallery Seventeen, Londra; Re Rebaudengo, Guarente; Gallery Thaddeaus Ropac, Parigi; Orchard St. Gallery, New York, Galleria Paolo Bonzano, Roma.
‘A close approximation of the absent (as close as can be)’ “un quasi avvicinamento all'assenza (il più quasi possibile)” presenta una storia che si rivela attraverso la successione di trentadue fotografie. La loro natura piu’ intima rimane nascosta, proprio come le immagini stesse non sono mostrate: allo loro posto ci sono le voci registrate di dodici persone che, istruite dall’artista, descrivono quello che vedono, e sono presentate, ogni voce dal suo presentatore, in un'installazione audio. La descrizione si estende ad ampio spettro, da liste tecniche di contenuto, ad analisi strettamente personali, facendo crollare l’apparentemente inerente oggettivita’ del materiale e focalizzando invece sulla verita’ soggettiva del testimone, l'unico ad essere stato li'.
08
ottobre 2009
Wolfgang Berkowski – A close approximation of the absent (as close as can be)
Dall'otto ottobre al 28 novembre 2009
arte contemporanea
Location
SRISA GALLERY OF CONTEMPORARY ART
Firenze, Via San Gallo, 53/r, (Firenze)
Firenze, Via San Gallo, 53/r, (Firenze)
Vernissage
8 Ottobre 2009, dalle 19-21
Autore